SIM card

Per eSIM si intende un particolare chip incorporato in dispositivi come smartphone, smartwatch e altri prodotti di vario genere. Dimenticate quindi tutto quello che la parola SIM vi fa pensare perché il concetto che sta alla base di tutto è completamente differente. Viste per la prima volta in occasione della presentazione di iPhone XS, XS Max e XR, le eSIM sono ora una realtà sempre più presente sul mercato dei dispositivi mobili, anche in Italia. E allora scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere su di loro, perché scommettiamo che molti di voi, nonostante si tratti di una tecnologia non proprio dell’ultima ora, hanno tuttora le idee un po’ confuse al riguardo.

Che cos’è la eSIM

Partiamo dalle basi. Ci riallacciamo al discorso appena interrotto per spiegarvi il perché vi dicevamo che le eSIM (acronimo di Embedded SIM, che non a caso significa SIM integrata) non sono proprio qualcosa di particolarmente giovane. Molti di noi ne ha sentito parlare proprio con la presentazione degli iPhone del 2018, ma sappiate che si tratta di una tecnologia più datata, la cui storia incomincia nel 2010, quando la GSMA, l’ente commerciale che rappresenta gli operatori di rete mobile di tutto il mondo, ne incominciò a discutere l’istituzione.
Ma quindi cosa sono le eSIM? Si tratta semplicemente di chip montati all’interno di dispositivi di vario genere che hanno la stessa interfaccia delle schede SIM tradizionali. Le eSIM vanno a sostituire queste ultime, permettendo di risparmiare spazio all’interno dei vari dispositivi (e questo riguarda soprattutto i device di piccole dimensioni come gli smartwatch): sono di fatto incorporate in smartphone, smartwatch o quant’altro e risultano collegate alla scheda madre consentendo l’identificazione del cliente sulla rete.

Come funziona la eSIM

Il funzionamento delle eSIM è semplicissimo. Fanno le veci delle SIM standard essendo dotate della loro stessa interfaccia elettrica con il circuito saldato direttamente nel processo di produzione. È chiaro perciò che non sono intercambiabili né riprogrammabili perché le eSIM si affidano unicamente al software che, tramite funzioni apposite, gestisce tutto quel che concerne la registrazione dell’operatore e il cambio dei gestori.

L’utente ha a che fare perciò con una sorta di SIM virtuali che, dopo aver sottoscritto un contratto con un operatore telefonico, saranno abilitate direttamente via software. Per farlo bisogna registrare le informazioni relative alla nostra rete scansionando un codice QR contenente tutto il necessario oppure inserendo un codice associato.

Che cosa offre la eSIM: i vantaggi

Fin qui tutto bene, ma quali sono i vantaggi che offrono le eSIM rispetto alle schede tradizionali? La prima cosa che ci viene in mente è ovviamente la semplicità d’utilizzo. Considerando che il chip è incorporato e che all’attivazione e alla gestione pensa tutto il software, è evidente la praticità e la semplicità di una tecnologia che non richiede nulla più di qualche manciata di secondi per inserire o scansionare un codice.

La comodità aumenta se parliamo di un cambio operatore: niente più lunghi tempi di attesa affinché vi arrivi la SIM del nuovo operatore telefonico. Con le eSIM basta aspettare giusto i tempi necessari per ricevere il codice d’attivazione. Considerando che il chip non è necessariamente utilizzabile con un solo operatore, capite bene che il concetto di dual SIM viene esteso a dismisura: si parla addirittura di oltre 50 numeri e piani tariffari diversi, potenzialmente; ma questo varia a seconda dei dispositivi compatibili e delle politiche nazionali.

Come accennato più su, le eSIM sono particolarmente utile per l’ottimizzazione degli spazi. Tutti noi abbiamo potuto toccare con mano il rimpicciolimento che le schede SIM hanno subito in questi ultimi anni. E le embedded sono proprio l’esasperazione del concetto. Le conseguenze? Più spazio per batterie, e quant’altro nasconda la scocca di smartphone, smartwatch e compagnia bella.

E per trasferire le eSIM da un dispositivo all’altro? È piuttosto semplice: basta cancellare il profilo dal vecchio e installarlo sul nuovo utilizzando lo stesso codice QR (anche se non tutti gli operatori lo permettono al momento).

Dispositivi compatibili con la eSIM

Tra smartphone, smartwatch e sistemi di infotainment sono sempre di più i dispositivi compatibili con le eSIM. La lista potrebbe variare da un operatore all’altro, ma diciamo che in linea di massima gli smartphone compatibili sono i seguenti:

Per quanto riguarda invece gli smartwatch, le eSIM sono supportate già a partire da Samsung Gear S2 Classic 3G a cui seguì più di recente Gear S3 Classic e Frontier oltre al Samsung Galaxy Watch Active 2 e al suo progenitore Galaxy Watch . Anche Apple e Huawei hanno a catalogo degli indossabili con connettività LTE come Watch 3, Watch 4 e Watch 5; Huawei Watch 2 Pro per quanto riguarda il colosso di Shenzhen. Fra gli altri ci sono Amazfit Nexo, Xiaomi Mi Watch o Nubia Alpha.

Compatibili diversi altri dispositivi, tra i quali possiamo citare Microsoft Surface Pro X, iPad Pro 11, iPad Pro 12,9, iPad 8a gen, iPad Air 4. Menzione speciale anche per i sistemi integrati delle auto che già da un po’ di tempo a questa parte si connettono alla rete proprio grazie alla tecnologia eSIM. Sono diverse le piattaforme di infotainment compatibili con le eSIM. Fra questi citiamo ad esempio il sistema di terza generazione di SKODA o il Volkswagen We della casa tedesca, ma di qui a breve i principali produttori di auto si adegueranno senz’altro a una tecnologia come questa, che risulterebbe particolarmente efficace per utilizzi del genere.

eSIM di TIM

Il primo operatore telefonico italiano a offrire qualcosa per quanto riguarda le eSIM è TIM, che già dal 2016 si mosse per supportare la connettività LTE di Samsung Gear S2, tramite eSIM per l’appunto. Niente primato italiano però per quanto riguarda delle offerte slegate da prodotti specifici. TIM si affaccia sul mercato con una scheda plastificata simile a quella delle classiche schede SIM ma che, al posto della schedina da inserire, presenta un codice QR da usare per l’attivazione con dietro i classici codici PIN e PUK. Il prezzo rimane quello standard valido per le tradizionali, cioè 10 euro che diventano 15 per i già clienti che desiderano passare da una SIM tradizionale a una eSIM.

eSIM di Vodafone

Fra gli operatori telefonici italiani che mettono a disposizione le eSIM c’è anche Vodafone, che le ha lanciate ufficialmente per tutti durante la primavera 2021 (prima solo su Apple Watch). L’operatore le ha portate al debutto spingendo sulla questione ambientale: con un’ampia diffusione si può infatti risparmiare parecchia plastica, e questa è sempre una buona notizia per il nostro pianeta. Da aprile 2021 le eSIM Vodafone sono disponibili anche per gli smartphone Android e iOS, senza costi di trasferimento del profilo da un dispositivo all’altro. Resta invece, come per i concorrenti, l’impossibilità di utilizzare lo stesso profilo su più di un device.

eSIM di WINDTRE

Anche WINDTRE mette a disposizione dei propri clienti le eSIM per i piani prepagati consumer e micro-business (partita IVA). Queste vengono vendute al costo di 10 euro presso i negozi autorizzati, che consegnano un voucher fisico sul quale è stampato un codice QR che permette di scaricare il profilo sul dispositivo. Questo codice può essere utilizzato solo una volta: per il passaggio a un altro smartphone è dunque necessario tornare in negozio e richiedere una eSIM sostitutiva al costo di 15 euro.

Anche l’operatore virtuale Very Mobile, facente parte del gruppo WINDTRE, offre le eSIM ai suoi clienti: in questo caso è possibile fare tutto digitalmente, senza il bisogno di recarsi in negozio. Basta acquistarne una sul sito, inquadrare il codice QR contenuto nell’email di riepilogo e attivarla tramite identificazione video.

eSIM di Iliad

Per ora niente da fare per Iliad. Attraverso le parole del suo amministratore delegato Benedetto Levi, l’operatore ha promesso l’arrivo delle eSIM nei prossimi mesi (l’intervista è di marzo 2021), per cui siamo certi che entro il 2021 anche Iliad lancerà le sue offerte telefoniche riservate a tale tecnologia.