Nella serata di ieri, giovedì 17 aprile 2025, Google ha rilasciato, a tutti gli utenti registrati al programma Beta di Android e in possesso di un Pixel compatibile, la Beta 4 di Android 16, sesto passo di un lungo percorso di sviluppo che si avvicina sempre più alla sua conclusione, dato che il rilascio in forma stabile del prossimo major update di Android è atteso nel mese di giugno.

La Beta 4 segna un ulteriore consolidamento per Android 16 che, con la precedente Beta 3, ha raggiunto la stabilità della piattaforma: la nuova versione in anteprima porta sugli smartphone e sul tablet della gamma Pixel svariate novità, molte delle quali sono state già scovate nelle precedenti versioni in anteprima, e forniscono maggiori indicazioni su come si presenterà la prossima versione di Android sui dispositivi Made by Google (e non solo).

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Android 16: andiamo a scoprire le novità della Beta 4

Poche ore fa, nel raccontarvi il rilascio della nuova Beta 4 di Android 16, abbiamo riportato le novità che la stessa Google aveva sottolineato all’interno di un post dedicato sul blog degli sviluppatori Android.

La community, tuttavia, corre veloce: installando effettivamente la nuova versione in anteprima su uno degli smartphone Google Pixel supportati (da Google Pixel 6 in avanti) o sull’emulatore di Android Studio, sono emerse altre novità, segno che il sistema operativo di prossima generazione sta (lentamente) prendendo forma di passo in passo.

Prima di addentrarci nell’analisi delle novità che emergono sui Pixel con la nuova build in anteprima che, di fatto, costituisce il quinto passo dello sviluppo di Android 16 (e segna il raggiungimento della stabilità della piattaforma), è bene andare a fare un piccolo recap di quanto abbiamo visto/scoperto finora, tra le due Developer Preview, le prime tre Beta e gli tutti gli altri indizi scovati finora.

Riepilogo delle puntate precedenti

Le note di rilascio

Partiamo in questa rassegna delle novità andando a condividere quelli che, secondo quanto dichiarato da Google nelle note di rilascio ufficiali, sono i principali problemi risolti con la Beta 4, i problemi noti presenti nella Beta 4 e alcuni avvertimenti da tenere a mente prima di procedere all’installazione della nuova versione in anteprima.

Oggi rilasciamo Android 16 Beta 4 (BP22.250325.007). Questo aggiornamento risolve i seguenti problemi:

  • Problema che influiva sulle prestazioni dei feedback aptici (Issue #400455826)
  • Problema che causava un eccessivo consumo di batteria su alcuni dispositivi (Issue #395519809)
  • Problema che causava un riavvio del sistema quando si rispondeva a una chiamata in alcune situazioni (Issue #402639338)
  • Problema che causava un ritardo nel feedback aptico (Issue #398829454)
  • Problema che causava il riavvio quando la lente d’ingrandimento dello schermo era abilitata (Issue #408330740)
  • Problema per cui lo screensaver non si avviava (Issue #398963286)
  • Problema per cui il telefono si riavviava quando veniva utilizzata l’API di misurazione della distanza (Issue #406577030)
  • Problema che causava la scomparsa della mappa radar nell’app Meteo di Pixel. (Issue# 407282089)
  • Vari altri problemi che influivano sulla stabilità e sulle prestazioni del sistema, incluso un crash del launcher.

Le novità tangibili

Archiviato il discorso legato ai bug risolti, noti e presenti, passiamo all’analisi delle novità tangibili (cioè disponibili per tutti coloro che installano quqesta build) che abbiamo riscontrato nella Beta 4 di Android 16. Piccolo spoiler: purtroppo, ancora una volta, non sono state “attivate” tutte quelle novità (come il rinnovato centro dei riquadri rapidi e delle notifiche) che si nascondono, da tempo, nelle versioni in anteprima.

Colori dinamici nell’orologio dell’Always-on Display

Anche se la foto non è chiarissima al riguardo, con la Beta 4 di Android 16 c’è una novità riguardante l’Always-on Display, opzione che può essere attivata al percorso “Impostazioni > Display e tocco > Schermata di blocco > Mostra sempre ora e inofrmazioni”.

Nello specifico, l’orologio mostrato nell’Always-on display è ora pervaso dal colore principale del tema impostato sul dispositivo (in verde, nel caso del Pixel 7 Pro a destra con la Beta 4). In precedenza (ad esempio sul Pixel 6 con la Beta 3.2) era bianco come tutte le altre scritte.

Nuova voce “Elenco di app” nel menù delle opzioni della schermata Home

Accedendo al menù delle opzioni della schermata iniziale (tramite una pressione prolungata su un punto vuoto della schermata iniziale), potrete notare la presenza della nuova voce “Elenco di app” che permette di accedere al cassetto delle app, duplicando di fatto un’azione che può essere compiuta tramite uno swipe verso l’alto. Si tratta, molto probabilmente, di una modifica in ottica accessibilità.

Le icone a tema escono (nuovamente) dalla fase beta

Accedendo a Sfondo e stile è possibile notare che la voce Icone a tema non presenta più l’etichetta “Beta” a fianco. In realtà, questa etichetta era già stata rimossa e poi rimessa con una precedente versione in anteprima. La speranza è che, questa volta, sia tutto definitivo.

Nuove opzioni (e piccole modifiche) nella sezione delle App Recenti

Accedendo alla sezione delle app recenti ed effettuando un tap sull’icona di una delle app aperte di recente, potremo notare la presenza delle due nuove opzioni “Screenshot” e “Seleziona” (che duplicano quelle già presenti in basso, sintomo forse di una riprogettazione che vedremo più avanti). Inoltre, è stata leggermente modificata l’icona legata all’opzione “Schermo diviso” (quella che consente di aprire in contemporanea due app sullo schermo).

Il lettore multimediale di sistema diventa più scuro

Il lettore multimediale di sistema, quello che compare nella tendina delle notifiche o nella schermata di blocco quando c’è un contenuto multimediale in riproduzione, diventa più scuro rispetto al passato, come se fosse stato aggiunto un layer opaco semi-trasparente.

Invertita l’opzione legata alle reti 2G

Al percorso “Impostazioni > Rete e internet > SIM > nome della SIM”, la voce Consenti 2G è stata sostituita da Protezione rete 2G: sostanzialmente, il team di sviluppo ha capovolto il funzionamento dell’opzione.

In precedenza, l’utente aveva la facoltà di scegliere se consentire l’accesso alle reti 2G (ormai obsolete e meno sicure sotto molti punti di vista). Adesso, l’utente ha la facoltà di scegliere se bloccare l’accesso alle reti 2G.

Ricollocata la demo della navigazione tramite gesti

Con la Beta 4 di Android 16 c’è anche una piccola novità legata alla demo per la navigazione tramite gesti. Fino alla precedente Beta 3.2, ma anche con Android 15, questa era disponibile al percorso “Impostazioni > Sistema > Modalità di navigazione” e bastava effettuare un tap sull’icona presente nel riquadro con l’animazione.

Ora, è stata spostata: vi si accede tramite il nuovo pulsante “Prova una demo” che è presente al percorso “Impostazioni > Sistema > Modalità di navigazione > Navigazione tramite gesti > ingranaggio delle impostazioni”. In generale, la demo rimane la stessa.

Ancora qualche problemino con il contrasto tra le impostazioni di sistema

Durante l’intero ciclo di sviluppo di Android 16 abbiamo assistito a modifiche, passi indietro, altre modifiche, altri passi indietro legati alla regolazione del contrasto di varie schermate di sistema.

Con la Beta 4 tutto il sistema sembra godere di una maggiore uniformità/coerenza. Tuttavia, il livello di contrasto, specie con tema chiaro, sembra essere peggiore: l’immagine seguente, ad esempio, mostra la differenza tra Beta 3.2 e Beta 4 nella pagina principale delle impostazioni di sistema.

Le novità work in progress

Oltre alle novità tangibili di cui vi abbiamo parlato, la Beta 4 di Android 16 nasconde sicuramente altre funzionalità che sono ancora in fase di sviluppo: alcune possono essere abilitate attraverso flag sperimentali per sviluppatori, altre emergono esclusivamente dall’analisi del codice sorgente. In tal senso, continueremo ad aggiornare questo articolo nelle prossime ore.

Presto potrebbe tornare il comando rapido dedicato al “Non disturbare”

A partire da Android 15 QPR2, sui Pixel, Google ha sostituito il Non disturbare con una funzionalità decisamente più “potente” chiamata Modalità, pensata per fornire agli utenti uno strumento che gli permettesse di regolare varie impostazioni a seconda del contesto. Il Non disturbare è in realtà rimasto ma si è trasformato in una di queste Modalità (assieme, ad esempio, a “Riposo”, “Alla guida”, “Pannello di gioco” e alle modalità personalizzate).

C’è però chi non ha digerito il fatto che il comando rapido Modalità non porti immediatamente all’attivazione del Non disturbare ma, per poterlo fare, occorre un passaggio in più: effettuando un tap sul comando rapido Modalità, verrà infatti mostrato l’elenco delle modalità impostate dall’utente che, solo allora, potrà effettivamente attivare il Non disturbare.

Il solito Mishaal Rahman (via Android Authority) ha però scoperto che Google ha re-introdotto un comando rapido dedicato alla modalità Non disturbare: esso non è disponibile per tutti, seppur funzionante, e non sappiamo quando verrà reso ufficialmente disponibile. Certo è che farà felici tutti coloro che odiano il dover effettuare un tocco in più per attivare questa modalità.

Android supporterà gli effetti visivi per le videochiamate

La Beta 4 di Android 16 nasconde alcune stringhe di codice che fanno riferimento a un nuovo comando rapido chiamato Video Chat, non disponibile per tutti ma scovato ancora una volta da Mishaal Rahman (via Android Authority).

Effettuando un tap su questo comando rapido, si scopre che Android supporterà gli effetti per le videochiamate: sfocatura dello sfondo (leggera o completa), miglioramenti per l’illuminazione del viso, rimozione delle imperfezioni dal viso, soppressione del rumore di fondo per l’audio.

Allo stato attuale, questi effetti non sembrano ancora funzionare ma, probabilmente, potrebbe dipendere dal fornitore del servizio (dato che potenzialmente dovrebbero essere compatibili con qualsiasi app che consente di effettuare videochiamate).

Il noto insider ha poi suggerito che questa funzionalità potrebbe essere pensata per migliorare le funzionalità desktop di Android e tutto ciò ha perfettamente senso, dal momento che altri sistemi operativi desktop (come macOS e Windows 11) offrono già effetti visivi integrati per le videochiamate.

Lo sviluppo di Android 16 procede secondo i piani

Come spiegato dalla stessa Google attraverso il comunicato di presentazione della Beta 4 di Android 16, la nuova versione in anteprima del sistema operativo segue il raggiungimento della stabilità della piattaforma (con cui è stato finalizzato il modo in cui le app interagiscono con il sistema con le API di livello 36).

Altri aspetti tenuti in conto dal team di sviluppo sono, ad esempio, il miglioramento della privacy e della sicurezza degli utenti, nonché la messa a disposizione di maggiore controllo sull’hardware fotografico per le app di terze parti. Questa versione è l’ultima “programmata” del ciclo di sviluppo.

Il “vero” Android 16 debutterà dopo i Pixel 10?

Quelle che vi abbiamo illustrato in questo articolo, sono le novità emerse dalla Beta 4 di Android 16, sistema operativo che a questo punto è (quasi certamente) corrispondente a quello che conosceremo in forma stabile: ancora una volta, il tutto è un po’ deludente rispetto alle aspettative della vigilia.

Teoricamente, questa Beta 4 è l’ultima prevista ufficialmente da Google nell’intero ciclo di sviluppo ma, spesso e volentieri, il team di sviluppo ci ha abituati al rilascio di altre versioni in anteprima per correggere gli ultimi bug in vista del rilascio finale sul canale stabile (previsto a giugno).

Considerando che, a partire da questa versione di Android, il sistema operativo riceverà una sorta di aggiornamento intermedio di metà carriera (previsto dopo sei mesi, al posto del “vecchio” QPR2), è possibile che alcune delle novità più interessanti vengano rimandate ad allora (dicembre 2025, in teoria).

In alternativa, è possibile che Big G stia lasciando qualcosa da parte per proporla come “esclusiva” momentanea per i Pixel 10, attesi ad agosto, e solo dopo portarla sugli altri dispositivi supportati con Android 16 QPR1 (a settembre).