Android 14: novità, dispositivi supportati, uscita e notizie
Android 14 è la versione del sistema operativo mobile di Google lanciata nel 2023. Esattamente come le release precedenti, anche Android 14 è stato rilasciato prima come Developer Preview (nel mese di febbraio), poi come beta (ad aprile) e solo dopo qualche mese come versione stabile.
Andiamo a scoprire tutto quello che c’è da sapere sulla versione 14 del sistema operativo del robottino verde: ecco tutto sulle novità di Android 14, i dispositivi supportati, il periodo di rilascio e le ultime notizie.
- Novità di Android 14
- Dispositivi supportati da Android 14
- Uscita di Android 14
- Ultime notizie su Android 14
Novità di Android 14
Android 14 è stato lanciato in Developer Preview e in beta, e in questi mesi abbiamo potuto già apprezzarne le tante novità. La tradizione di chiamare le versioni di Android con il nome di un dolce è stata abbandonata già da qualche anno (Android 9 Pie è stata l’ultima), ma la versione 2023 è comunque associata al nome “Upside Down Cake” (torta rovesciata, ossia un particolare tipo di torta alla frutta), perlomeno internamente.
Da qualche anno il sistema operativo risulta maturo e completo, dunque non ci sono stati enormi stravolgimenti o grandissime novità che saltano subito all’occhio. Google ha preferito concentrarsi su perfezionamenti e miglioramenti delle funzionalità già disponibili, condendole con ottimizzazioni e passi avanti lato sicurezza, privacy e personalizzazione. Tra questi possiamo citare:
- miglioramenti comportamentali delle API: sono state apportate modifiche ai comportamenti delle API per mettere a disposizione degli utenti un’esperienza più coerente su tutti i vari dispositivi (smartphone, pieghevoli e tablet), con annessa riduzione delle risorse di sistema utilizzate. Disponibili linee guida aggiornate che aiutano gli sviluppatori a sfruttare al meglio il multitasking e le funzionalità pensate per schermi di grandi dimensioni, in modo che possano creare app che siano adatte per tutte le tipologie di dispositivi;
- miglioramenti per l’autonomia e l’integrità del sistema: il sistema è stato migliorato “sotto al cofano” per offrire una maggiore efficienza nell’uso delle risorse; questo dovrebbe comportare consumi ridotti e di conseguenza una maggiore durata della batteria;
- ancora più personalizzazione e accessibilità: Android 13 aveva già perfezionato quanto visto con il Material You di Android 12, ma con Android 14 ci si spinge oltre; questa versione offre funzionalità avanzate di accessibilità e lingua, rendendo ancora più semplice per gli sviluppatori il processo per consentire agli utenti di scegliere la lingua nelle singole app; inoltre è stato aggiunto il supporto per diversi termini che rispecchiano quelle lingue che sfruttano il genere maschile, femminile o neutro. Lato accessibilità, gli utenti ipovedenti possono contare su una dimensione del carattere aumentabile fino al 200% (Android 13 si ferma al 130%); in più, il ridimensionamento automatico dei caratteri è ora non lineare, per mitigare i problemi di layout comuni e rendere il testo più leggibile;
- privacy e sicurezza: è stato introdotto il blocco dell’installazione di app (tramite sideload) che abbiano come target Android SDK di livello 22 o inferiore; questo perché alcuni malware prenderebbero di mira proprio queste vecchie versioni, sfruttando falle precedenti ad Android 6.0 Marshmallow.
Tra le altre novità possiamo trovare cambiamenti nella sezione Sfondo e stile (con una scelta più avanzata e migliorata dei colori), modifiche nei menu e nei sottomenu delle impostazioni di sistema che riguardano Sicurezza e Privacy, qualche cambiamento nella schermata dei consumi e dell’utilizzo della batteria (con il ritorno della visualizzazione delle ore di schermo dall’ultima ricarica e una nuova tendina) e qualche semplificazione nel menu dedicato al Risparmio energetico. Con Android 14 viene semplificato il passaggio da uno sfondo all’altro e l’integrazione di ciò che si desidera avere a colpo d’occhio: ora si possono impostare scorciatoie personalizzate nella schermata di blocco, come un lettore di codici QR o un’app specifica. La stessa schermata può essere maggiormente personalizzata con font, widget, colori e altre modifiche che più si adattino allo stile desiderato. Sono resi disponibili sfondi creati con l’intelligenza artificiale generativa (inizialmente su Pixel 8 e Pixel 8 Pro).
Ci sono stati poi miglioramenti al supporto dei dispositivi di grandi dimensioni, come tablet e pieghevoli, che ormai sono sempre più diffusi; in più troviamo una nuova finestra di dialogo per consentire all’utente di accettare le autorizzazioni richieste da un’applicazione per accedere alle foto, dei miglioramenti al gestore delle credenziali, un maggior controllo sull’avvio delle attività in background, una migliore esperienza utente con gli store di app, che ora possono posticipare il download degli APK fino a quando non ne viene approvata l’installazione, e varie altre funzioni utili agli sviluppatori.
In più troviamo ottimizzazioni al sistema di gestione della RAM per migliorare l’efficienza mentre le app sono aperte in background e una maggiore personalizzazione con un nuovo menù impostazioni Preferenze regionali, con il quale è possibile modificare manualmente e in un unico posto l’unità di misura della temperatura, il primo giorno della settimana e le preferenze sui numeri. A queste novità sottolineate da Google stessa nel blog ufficiale dedicato agli sviluppatori, se ne aggiungono tante altre più o meno “nascoste”, scovate a partire dalle Developer Preview (alcune potrebbero non riguardare tutti gli smartphone e i tablet). Tra queste vale la pena citare:
- evoluzione della gesture “indietro predittivo“, progettata per far sapere all’utente quando, tramite il gesto per tornare indietro, si esce dall’app per tornare alla schermata iniziale;
- in “Sfondo e stile“, è presente la nuova voce “Impostazioni dell’orologio“; sempre nello stesso menu, selezionando i colori di base ora viene proposto un nuovo tema monocromatico, che fa parte delle funzioni dedicate all’accessibilità;
- Emoji Wallpaper: una funzione che dà la possibilità agli utenti di creare uno sfondo personalizzato sfruttando le emoji;
- novità nelle impostazioni di sistema: nel percorso “Impostazioni > Batteria” è stata aggiunta la nuova opzione “Widget batteria” per aggiungere il widget alla schermata iniziale:
- le impostazioni relative alla “Navigazione del sistema”, ossia quelle per scegliere tra “Navigazione tramite gesti” e “Navigazione con tre pulsanti“, sono state spostate; ora possono essere raggiunte dalle impostazioni del display (“Impostazioni > Display > Navigazione del sistema“) o dalle impostazioni di sistema (“Impostazioni > Sistema > Navigazione del sistema“);
- al percorso “Impostazioni > Sicurezza e privacy > Blocco del dispositivo“, effettuando un tap sull’ingranaggio presente a fianco della voce “Blocco schermo” si accede alle impostazioni della tipologia di blocco impostata: all’interno è spuntata una nuova opzione con la quale non sarà più necessario dovere premere il tasto di invio per confermare l’inserimento del PIN all’avvio;
- riprogettazione dell’hub “Sicurezza e privacy“; ogni sottosezione, che viene ora aperta in una pagina separata, è stata ridisegnata e arricchita di nuovi elementi stilistici, oltre che di un nuovo collegamento per tornare indietro;
- al percorso “Impostazioni > Accessibilità” è stata introdotta una nuova funzionalità chiamata “Notifiche flash” che, alla ricezione di una notifica, fa lampeggiare il LED delle fotocamere, il display o entrambe le cose;
- nuova icona di Android 14 per le notifiche di sistema;
- piccolo rinnovamento grafico per il lettore multimediale di sistema e introduzione della sezione “Altoparlanti e Display”, presente quando si effettua un tap sul dispositivo che sta riproducendo il contenuto multimediale;
- ora solo le app di sistema in possesso della nuova autorizzazione KILL_ALL_BACKGROUND_PROCESSES potranno terminare i processi in background di altre app;
- opzione “Enhanced PIN privacy“, presa in prestito dalla beta 2 di Android 13 QPR3: raggiungibile dalle impostazioni relative a “Sicurezza e privacy”, consente di eliminare le animazioni durante la digitazione del codice PIN, in modo da migliorare la sicurezza;
- nuova barra di navigazione trasparente: un nuovo toggle può rende trasparente il colore dalla barra di navigazione (sia la “pillola” con l’uso delle gesture sia la classica barra coi tre pulsanti); utile per risolvere i problemi di coerenza grafica;
- sfondi animati diversi: all’interno della sezione “Sfondo e stile > Cambia sfondo” è possibile selezionare due sfondi animati diversi per la schermata iniziale e la schermata di blocco (funzione prevista, ma in arrivo tramite Android 14 QPR1);
- slider separati per il volume delle suonerie di chiamate e notifiche attivi di default;
- introduzione di un pop-up di conferma al cambiamento della lingua di sistema, in modo da evitare errori;
- modifiche ai pop-up per la concessione delle autorizzazioni (foro e video, posizione);
- le icone delle app clonate mostrano un badge che le fa risaltare meglio;
- nuovo toggle per disabilitare il meteo della schermata di blocco;
- modifiche al foglio di condivisione, con la reintroduzione del collegamento rapido per condividere un file nelle vicinanze;
- nuovo toggle “Enable Bluetooth LED audio Allow List” tra le Opzioni sviluppatore: serve per poter scegliere quali dispositivi remoti possono connettersi con il Bluetooth Low Energy;
- possibilità di limitare le autorizzazioni per le app installate manualmente tramite APK;
- supporto per le immagini HDR a 10 bit, che conservano più informazioni per ottenere colori migliori e più contrasto; il formato Ultra HDR è retrocompatibile con JPEG e il rendering in HDR viene eseguito automaticamente quando l’app sceglie di utilizzare l’interfaccia utente HDR;
- miglioramento per l’estensione della fotocamera, che consente alle app di gestire tempi di elaborazione più lunghi;
- aggiunta di nuove istruzioni per far sì che l’app fotografica ottenga gli stessi pixel del campo visivo anche quando si utilizza lo zoom;
- supporto per formati audio senza perdite attraverso le cuffie cablate USB;
- miglioramenti ulteriori per la privacy: Google ha sottolineato ulteriormente i miglioramenti anche lato privacy dell’integrazione nel sistema di Health Connect; in più ci sono miglioramenti per la finestra di dialogo delle richieste di accesso alla posizione, che evidenzia quando un’app condivide i dati sulla posizione con servizi di terze parti; inoltre gli utenti riceveranno una notifica nel momento in cui una qualsiasi app con l’autorizzazione alla posizione attiva andrà a modificare le pratiche di condivisione dei dati per iniziare a condividere i propri dati con app e servizi di terze parti; con Android 14 le app che possono inviare notifiche a schermo interno sono limitate a quelle che notificano chiamate e sveglie;
- miglioramenti per rendere le animazioni più fluide quando ci si sposta tra le attività all’interno delle app.
Dispositivi supportati da Android 14
I primi smartphone a ricevere la Developer Preview e, di conseguenza, la Beta e la versione definitiva di Android 14 sono i Google Pixel. Quest’anno risultano compatibili Google Pixel 4a 5G, Pixel 5, Pixel 5a, Pixel 6, Pixel 6 Pro, Pixel 6a, Pixel 7, Pixel 7 Pro e Pixel 7a, mentre niente da fare per Google Pixel 4 e Pixel 4 XL, il cui supporto era garantito fino a ottobre 2022 (e hanno ricevuto l’ultimo aggiornamento a febbraio 2023). Purtroppo è fuori anche Google Pixel 4a, visto che ha già ricevuto tre major update essendo uscito con Android 10.
A questi si aggiungono Google Pixel 8 e Pixel 8 Pro, presentati il 4 ottobre 2023 e lanciati sul mercato con Android 14 preinstallato. Il sistema operativo sarà supportato da tantissimi altri dispositivi dei vari marchi, come Samsung, OPPO, Xiaomi, OnePlus, ASUS, HONOR, Motorola e così via: si partirà dai modelli di fascia più alta (in beta) per poi arrivare sulle fasce meno costose.
Uscita di Android 14
Google ha rilasciato la prima Developer Preview di Android 14 la sera dell’8 febbraio 2023 e la seconda a un mese di distanza (8 marzo). Il programma di test è proseguito nel corso dei mesi successivi: la prima beta è arrivata come previsto nel mese di aprile 2023, mentre Android 14 stabile è stato rilasciato il 4 ottobre 2023. Nel 2022 la casa di Mountain View ha rilasciato il sistema operativo già nella serata di Ferragosto, mentre questa volta è stato necessaria qualche settimana in più per ulteriori affinamenti (siamo arrivati fino alla beta 5.3, lanciata a inizio settembre 2023). Visto il posticipo, il debutto è avvenuto insieme alla presentazione di Google Pixel 8 e Pixel 8 Pro, svelati proprio il 4 ottobre con Android 14 preinstallato.
Inizialmente l’uscita ha riguardato come sempre gli smartphone della gamma Google Pixel compatibili, e nelle settimane successive toccherà a tantissimi altri dispositivi del robottino (Samsung, Xiaomi, OPPO, OnePlus, Realme, Sony, Nothing, Vivo, Sharp, iQOO etc. etc.). Lo scorso anno alcuni produttori sono stati particolarmente celeri (come Samsung, ad esempio), ma ci vorrà comunque un po’ prima di vedere le nuove versioni di One UI, ColorOS, OxygenOS, MIUI e così via. Per verificare l’uscita dell’aggiornamento sullo smartphone basta affidarsi al nostro approfondimento.