Android 14 DP1

Android 14 è la versione del sistema operativo mobile di Google lanciata nel 2023. Esattamente come le release precedenti, anche Android 14 è stato rilasciato come Developer Preview nel mese di febbraio ed è previsto in versione stabile tra il mese di agosto e l’inizio dell’autunno.

Andiamo a scoprire tutto quello che c’è da sapere sulla versione 14 del sistema operativo del robottino verde: ecco tutto sulle novità di Android 14, i dispositivi supportati, il periodo di rilascio e le ultime notizie.

Novità di Android 14

Android 14 è stato lanciato in Developer Preview e in beta, ma possiamo già apprezzare diverse novità. La tradizione di chiamare le versioni di Android con il nome di un dolce è stata abbandonata già da qualche anno (Android 9 Pie è stata l’ultima), ma la versione 2023 è comunque associata al nome “Upside Down Cake” (torta rovesciata, ossia un particolare tipo di torta alla frutta).

Già con la Developer Preview 1 possiamo scoprire alcune delle novità di Android 14, che verranno affinate nel corso dei mesi e probabilmente affiancate da altri cambiamenti. Da qualche anno il sistema operativo risulta maturo e completo, dunque non possiamo aspettarci enormi stravolgimenti o grandissime novità che saltano subito all’occhio. Google preferisce concentrarsi su perfezionamenti e miglioramenti delle funzionalità già disponibili, condendole con ottimizzazioni e passi avanti lato sicurezza, privacy e personalizzazione.

  • Miglioramenti comportamentali delle API: sono state apportate modifiche ai comportamenti delle API per mettere a disposizione degli utenti un’esperienza più coerente su tutti i vari dispositivi (smartphone, pieghevoli e tablet), con annessa riduzione delle risorse di sistema utilizzate. Disponibili linee guida aggiornate che aiutano gli sviluppatori a sfruttare al meglio il multitasking e le funzionalità pensate per schermi di grandi dimensioni, in modo che possano creare app che siano adatte per tutte le tipologie di dispositivi.
  • Miglioramenti per l’autonomia e l’integrità del sistema: il sistema è stato migliorato “sotto al cofano” per offrire una maggiore efficienza nell’uso delle risorse; questo dovrebbe comportare consumi ridotti e di conseguenza una maggiore durata della batteria.
  • Ancora più personalizzazione e accessibilità: Android 13 aveva già perfezionato quanto visto con il Material You di Android 12, ma con Android 14 ci si spinge oltre; questa versione offre funzionalità avanzate di accessibilità e lingua, rendendo ancora più semplice per gli sviluppatori il processo per consentire agli utenti di scegliere la lingua nelle singole app; inoltre è stato aggiunto il supporto per diversi termini che rispecchiano quelle lingue che sfruttano il genere maschile, femminile o neutro. Lato accessibilità, gli utenti ipovedenti possono contare su una dimensione del carattere aumentabile fino al 200% (Android 13 si ferma al 130%); in più, il ridimensionamento automatico dei caratteri è ora non lineare, per mitigare i problemi di layout comuni e rendere il testo più leggibile.
  • Privacy e sicurezza: è stato introdotto il blocco dell’installazione di app (tramite sideload) che abbiano come target Android SDK di livello 22 o inferiore; questo perché alcuni malware prenderebbero di mira proprio queste vecchie versioni, sfruttando falle precedenti ad Android 6.0 Marshmallow.

Tra le altre novità possiamo trovare cambiamenti nella sezione Sfondo e stile (con una scelta dei colori migliore), modifiche nei menu e nei sottomenu delle impostazioni di sistema che riguardano Sicurezza e Privacy, qualche cambiamento nella schermata dei consumi e dell’utilizzo della batteria (con il ritorno della visualizzazione delle ore di schermo dall’ultima ricarica e una nuova tendina) e qualche semplificazione nel menu dedicato al Risparmio energetico.

Con la Developer Preview 2 di Android 14, rilasciata nella serata dell’8 marzo 2023, Google ha integrato alcune nuove funzionalità e diversi miglioramenti basandosi sui feedback ricevuti con la prima release.

Abbiamo miglioramenti al supporto dei dispositivi di grandi dimensioni, come tablet e pieghevoli, una nuova finestra di dialogo per consentire all’utente di accettare le autorizzazioni richieste da un’applicazione per accedere alle foto, dei miglioramenti al gestore delle credenziali, un maggior controllo sull’avvio delle attività in background, una compatibilità più ampia con le app, una migliore esperienza utente con gli store di app, che ora possono posticipare il download degli APK fino a quando non ne viene approvata l’installazione, e varie altre funzioni utili agli sviluppatori.

In più troviamo ottimizzazioni al sistema di gestione della RAM per migliorare l’efficienza mentre le app sono aperte in background e una maggiore personalizzazione con un nuovo menù impostazioni Preferenze regionali, con il quale è possibile modificare manualmente e in un unico posto l’unità di misura della temperatura, il primo giorno della settimana e le preferenze sui numeri.

A queste novità sottolineate da Google stessa nel blog ufficiale dedicato agli sviluppatori, se ne aggiungono tante altre più o meno “nascoste”, scovate dopo l’installazione della DP2. Tra queste vale la pena citare:

  • evoluzione della gesture “indietro predittivo”, progettata per far sapere all’utente quando, tramite il gesto per tornare indietro, si esce dall’app per tornare alla schermata iniziale;
  • in “Sfondo e stile”, è presente la nuova voce “Impostazioni dell’orologio”, anche se per ora la funzione non risulta attiva;
  • sempre nello stesso menu, selezionando i colori di base ora viene proposto un nuovo tema monocromatico, che fa parte delle funzioni dedicate all’accessibilità;
  • Emoji Wallpaper: una funzione per ora nascosta che darà la possibilità agli utenti di creare uno sfondo personalizzato sfruttando le emoji;
  • novità nelle impostazioni di sistema: nel percorso “Impostazioni > Batteria” è stata aggiunta la nuova opzione “Widget batteria” per aggiungere il widget alla schermata iniziale:
  • le impostazioni relative alla “Navigazione del sistema”, ossia quelle per scegliere tra “Navigazione tramite gesti” e “Navigazione con tre pulsanti“, sono state spostate; ora possono essere raggiunte dalle impostazioni del display (“Impostazioni > Display > Navigazione del sistema“) o dalle impostazioni di sistema (“Impostazioni > Sistema > Navigazione del sistema“);
  • per ora è stata rimossa la voce “Accoppiamento rapido” (Fast Pair”), che era apparsa con la prima Developer Preview;
  • al percorso “Impostazioni > Sicurezza e privacy > Blocco del dispositivo“, effettuando un tap sull’ingranaggio presente a fianco della voce “Blocco schermo” si accede alle impostazioni della tipologia di blocco impostata: all’interno potrebbe spuntare una nuova opzione (attualmente nascosta) con la quale non sarà più necessario dovere premere il tasto di invio per confermare l’inserimento del PIN all’avvio;
  • la riprogettazione dell’hub “Sicurezza e privacy” sembra essere stata completata con la DP2; ogni sottosezione, che viene ora aperta in una pagina separata, è stata ridisegnata e arricchita di nuovi elementi stilistici, oltre che di un nuovo collegamento per tornare indietro;
  • al percorso “Impostazioni > Accessibilità” è stata introdotta una nuova funzionalità chiamata “Notifiche flash” che, alla ricezione di una notifica, fa lampeggiare il LED delle fotocamere, il display o entrambe le cose;
  • tramite comando ADB, ora si può abilitare una nuova opzione che consente di mostrare sulla schermata di blocco solo le nuove notifiche;
  • nuova icona di Android 14 per le notifiche di sistema;
  • piccolo rinnovamento grafico per il lettore multimediale di sistema e introduzione della sezione “Altoparlanti e Display”, presente quando si effettua un tap sul dispositivo che sta riproducendo il contenuto multimediale;
  • ora solo le app di sistema in possesso della nuova autorizzazione KILL_ALL_BACKGROUND_PROCESSES potranno terminare i processi in background di altre app;
  • da ora in avanti gli aggiornamenti di sistema saranno più rapidi.

Per maggiori dettagli potete recarvi qui.

La Beta 1 di Android 14 è stata rilasciata il 12 aprile 2023 e porta lo sviluppo nella sua seconda fase, che durerà presumibilmente fino almeno al mese di agosto. La build è la UPB1.230309.14 e integra le seguenti novità:

  • opzione “Enhanced PIN privacy”, presa in prestito dalla beta 2 di Android 13 QPR3: raggiungibile dalle impostazioni relative a “Sicurezza e privacy”, consente di eliminare le animazioni durante la digitazione del codice PIN, in modo da migliorare la sicurezza;
  • nuova barra di navigazione trasparente: attivabile nelle Opzioni sviluppatore, il nuovo toggle rende trasparente il colore dalla barra di navigazione (sia la “pillola” con l’uso delle gesture sia la classica barra coi tre pulsanti); utile per risolvere i problemi di coerenza grafica;
  • sfondi animati diversi: all’interno della sezione “Sfondo e stile > Cambia sfondo” è possibile selezionare due sfondi animati diversi per la schermata iniziale e la schermata di blocco;
  • il tema monocromatico in bianco e nero proposto nella Developer Preview 2 è stato nascosto, anche se rimane presente all’interno della build;
  • nascoste anche le impostazioni dell’orologio in “Sfondo e stile”, ma del resto per il momento non servivano a nulla;
  • slider separati per il volume delle suonerie di chiamate e notifiche attivi di default;
  • rimosso lo slider per il controllo del livello di contrasto;
  • pop-up di conferma al cambiamento della lingua di sistema, in modo da evitare errori;
  • modifiche ai pop-up per la concessione delle autorizzazioni (foro e video, posizione);
  • integrazione dell’aggiornamento di sistema Google Play di giugno 2023 (Google si è portata avanti);
  • le icone delle app clonate mostrano un badge che le fa risaltare meglio;
  • nuovo toggle per disabilitare il meteo della schermata di blocco;
  • modifiche al foglio di condivisione, con la reintroduzione del collegamento rapido per condividere un file nelle vicinanze;
  • nuovo toggle “Enable Bluetooth LED audio Allow List” tra le Opzioni sviluppatore: serve per poter scegliere quali dispositivi remoti possono connettersi con il Bluetooth Low Energy;
  • file di configurazione delle periferiche di input (.idc) per alcuni touchpad esterni, tra cui Apple Magic Trackpad (1 e 2), Brydge Touchpad, Logitech Wireless Touchpad, Logitech T650, T651 e TK820;
  • possibilità di limitare le autorizzazioni per le app installate manualmente tramite APK;
  • aggiornamento del modem di Google Pixel 7 e Pixel 7 Pro.

Per maggiori informazioni sulle novità di Android 14 Beta 1 potete recarvi qui. A fine aprile è stata lanciata la Beta 1.1, che ha portato qualche bugfix: potete consultare qui la lista dei miglioramenti.

Subito dopo il keynote principale del Google I/O 2023 del 9 maggio la casa di Mountain View ha lanciato la Beta 2 di Android 14 per tutti i Google Pixel compatibili. Le novità non sono molte e sono quasi del tutto concentrate sulla personalizzazione. Sono anche stati risolti numerosi bug. Tra i principali cambiamenti possiamo citare:

  • supporto per le immagini HDR a 10 bit, che conservano più informazioni per ottenere colori migliori e più contrasto; il formato Ultra HDR è retrocompatibile con JPEG e il rendering in HDR viene eseguito automaticamente quando l’app sceglie di utilizzare l’interfaccia utente HDR;
  • miglioramento per l’estensione della fotocamera, che consente alle app di gestire tempi di elaborazione più lunghi;
  • aggiunta di nuove istruzioni per far sì che l’app fotografica ottenga gli stessi pixel del campo visivo anche quando si utilizza lo zoom;
  • supporto per formati audio senza perdite attraverso le cuffie cablate USB;
  • introdotte alcune funzionalità grafiche avanzate che possono essere utilizzate per sfruttare appieno le potenzialità delle GPU: tra queste le mesh personalizzate, che possono essere definite come triangoli o strisce triangolari e possono essere indicizzate, e HardwareBufferRenderer, una istruzione utile quando si prevede la comunicazione con il compositore di sistema tramite SurfaceControl per il disegno a bassa latenza;
  • miglioramenti per la privacy: Google sottolinea ulteriormente i miglioramenti anche lato privacy dell’integrazione nel sistema di Health Connect; in più ci sono miglioramenti per la finestra di dialogo delle richieste di accesso alla posizione, che evidenzia quando un’app condivide i dati sulla posizione con servizi di terze parti; inoltre gli utenti riceveranno una notifica nel momento in cui una qualsiasi app con l’autorizzazione alla posizione attiva andrà a modificare le pratiche di condivisione dei dati per iniziare a condividere i propri dati con app e servizi di terze parti; con Android 14 le app che possono inviare notifiche a schermo interno sono limitate a quelle che notificano chiamate e sveglie;
  • miglioramenti per rendere le animazioni più fluide quando ci si sposta tra le attività all’interno delle app.

Per approfondire potete recarvi qui.

Dispositivi supportati da Android 14

I primi smartphone a ricevere la Developer Preview (e di conseguenza, la Beta e la versione definitiva) di Android 14 sono stati i Google Pixel. Quest’anno risultano compatibili Google Pixel 4a 5GPixel 5Pixel 5aPixel 6Pixel 6 ProPixel 6aPixel 7 e Pixel 7 Pro, mentre niente da fare per Google Pixel 4 e Pixel 4 XL, il cui supporto era garantito fino a ottobre 2022 (e hanno ricevuto l’ultimo aggiornamento a febbraio 2023). Purtroppo è fuori anche Google Pixel 4a, visto che ha già ricevuto tre major update essendo uscito con Android 10.

A questi si aggiungeranno Google Pixel 7a (probabilmente dalla beta 3), lanciato il 9 maggio 2023, e i presunti Google Pixel 8 e Pixel 8 Pro, che dovrebbero arrivare sul mercato durante l’autunno (ottobre?) con Android 14 preinstallato. Il sistema operativo sarà supportato da tantissimi altri dispositivi dei vari marchi, come Samsung, OPPO, Xiaomi, OnePlus, ASUS, HONOR, Motorola e così via: si partirà dai modelli di fascia più alta (probabilmente in beta) per poi arrivare sulle fasce meno costose.

Uscita di Android 14

Google ha rilasciato la prima Developer Preview di Android 14 la sera dell’8 febbraio 2023 e la seconda a un mese di distanza (8 marzo). Il programma di test proseguirà nel corso dei mesi successivi: la prima beta è stata rilasciata come previsto nel mese di aprile 2023, mentre Android 14 stabile dovrebbe arrivare sui primi dispositivi tra il mese di agosto e l’inizio dell’autunno 2023. Lo scorso anno la casa di Mountain View ha rilasciato il sistema operativo già nella serata di Ferragosto: chissà se anche questa volta riuscirà a restare in questa finestra o se sarà necessaria qualche settimana in più. Il debutto dovrebbe comunque avvenire in anticipo rispetto al lancio dei presunti Google Pixel 8 e Pixel 8 Pro, che potrebbero arrivare all’inizio di ottobre 2023.

Inizialmente l’uscita riguarderà gli smartphone della gamma Google Pixel compatibili, per poi arrivare nelle settimane successive su tantissimi altri dispositivi del robottino. Lo scorso anno alcuni produttori sono stati particolarmente celeri (come Samsung, ad esempio), ma ci vorrà comunque un po’ prima di vedere le nuove versioni di One UI, ColorOS, OxygenOS, MIUI e così via. Subito dopo il Google I/O 2023, la casa di Mountain View ha annunciato l’avvio del programma beta per alcuni produttori di terze parti, tra cui OnePlus, OPPO, Xiaomi, Realme e Nothing. Per verificare l’uscita dell’aggiornamento sullo smartphone basta affidarsi al nostro approfondimento.