Come scegliere un nuovo smartphone? Quale telefono è il più adatto alle mie esigenze? Quanto dovrei spendere? Domande che ognuno di noi si è fatto almeno una volta e che non hanno una risposta univoca. Con questa guida approfondita vogliamo darvi uno strumento utile da seguire prima di comprare un nuovo dispositivo, per risparmiare e non avere brutte sorprese fuori tempo massimo, sfruttatelo e condividetelo con chiunque vi chieda un consiglio.

Prima di iniziare vi ricordiamo di controllare le nostre guide agli acquisti sempre aggiornate: potete trovare quella ai migliori smartphone, oppure quella specifica sui migliori telefoni Android, sono entrambe un buon punto di partenza e vi aiuteranno a fare la prima selezione. Siete pronti? Ecco come scegliere un nuovo smartphone.

Video: come scegliere uno smartphone nel 2023

I fattori importanti per scegliere un nuovo smartphone

Ci sono alcune indicazioni che possono essere preziose per scegliere un nuovo smartphone, vanno considerate a priori, qualunque sia il vostro budget o preferenza.

La prima è quella di non avere fretta. Vi sarete accorti che negli ultimi anni sono sempre più frequenti le giornate o settimane di grandi sconti, non solo Black Friday o Amazon Prime Day, a cadenza regolare sono gli stessi produttori ad incentivare le offerte, noi vi offriamo un pratico canale Telegram per non perdervi gli affari migliori, tenete quindi presente che con un po’ di pazienza sicuramente potrete risparmiare.

Secondo consiglio sempre valido: chiedetevi se è davvero il caso di cambiare il telefono. Un nuovo device generalmente vi richiederà uno sforzo economico, avrà un certo impatto ambientale e sociale, valutatelo quindi con coscienza.

Fasce di prezzo: scegliere un telefono in base al prezzo

Stanziare un budget è importante ovviamente, ma vogliamo dirvi qualcosa in più su questo punto. Spesso infatti, non si tratta solo di capire quanto spendere per il nuovo smartphone, bensì di determinare il budget necessario per vedere soddisfatte le vostre esigenze. Per farlo è necessario avere uno sguardo più ampio che parta proprio da ciò che desiderate e dall’attuale offerta di mercato.

Qualche anno fa era impensabile trovare uno smartphone Android di buona qualità senza spendere almeno 300 Euro, oggi la situazione è molto cambiata e con cifre relativamente contenute potrete portarvi a casa un prodotto ben funzionante. Nel prossimo paragrafo troverete le indicazioni su cosa aspettarvi per le diverse fasce di prezzo.

Meno di 100 Euro

E’ molto difficile trovare un buon prodotto, il nostro consiglio è sempre quello di investire un poco di più per avere la sicurezza di un telefono affidabile, veloce e duraturo. Comprate un super low cost se avete intenzione di utilizzarlo solo per la parte telefonica, con poca frequenza e eventualmente per WhatsApp. La fotocamera sarà con buone probabilità scarsa e le prestazioni saranno appena sufficienti.

100 – 300 Euro

Qui, con un po’ di attenzione, potrete cadere in piedi. Gli smartphone in questa fascia di prezzo possono anche essere di discreta qualità e regalarvi un’esperienza d’uso godibile a 360 gradi. Attenzione però ai compromessi, è difficile trovare un prodotto completo, ogni smartphone ha qualche sacrificio da chiedervi, specialmente su fotocamera e le prestazioni. Con un po’ di pazienza e rimanendo ben informati c’è comunque la possibilità di trovare smartphone validi, pur rimanendo nell’ambito di esigenze di base.

300-400 Euro

Scegliere un telefono tra i 300 e i 400 Euro è quasi sempre una buona idea, troverete prodotti equilibrati, performanti e talvolta capaci di realizzare ottime foto e video. Dai 300 Euro in su ha molto senso tenere d’occhio le offerte e il fisiologico calo di prezzo rispetto al listino e se cercate un buon prodotto, senza particolari vezzi tecnici allora questo deve essere il vostro budget di riferimento.

400-700 Euro

Salendo con la disponibilità incontriamo dispositivi che hanno un funzionamento base eccellente e si concedono spesso qualche acuto tecnico. Magari nel design con materiali ricercati, oppure con caratteristiche tecniche di punta come la ricarica ultra rapida o un display particolarmente luminoso, o ancora fotocamere di fascia superiore.  Scegliere lo smartphone giusto non è semplice, possono esserci differenze tecniche anche notevoli tra i vari componenti, per cui, se avete voglia, dovrete farvi un’idea precisa di come impattano le diverse specifiche, leggendo i prossimi paragrafi di questa guida.

700 – 1000 Euro

In questa fascia di prezzo troverete tendenzialmente due tipi di telefoni: i “semi-top”, ovvero prodotti lanciati sul mercato ad un prezzo di listino inferiore ai 1000 Euro e che rinunciano a qualche dettaglio tecnico nei confronti della fascia di prezzo superiore; e i flagship dell’anno precedente che hanno subito un calo di prezzo nel tempo. In entrambi i casi la spesa è elevata ma il prodotto sarà completo e performante sotto tutti i punti di vista, mentre le rinunce saranno secondarie e spesso di poco conto.

Oltre 1000 Euro

Quella che chiamiamo fascia premium, qui non sono molti gli smartphone a disposizione per cui sarà più semplice scegliere quello adatto a voi. Acquistateli per avere la sicurezza di avere il meglio tra le mani, ma non aspettatevi di ottenere un’esperienza d’uso molto diversa da smartphone che costano 200-300 Euro di meno. Questi device rispondono a esigenze specifiche e richiedono un grosso sforzo economico, è sempre una buona idea aspettare qualche mese dal lancio per l’acquisto, potreste risparmiare anche 300 o 400 Euro.

Online o negozio? Dove è meglio comprare un cellulare

Vi poniamo subito dinanzi a questo dubbio, molto più determinante di quel che si potrebbe pensare. Le differenze tra store online e negozi fisici sono ancora piuttosto importanti.

Optando per un negozio fisico avrete la possibilità di toccare con mano il prodotto, pagarlo di persona e avere un luogo in cui poter tornare nello sfortunato caso in cui il nuovo smartphone fosse difettoso. Dall’altra parte invece, acquistando negli store online, potrete assicurarvi prezzi migliori, spesso più scelta di tagli di memoria e colorazioni e un servizio di assistenza spesso più snello che quello dei negozi.

Certo, comprando online bisogna avere qualche accortezza in più e a tal proposito vi consigliamo di dare uno sguardo al nostro speciale su come verificare se un negozio online è affidabile. Noi vi consigliamo di comprare online, a meno che non abbiate esigenze specifiche e vi affidiate ad un venditore di fiducia.

Il modo migliore per trovare i migliori prezzi su store affidabili è consultare la nostra pagina dedicata, troverete tutte le offerte e un pratico strumento che tiene traccia dell’andamento dei prezzi:

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Principali caratteristiche per scegliere uno smartphone

Determinate quali sono le esigenze fondamentali che deve soddisfare il futuro smartphone, o in altre parole, le caratteristiche chiave che deve possedere. Per esempio, il mio device dovrà avere un’ottima autonomia, essere veloce ed essere bellissimo. Inutile incunearsi su una sfilza di specifiche o caratteristiche da sogno, meglio chiedersi quali sono gli aspetti veramente fondamentali, sceglierne alcuni e puntare su quelli come punti fermi, poi verranno i “valori aggiunti” che vi aiuteranno a prendere la decisione definitiva.

Design e materiali

Ricordate che lo smartphone sarà uno degli oggetti con cui avrete a che fare più spesso durante la giornata, acquistarne uno che non vi piace esteticamente è il primo passo per annoiarsi in fretta. Più spendete e meno ci saranno compromessi, ma non è detto che con un budget basso non si possa trovare qualcosa di bello e originale.

La scelta dei materiali è di importanza relativa, uno smartphone in vetro o in metallo non è infatti di per sé migliore del corrispettivo in plastica, soprattutto perché verosimilmente utilizzerete una cover per proteggerlo. Inoltre, come potete facilmente intuire, in caso di caduta la plastica sarà meno soggetta a rotture, tenetelo presente.

Valutate poi con attenzione il parametro impermeabilità (IP67, IP68): non significa poter entrare in acqua o in mare con lo smartphone, vedetela più come una garanzia di costruzione accurata e resistenza alle infiltrazioni di acqua e polvere accidentali. Considerate inoltre che la certificazione IP non implica che lo smartphone possa essere riparato gratuitamente in assistenza in caso di infiltrazioni d’acqua, verrà infatti presupposto un “utilizzo improprio” da parte dell’utente e non vi resterà altro che pagare l’intervento.

Comparto fotografico

Il comparto fotografico è una caratteristica che determina in buona parte il prezzo del cellulare ed è difficile stabilire una regola generale valida per tutti i modelli. Possiamo però darvi qualche indicazione utile, oltre ovviamente a rimandarvi alle nostre recensioni per informarvi su questo aspetto.

Il primo consiglio che vi diamo è quello di dare il giusto peso al numero di fotocamere presenti. Negli ultimi tempi si è diffusa la tendenza ad aumentare il numero di fotocamere per dare maggior valore al comparto, i brand li chiamano sensori di profondità, macro, black and white e nella maggior parte di casi sono da 2 MP. Ecco, sappiate che non hanno una vera e propria utilità.

L’altro discorso è sui mega pixel, non sempre una maggiore risoluzione equivale a maggiore qualità, specialmente sulla fascia media e bassa. Infine, ci tocca consigliarvi di scegliere uno smartphone da almeno 350 Euro se volete ottenere belle foto e video, purtroppo su questo punto non ci sono altre vie percorribili.

Prestazioni

Il consiglio generale è di non andare troppo al risparmio in questo comparto, perché col tempo uno smartphone lento vi risulterà frustrante. Anche se usate poche app, principalmente social, navigazione web e telefono, scoprirete che interagire con uno smartphone brillante è un piacere.

I device tra i 100 e i 200 Euro non sono adatti al gaming e richiedono un po’ di pazienza con le app più pesanti e anche nel passaggio da un’app all’altra; scordatevi anche il multitasking, magari con più finestre aperte. Sopra i 250-300 Euro avrete un’esperienza d’uso già più appagante e infine salendo di prezzo via via si procede per affinamenti. Dai 400 Euro in poi le differenze di prestazioni diventano quasi trascurabili se non per esigenze specifiche come il gaming o per l’utilizzo dello smartphone collegato ad un monitor in ambiente desktop.

Per capire quali prestazioni avrà il vostro telefono, controllate il processore e la quantità di RAM, questi due elementi vi daranno un’idea di ciò che potete aspettarvi.

Dimensioni

Qui sta a voi, tenete però a mente che gli smartphone compatti sono pochissimi e vi daranno poche opportunità di scelta e risparmio. Non fate l’errore di fossilizzarvi sulle dimensioni compatte, quelli attorno ai  6 pollici con cornici ottimizzate non sono dei “padelloni” e potrete abituarvi in fretta a qualche cm in più.

Vedrete che uno schermo grande vi permetterà di fruire al meglio di contenuti multimediali, non ve ne pentirete.

Multimedialità

E’ un elemento importante per la decisione, se prevedete di guardare film, serie TV, video di YouTube, mettete in conto una spesa leggermente più alta del previsto. E’ raro infatti, trovare dispositivi di fascia bassa con ottimi display e buon comparto audio. Per contro, quasi tutti gli smartphone di fascia media vanno benissimo in questo senso.

Il valore aggiunto è l’audio stereo, cioè un suono che viene emesso sia dallo speaker principale (posto in basso) sia dalla capsula auricolare, in modo da creare un effetto più rotondo e coinvolgente. Se invece utilizzate cuffiette wireless è buona cosa cercare telefoni con almeno il Bluetooth 5, che garantisce una minore latenza audio/video evitando quel fastidioso ritardo tra ciò che vedete e l’audio in cuffia.

Software e aggiornamenti

Il software è importantissimo in uno smartphone perché è ciò che determina, insieme all’hardware, quale sarà l’esperienza d’uso complessiva del prodotto. Innanzi tutto bisognerà chiedersi se orientarsi verso il mondo Android o iOS (Apple). Nel primo caso le possibilità sono variegate, ogni produttore personalizza la versione base del robottino verde aggiungendo funzioni e curando la grafica, nel secondo invece avrete un OS che è un mondo a parte, perfetto se usato con altri prodotti dell’ecosistema Apple, facile da utilizzare ma al contempo non così flessibile e personalizzabile. Ovviamente gli smartphone Android sono tantissimi e vi danno quindi maggiori possibilità di scelta, mentre gli iPhone si contano sulle dita di una mano e il software è lo stesso per tutti i modelli. Proviamo quindi a categorizzare un po’ meglio le offerte dei diversi brand.

Android stock e simili

Sono le UI (user interface) vicine alla versione pura di Android, le troverete sugli smartphone Motorola, Sony, Wiko, Nokia, Asus e sui Pixel di Google. Si caratterizzano per essere molto semplici, leggere e con poche funzioni extra rispetto alla base di Android (che comunque è già bella fornita). Il vantaggio è tutto nell’immediatezza d’uso, mentre la grafica e le funzionalità sono solitamente minimali.

Personalizzazioni Android

Android rappresenta la base ma i brand aggiungono diverse funzioni e una grafica profondamente rivista. Solitamente sono una buona soluzione per chi cerca tante possibilità di personalizzazione e funzioni avanzate, d’altro canto software così ricchi possono risultare confusionari e appesantire il sistema, rendendo lenti gli smartphone privi di un hardware adeguato. La Samsung OneUI è generalmente vista come la UI più ricca e completa, seguita dalle proposte di Xiaomi/Redmi/Poco con la MIUI e OPPO/Realme/OnePlus, che condividono la base ColorOS.

Il vantaggio di questo approccio è quello di fornire fin dal primo avvio, uno smartphone pronto a tutto, con tante funzioni, possibilità di personalizzazione e applicazioni preinstallate. Ci sono poi personalizzazioni un po’ più soft come quella di Vivo o di Honor che non eccedono in completezza ma offrono comunque una grafica curata e numerose app proprietarie preinstallate.

C’è infine Huawei che dopo il ban USA ha intrapreso la strada di HarmonyOS, un OS compatibile pienamente con le applicazioni Android e sempre più interessante e completo per quanto riguarda l’interazione tra diversi dispositivi dell’ecosistema. Il vero problema è l’assenza di tutta la galassia di servizi e applicazioni di Google, che costringe a soluzioni alternative per alcune app, non sempre alla portata di tutti.

iOS su iPhone

Tutti gli iPhone in commercio condividono lo stesso software, iOS, ovvero il principale elemento di differenziazione rispetto alla galassia dei produttori Android. Nel tempo iOS si è arricchito di funzioni avanzate ma conserva sempre alcuni tratti peculiari come la facilità di utilizzo, l’affidabilità e una relativa chiusura verso dispositivi esterni che non siano Apple. A cambiare è anche tutto l’universo di applicazioni, legate all’App Store e spesso migliori rispetto alle equivalenti del mondo Android.

Aggiornamenti

Apple solitamente garantisce update annuali per 5 anni sui suoi prodotti, diffonde in anteprima le versioni “beta” a cui è possibile accedere con un account da sviluppatore. Su Android le cose invece sono del tutto eterogenee e cambiano in base al brand e alla fascia di prezzo dei dispositivi. Per il robottino verde esistono gli aggiornamenti di sicurezza e quelli di sistema: i primi sono le cosiddette “patch”, pacchetti aggiornamento relativamente piccoli e frequenti che vanno a sistemare eventuali problemi di sicurezza, nel secondo caso invece si tratta di veri e propri aggiornamenti incrementali del sistema operativo.

Mediamente tutti i costruttori offrono 2 anni di aggiornamenti Android e 3 di patch di sicurezza, ci sono però case più virtuose come Samsung che arrivano a 4 anni di supporto per il sistema operativo e 5 per le patch di sicurezza. La tendenza attuale è quella di aumentare sempre più il supporto per cui ormai si può stare tranquilli sotto questo punto di vista.

Purtroppo le cose non sono sempre così lineari e di fatto il periodo di aggiornamenti garantiti diminuisce rapidamente per le fasce di mercato inferiori arrivando anche a pochissimi mesi per gli entry level. Il nostro consiglio, comunque è quello di non focalizzarsi oltre il dovuto sulla questione aggiornamenti, non vanno quasi mai a modificare l’esperienza d’uso e spesso sono motivo di confusione per gli utenti meno esperti.

Ecosistema

Nel capire come scegliere uno smartphone è sempre bene tenere conto dell’ecosistema che un certo brand può offrire. Ci sono case come Xiaomi o Samsung che oltre agli smartphone producono una marea di dispositivi con i quali è facilissimo interagire attraverso lo smartphone, con funzioni aggiuntive e utility che facilitano la vita di tutti i giorni.

Il riferimento in questo è Apple, che mette a disposizione numerose comodità per chi usa insieme iPhone, Macbook, Airpods e Apple Watch. Anche Huawei con Super Device si sta muovendo bene, Samsung non è seconda a nessuno ma pian piano tutte le case stanno muovendo i proprio passi nella creazione di un ecosistema completo.

Specifiche tecniche

Arriviamo in chiusura di questa guida con un approfondimento sulle principali specifiche tecniche. Non fatevi abbindolare dai numeri, le piattaforme hardware disponibili sugli smartphone sono tantissime e variegate, e non sempre a numero maggiore corrispondono performance migliori, ad ogni modo controllate sulla nostra pagina dedicata le schede tecniche dei vari prodotti.

System on a chip (mobile platform o processore)

Partendo dal processore, tenete presente che esistono 3 case principali che si occupano della produzione di SoC per il mondo mobile.

  • Qualcomm: sono i processori migliori, prodotti da una casa americana che equipaggia smartphone su tutte le fasce di prezzo.
  • Samsung Exynos: sono i processori prodotti da Samsung per dispositivi Samsung e pochi altri. Ottime specifiche ma talvolta resa sottotono.
  • Mediatek: la casa si è ritagliata la fetta di smartphone low cost e fascia media cinesi, quelli di fascia bassa sono da evitare, sulla fascia media hanno un senso.
  • Unisoc: precedentemente chiamata Spreadtrum Communications, realizza processori quasi esclusivamente per prodotti di fascia economica, negli ultimi anni si sta diffondendo come alternativa per sopperire alla mancanza di semiconduttori dei brand più blasonati.

Qualcomm: i processori che troverete più comunemente in circolazione sono i Qualcomm, potete riconoscere la serie di appartenenza del processore dal primo numero identificativo. La serie 4 è quella di fascia bassa, non è molto efficiente e non garantisce performance solide. La serie 6 e 7 sono entrambe di fascia media e garantiscono buone prestazioni e un buon bilanciamento energetico. All’interno della serie il numero maggiore indica la produzione più recente, favorite quindi gli ultimi arrivati anziché le serie precedenti e riferitevi a questa lista per uno sguardo generale.
La serie 8 è quella più performante e viene adottata a bordo dei top di gamma.

Samsung Exynos: negli ultimi tempi Samsung ha fatto sempre più uso di SoC Qualcomm e Mediatek su alcuni dispositivi, conservando gli Exynos solo per alcuni modelli. In generale sulla fascia media gli Exynos non sono male e se la giocano con i competitor, sulla fascia alta invece i SoC proposti sono pochissimi e riservati ai Galaxy S. Anche qui, però, la storia recente non è stata felicissima e spesso gli Exynos si son dimostrati inferiori ai rivali.

Mediatek: i processori Mediatek non sempre hanno goduto di una grande reputazione, negli ultimi anni però hanno preso la via giusta ed ormai da qualche tempo, in particolare sulla fascia media e bassa, tengono testa e talvolta superano le alternative di Qualcomm. La casa cinese ha a catalogo due famiglie: Helio e Dimensity, rispettivamente con supporto alle reti 4G e 5G.

Mentre gli Helio sono per lo più riservati alla fascia bassa, in particolare la serie Helio G dedicata al gaming, i Dimensity sono raggruppati per serie incrementali: 700, 800, 900, 1000, 8000, 9000. Tutte funzionano bene e potrete andare sul sicuro, con particolare lustro per la serie 900 e 1000, equipaggiate su smartphone dall’eccellente rapporto qualità/prezzo.

Unisoc: i processori Unisoc sono indubbiamente i meno famosi e, in parole povere, i meno prestanti. Per questi motivi sono spesso reputati CPU di serie B seppur qualche modello interessante lo abbiano realizzato. Non aiuta certamente la diffusione di questo brand esclusivamente su prodotti di fascia economica o molto economica ma restano l’ancora di salvezza di molti produttori di smartphone che, a causa della carenza di chip, altrimenti non avrebbero potuto fare nuovi smartphone su questa fascia. In genere l’esperienza con questi processori non è ancora allettante.

RAM e memoria

Ormai quasi tutti i telefoni di ultima generazione sono dotati di almeno 64 GB di memoria interna e 4 GB di RAM, al di sotto di queste specifiche evitate l’acquisto, a meno che non abbiate esigenze strettamente limitate all’uso telefonico e messaggistica. Avere la memoria espandibile è un valore aggiunto ma sarà sempre meno importante in futuro, grazie allo sviluppo del cloud e dei servizi di archiviazione che ne fanno uso come Google Foto o Google One.

I device con 6 GB di RAM sono una garanzia, salendo oltre si possono ottenere benefici marginali, a meno che non si stia parlando di telefoni di fascia alta, nei quali alcune funzioni richiedono un enorme quantitativo di RAM.

Connessioni e antenne

Tutti gli smartphone sono dotati di Bluetooth, i modelli più recenti possono contare sulla versione 5.2 che è più stabile e consente la riproduzione simultanea su più dispositivi. Se non avete esigenze specifiche, anche i modelli con versione 4.2 o 5 vanno più che bene.

Per quanto riguarda il WiFi assicuratevi che il device che avete puntato supporti la doppia banda di frequenza, 2.4 e 5 GHz, un valore aggiunto sicuramente è rappresentato dal supporto al WiFi 6. Gli smartphone moderni sono dotati di GPS, alcuni tra i più recenti supportano la doppia frequenza L1 L5, vi daranno una precisione maggiore in città e il divario aumenterà ulteriormente con la piena operatività del sistema GALILEO. Il chip NFC vi servirà per pagare con lo smartphone e per altre funzioni minori, attenzione perché molti device della fascia bassa ne sono sprovvisti.

La qualità del segnale telefonico e il comfort in chiamata è importantissimo ma non esiste una regola valida per tutti. Tendenzialmente la scarsa ricezione è un problema ormai superato, nonostante esistano smartphone migliori di altri, rimanendo all’interno degli smartphone consigliati sulle nostre pagine, non avrete problemi.

Porte e collegamenti

La porta di ricarica classica degli smartphone è la USB Type-C, all’interno dello standard del connettore esistono diverse versioni più o meno avanzate che si differenziano per la velocità di trasferimento dei dati o per la possibilità di veicolare un flusso video via cavo.

La porta per il jack audio da 3,5 mm sta perdendo terreno in favore delle connessioni wireless, controllate che il vostro futuro acquisto ne sia sprovvisto se lo reputate un dettaglio importante, se pensate quindi di utilizzare cuffiette auricolari con cavo o microfoni.

Se intendete comandare il televisore con lo smartphone, usandolo come un telecomando, controllate che il vostro nuovo smartphone abbia una porta IR, sono veramente pochissimi quelli che la adottano.

Display

Il display di uno smartphone è una delle sue parti fondamentali, vi troverete a dover scegliere tra due categorie di prodotto: OLED e LCD. Il primo tipo viene adottato sulla maggior parte degli smartphone, mentre gli LCD stanno ormai sparendo e vengono riservati per prodotti di fascia bassa.

Per quanto riguarda le specifiche, tenete conto della risoluzione ma non affannatevi nel cercare a tutti i costi quella maggiore possibile. Quel che conta è la densità di pixel per pollice, vien da sé che su display di piccole dimensioni (fino 5,5 pollici) sarà sufficiente la risoluzione HD, mentre salendo di diagonale sarebbe meglio orientarsi sui FullHD, mentre la risoluzione QHD è relegata alla fascia premium e secondo molti è solo uno spreco di energia a fronte di un miglioramento della definizione quasi impercettibile.

Il refresh rate è una delle specifiche del display su cui si sta puntando molto di recente, di base tutti i display supportano i 60 Hz, molti ora supportano 90 Hz, alcuni 120 Hz e 144 Hz. All’atto pratico tra 60 e 90 c’è una certa differenza di fluidità percepita, a salire l’impatto è meno evidente, fino ad essere impercettibile per l’occhio umano.

Autonomia e ricarica

L’autonomia di un telefono dipende da tantissimi fattori, l’hardware prima di tutto, ma anche l’ottimizzazione software, lo stile di utilizzo di ogni singolo utente. Sulla fascia media e bassa è facile incappare in smartphone con oltre 5000 mAh di batteria, processori “tranquilli” e uno schermo non oltre il FullHD (sì, lo schermo è l’elemento che impatta di più sull’autonomia, più è grande e definito e più consuma), in questo caso i due giorni pieni di attività sono assicurati.

Sulla fascia alta e su quella premium invece è molto complicato trovare prodotti che vi portino più in là della giornata piena. Fatta eccezione per alcuni elementi di spicco della serie Pro Max di Apple.

Interessante invece il discorso sulla ricarica perché son sempre più le case capaci di offrire ricariche molto rapide, nell’ordine della mezz’ora o meno per portare da 0 a 100 lo smartphone. Xiaomi e i sottobrand, OPPO e i suoi sottobrand, Motorola offrono addirittura la ricarica a 150 Watt (con alcuni modelli fino a 200 e 210 Watt) e solitamente includono l’alimentatore in confezione. Apple, Samsung e Google sono invece i più restii a buttarsi nel mondo delle ricariche ultra rapide. Ormai la tecnologia è matura, non inficia sulla vita della batteria ed è una gran comodità nella vita di tutti i giorni.

Un valore aggiunto è rappresentato dalla ricarica wireless, anche qui la tecnologia ha fatto passi da gigante e raggiunto velocità ragguardevoli. Si trova per lo più su dispositivi di alta gamma ma se il vostro budget lo permette potrebbe essere quel motivo in più per scegliere un modello anziché l’altro.

Sensori di contorno

Questo paragrafo è importante se volete spendere poco, meno di 200 Euro per dare un ordine di grandezza. Dalla fascia medio-bassa in su, tutti gli smartphone sono ben equipaggiati quanto a sensori, non mancano mai quello di luminosità, di prossimità, accelerometro, giroscopio, magnetometro e spesso troverete anche il barometro e altri sensori accessori, come quello per le impronte digitali, cardio e LED di notifica.

Se invece puntate a qualcosa di economico fate attenzione, uno dispositivo senza sensore di luminosità potrebbe darvi qualche grattacapo, non regolerà automaticamente la luminosità del display; l’assenza del giroscopio invece non permetterà di muoversi a piedi comodamente perché non darà informazioni sull’orientamento del dispositivo.

Single sim – dual sim – eSIM

Molti cellulari offrono la possibilità di funzionare in configurazione dual SIM, la maggior parte delle volte però dovrete rinunciare all’espansione di memoria con MicroSD, poiché il secondo slot è condiviso. Considerando le molte offerte con grandi quantità di dati da parte degli operatori virtuali, può valer la pena preferire gli smartphone dual SIM, per essere pronti nell’eventualità in cui si rendesse conveniente usare due SIM.

Le eSIM non sono ancora così diffuse in Italia, ma in futuro diventeranno verosimilmente l’unico standard. Comprare uno smartphone che supporta le SIM virtuali non è strettamente necessario ma può essere una buona idea.

Le nostre guide all’acquisto

Per concludere vi lasciamo i link alle nostre guide all’acquisto sempre aggiornate, se siete nel dubbio partite dai prodotti che abbiamo selezionato e avrete già fatto metà del lavoro