Tramite le pagine di 91mobiles.com, il leaker Steve Hemmerstoffer (noto come @OnLeaks) ha diffuso alcuni render in alta definizione del “vero” Google Pixel 9, il modello base della gamma Pixel che conosceremo nella parte finale del 2024.

Il virgolettato è d’obbligo perché già in passato erano trapelati i render dello smartphone e del modello Pro. Tuttavia, pare che in realtà quei render mostrassero Pixel 9 Pro e Pixel 9 Pro: ciò ci dice che Google ha intenzione di rendere trina la gamma dei propri flagship, reintroducendo il modello XL. Anche i nuovi render del modello base (o vanilla come viene definito in inglese) confermano i le novità sul fronte del design che investiranno l’intera gamma.

La serie Google Pixel 9 sarà composta da tre smartphone

Con la serie Pixel 9, Google si appresta a rispolverare il modello XL, apparso per l’ultima volta nel 2019 (Google Pixel 4 XL), e a porlo al top della propria gamma di smartphone Android flagship del 2024, quasi sicuramente composta da tre modelli.

Sulla carta, Google Pixel 9 Pro e Pixel 9 Pro XL non dovrebbero presentare differenze di sorta tra loro, se non sul fronte dimensionale (e quindi anche sulla diagonale del display). Google Pixel 9, invece, dovrebbe restare un gradino sotto rispetto ai fratelli maggiori, sia in termini di dimensioni che in termini di specifiche (ad esempio, per quanto concerne il comparto fotografico).

Finora abbiamo conosciuto Google Pixel 9 Pro e Pixel 9 Pro XL

Alla fine del mese di gennaio, @OnLeaks ha diffuso i render in alta definizione di quelli che, allora, venivano indicati come Pixel 9 e Pixel 9 Pro: il leaker ha oggi aggiustato il tiro, lasciando intendere che quei render mostrassero, in realtà Google Pixel 9 Pro e Google Pixel 9 Pro XL.

Render Pixel 9 Pro

  • Dimensioni: 152,8 x 71,9 x 8,5 mm (12 mm con il comparto fotografico)
  • Display: 6,1 pollici di diagonale

Render Pixel 9 Pro XL

  • Dimensioni: 162,7 x 76,6 x 8,5 mm (12 mm con il comparto fotografico)
  • Display: 6,5 pollici di diagonale

Il “vero” Google Pixel 9 si mostra nei render

Il leaker ha così colto l’occasione per svelare anche il pezzo mancante del puzzle, ovvero il Google Pixel 9 che si collocherà alla base della gamma dei flagship Made by Google di questo 2024, anche dal punto di vista dimensionale: dovrebbe misurare infatti 152,8 x 71,9 x 8,5 mm (anche in questo caso 12 mm includendo il comparto fotografico) e offrire un display da 6,03 pollici di diagonale.

A differenza dei fratelli maggiori, e alla pari del predecessore Pixel 8, lui potrà contare su un comparto fotografico doppio, composto con molta probabilità (ancora una volta) da un sensore principale e da un sensore ultra-grandangolare. Nei render, lo smartphone ci viene mostrato nella colorazione Black (ma sicuramente arriverà in altre colorazioni).

L’addio alla Camera Bar sembra ormai certo

Stando alle informazioni che abbiamo in mano finora, pare che i prossimi flagship del colosso di Mountain View possano essere dotati di display leggermente più piccoli rispetto ai modelli 2023: ciò, tuttavia, stona con le dimensioni trapelate, in linea con quelle di Pixel 8 e Pixel 8 Pro nonostante display meno generosi; è probabile che, alla fine, i dispositivi “reali” possano contare su display più generosi di quanto previsto finora.

Al netto di ciò, elemento comune all’intera gamma, è il nuovo design, caratterizzato da un frame piatto e angoli arrotondati, chiaramente ispirato a quello proposto dagli iPhone 15 di Apple e dai Galaxy S24 di Samsung.

Il bordo sinistro rimane pulito (al netto degli intagli per le antenne) e i pulsanti rimangono, nella stessa disposizione (accensione/spegnimento sopra, bilanciere del volume sotto), sul lato destro. Il bordo inferiore ospiterà carrellino per la SIM, porta USB-C e speaker principale, mentre il bordo superiore ospiterà il secondo microfono e l’alloggio per le antenne mmWave (solo sui modelli Pro).

L’elemento più “stravolto” rispetto al passato si trova nella zona posteriore: tutti e tre i modelli sembrano destinati a salutare l’iconica Camera Bar, introdotta con i Pixel 6 del 2021 e affinata con le due generazioni successive, per far spazio a una specie di Camera Island (nome ovviamente definitivo): questa continua a sporgere dalla scocca (si parla di 3,5 mm) e ad attraversare orizzontalmente la parte posteriore, senza però estendersi da un estremo all’altro fino a congiungersi con il frame laterale.

Le specifiche tecniche trapelate finora

L’intera serie Google Pixel 9 dovrebbe essere plasmata attorno al Google Tensor G4, SoC realizzato ancora una volta in collaborazione tra Google e Samsung, che potrà beneficiare del processo a 4 nm FOWLP (Fan-Out Wafer Level Packaging) di nuova generazione che dovrebbe garantire maggiore efficienza (energetica e termica).

Svariati rumor hanno dipinto Tensor G4 come una sorta di versione custom del chip Exynos 2400 che, qua in Italia, troviamo a bordo dei Galaxy S24 e S24+: il SoC dovrebbe potere contare su una CPU octa-core (e non deca-core come sulla versione originale) e su una GPU Mali-G715 (e non sulla Xclipse 940 basata su AMD RDNA3).

Non ci sono invece ancora indiscrezioni sui quantitativi o sulla tecnologia delle memorie (RAM e spazio di archiviazione). Stesso discorso per i sensori fotografici che potrebbero ricevere un boost.

Non ci sono dettagli nemmeno per quanto concerne la batteria e la potenza della ricarica cablata. Sappiamo invece che i prossimi flagship Made by Google dovrebbero beneficiare del supporto al recente standard di ricarica wireless Qi2, in grado di ricaricare i dispositivi in maniera meno complessa con una potenza massima di 15 W.

Google Pixel 9, Pixel 9 Pro e Pixel 9 Pro XL saranno i primi smartphone a debuttare con a bordo Android 15, sistema operativo che attualmente sta vivendo il suo lungo ciclo di sviluppo. Dalle più recenti versioni in anteprima del sistema operativo, sono emerse alcune chicche interessanti su cui potranno contare questi dispositivi:

  • Adaptive Touch (il touch screen sarà in grado di regolare automaticamente la sensibilità in base all’ambiente circostante e al contesto).
  • Localizzazione a dispositivo spento (il dispositivo potrà inviare dati di localizzazione precalcolati anche da spento, per consentire la localizzazione via Bluetooth).
  • Modalità desktop (possibilità di collegare il dispositivo a un display esterno tramite porta USB-C e sfruttare un’interfaccia simile a quella di un PC desktop).

Preludio al pensionamento della serie “a”?

Il lancio di tre dispositivi per la serie flagship potrebbe indicare un semplice ampliamento della gamma o, addirittura, una ristrutturazione della stessa per far fuori la serie “a”: lo scorso anno si parlava del fatto che Pixel 7a fosse candidato a essere l’ultimo della sua specie; ciò sembra smentito dal fatto che i rumor su Pixel 8a sono sempre più insistenti.

E se allora fosse Google Pixel 8a l’ultimo della serie? Negli anni, gli smartphone della serie “a” di Google sono divenuti sempre più sovrapponibili al modello base della gamma flagship: secondo i rumor, al netto di qualche differenza, Pixel 8a sarà molto simile a Pixel 8, avvicinandoglisi pericolosamente anche sul fronte dei prezzi. Eliminando gli “a” e proponendo tre flagship, Google eliminerebbe il problema della concorrenza interna, creando una gamma potenzialmente ben suddivisa.

Solo il tempo ci dirà se tutto ciò che vi abbiamo riportato possa anche solo lontanamente avvicinarsi alla realtà: come sempre, quando si trattano rumor e indiscrezioni, ogni dettaglio va preso con le pinze.

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