Cresce l’hype attorno ai Google Pixel 9, la prossima generazione di smartphone flagship Android che il colosso di Mountain View non dovrebbe presentare prima dell’inizio dell’autunno di questo 2024.

La serie dovrebbe essere composta da addirittura tre modelli, rispolverando il modello “XL” assente da qualche anno, e abbiamo già avuto modo di conoscere quello che dovrebbe essere il design grazie ad alcuni render 3D. Le indiscrezioni corrono veloci e ci hanno già svelato anche quelle che dovrebbero essere le specifiche di massima (ad esempio il SoC Tensor G4 che dovrebbe beneficiare del processo a 4 nm FOWLP di Samsung o il supporto al recente standard Qi2 per la ricarica wireless). Oggi invece non ci occuperemo dei rumor riguardanti le specifiche “hardware” ma andremo a fare un recap di tutte le indiscrezioni trapelate finora riguardo le funzionalità di intelligenza artificiale che i nuovi flagship Google dovrebbero portare al debutto. Trattandosi di indiscrezioni (a circa sei mesi dal debutto sul mercato dei dispositivi), è bene prendere tutto con le pinze.

Ecco le funzionalità IA che potrebbero debuttare con i Google Pixel 9

Google ci ha ormai abituati al fatto che l’intelligenza artificiale, vera moda del momento (soprattutto in termini di intelligenza artificiale generativa e algoritmi di deep learning) sia centrale in tutti i suoi progetti. Non è quindi difficile ipotizzare che Google Pixel 9, Pixel 9 Pro e Pixel 9 Pro XL possano essere ricchi di funzionalità IA.

D’altronde, Big G è stata tra le prime a offrire funzionalità di intelligenza artificiale e, per non rischiare di perdere il primato in tal senso, vorrà sicuramente cercare di alzare l’asticella. Quale migliore occasione di farlo se non con la nuova gamma di dispositivi?

Possibile debutto per Gemini Pro sui Google Pixel 9 Pro e Pixel 9 Pro XL

Un paio di mesi fa, Google ha annunciato la trasformazione di Bard in Gemini: cambia il nome ma, di base, non la sostanza; si tratta comunque di un Large Language Model (LLM), creato sul modello LaMDA. La novità è che il modello viene articolato su tre livelli: Ultra (quello più potente, destinato ai compiti più complessi), Pro (quello più versatile) e Nano (quello più efficiente, pensato per l’utilizzo on-device).

Google Pixel 8 Pro può contare su Gemini Nano (che arriverà prossimamente, in anteprima, anche su Pixel 8) e, tenendo conto della differenza tra il modello “base” e il modello “Pro” della gamma, è lecito attendersi una differenza di trattamento anche con i flagship 2024: Google Pixel 9 potrebbe vantare Gemini Nano sin dal lancio, mentre Google Pixel 9 Pro e Pixel 9 Pro XL potrebbero vantare addirittura Gemini Pro sin dal lancio, versione di Gemini che consente l’esecuzione di compiti più complessi.

Nuovo assistente intelligente Google Pixie

Dalla fine dello scorso anno si parla di Pixie, nome di un nuovo assistente intelligente che potrebbe debuttare proprio con i Google Pixel 9. Basato su Gemini, l’assistente sarà in grado di svolgere compiti complessi e multimodali, il tutto grazie alla comprensione del linguaggio naturale che gli consentirà di intepretare al meglio i comandi impartiti dall’utente.

Pixie dovrebbe essere in grado di funzionare con molti servizi Google (ad esempio Maps, Gmail, Calendar), ponendosi come versione molto più evoluta di Google Assistant (o Gemini stesso), quasi alla pari di un assistente “umano”: ad esempio, potrebbe essere in grado di prenotare un tavolo al ristorante, facendo la chiamata, aggiungendo l’appuntamento al calendario e impostando un promemoria; potrebbe essere in grado di trascrivere una riunione, riassumerla e inviare il riassunto via mail a qualcuno; potrebbe essere in grado di effettuare una ricerca contestuale partendo dall’immagine di un oggetto per individuare, ad esempio, un negozio online o offline che venda quell’oggetto e, eventualmente, avviare la navigazione per condurre l’utente a quel negozio.

Funzionalità IA già esistenti che troveremo anche sui Google Pixel 9

Oltre alle funzionalità di intelligenza artificiale totalmente nuove, i tre smartphone della gamma Google Pixel 9 dovrebbero potere contare su tutte le funzionalità IA già presenti sugli attuali flagship Google Pixel 8 (alcune stanno pian piano arrivando anche sugli altri Pixel con SoC Tensor), magari in una versione migliorata.

Tutte le funzionalità IA della fotocamera

Gli smartphone Pixel sono noti per le loro capacità fotografiche, rese possibili dalla Fotocamera Pixel, in grado di fare magie nonostante un hardware non eccelso. Negli ultimi anni, il colosso di Mountain View ha implementato tutta una serie di funzionalità legate all’intelligenza artificiale: prima “semplici” come Gomma magica; poi “complesse” (e in cloud) come Magic Editor.

La gamma Google Pixel 9 dovrebbe ereditare tutte le funzionalità già esistenti e, magari, guadagnare nuove potenzialità fotografiche basate sull’intelligenza artificiale, come AI HDR (grazie a Gemini, dovrebbe migliorare la funzionalità Ultra HDR di Google) e una funzionalità AI Clean (per rimuovere macchie e imperfezioni su un documento scansionato).

La funzionalità Smart Reply potrebbe essere estesa a tutto il sistema

Da qualche tempo, grazie a Gemini, la Gboard (tastiera predefinita sui dispositivi Pixel) offre la funzionalità Smart Reply (risposta intelligente, seguendo il contesto) su Google Pixel 8 Pro.

Con i Google Pixel 9, la funzionalità potrebbe essere estesa a tutto il sistema e magari integrata nell’assistente Pixie, che potrebbe così aiutare gli utenti a rifiutare un invito ricevuto tramite e-mail, rispondere in maniera contestuale a un messaggio o rifiutare una chiamata.

La presenza di Cerchia e cerca sui Google Pixel 9 è quasi scontata

Cerchia e cerca è una delle funzionalità IA più chiacchierate del momento; inizialmente esclusiva dei Google Pixel 8, è stata recentemente portata sui Pixel più datati e ha guadagnato una nuova comoda opzione per tradurre il testo presente su una schermata con un semplice tocco.

Sembra scontato che questa funzionalità possa essere portata sui Google Pixel 9, magari con qualche miglioramento legato proprio a Pixie che potrebbe essere in grado di eseguire la stessa azione che può essere fatta “manualmente” ma con un comando vocale.