Huawei è uno dei produttori di smartphone (e non solo) più importanti del mercato, e nel 2019 ha scavalcato Apple mettendosi in scia a Samsung per diventare il numero 1. Purtroppo per lei, con il ban degli Stati Uniti e l’impossibilità di sfruttare i servizi Google e la connettività 5G le cose sono peggiorate: vedremo cosa ci riserverà il futuro.

Intanto andiamo a scoprire tutto quello che c’è da sapere su Huawei, la compagnia cinese che, fino a qualche anno fa, pochi conoscevano e che era associata a prodotti economici e di bassa qualità. Eppure si tratta di una compagnia nata più di 30 anni fa che dà lavoro ad alcune centinaia di migliaia di persone.

Chi è Huawei

Huawei Technologies Co. Ltd., questa la denominazione ufficiale della società, è stata fondata nel 1987 e ha il proprio quartier generale a Shenzen, nella regione di Guandong, situata nella Cina meridionale, proprio a ridosso della Regione Amministrativa Speciale di Hong Kong. Huawei nasce come produttore di sistemi e soluzioni di rete e telecomunicazioni, con partnership con 45 dei primi 50 operatori mondiali e apparecchiature installare in oltre 170 nazioni in tutto il mondo, utilizzate da un terzo della popolazione mondiale.

Dal punto di vista fiscale Huawei è una compagnia privata detenuta al 100% dai suoi dipendenti ed è organizzato in tre divisioni, Carrier, Enterprise e Consumer, occupando oltre 180.000 dipendenti. La compagnia è stata fondata nel 1987 da Ren Zhengfei, che ricopre tuttora il ruolo di CEO, un ex ingegnere dell’Esercito Popolare di Liberazione cinese.

Huawei può contare su un settore Ricerca & Sviluppo particolarmente importante, che riceve oltre il 10% del fatturato e impegna quasi la metà dei dipendenti (circa 76.000 nel 2015). Negli anni sono stati realizzati 16 centri di ricerca e sviluppo, 36 Joint Innovation Center e 45 Training Center. Se nel 2016 sono stati investiti circa 11 miliardi di dollari, negli ultimi 10 anni il totale degli investimenti sfiora i 50 miliardi di dollari a conferma dell’impegno di Huawei nella ricerca di nuove soluzioni tecnologiche all’avanguardia.

Huawei è tra le compagnie più evolute anche per quanto riguarda la tecnologia 5G, con grossi vantaggi rispetto a tutti i competitor grazie a un elevato numero di brevetti. Nella prima metà del 2019 Huawei ha annunciato di aver siglato accordi con oltre 50 Paesi per realizzare le reti 5G.

Alla fine del 2015 erano oltre 50.000 i brevetti già registrati da Huawei che, secondo la WIPO (World Intellectual Property Organization) è la prima azienda al mondo per richieste di brevetti internazionali, circa 4.000 all’anno. Il fatturato del 2018 ha superato i 100 miliardi di dollari, circa 89 miliardi di euro, con un utile netto di 9 miliardi di dollari, circa 8 miliardi di euro.

Ufficialmente non esiste un significato per il nome Huawei, traslitterazione inglese degli ideogrammi 华为 che possono essere interpretati come “fare alla cinese” o “magnifica conquista”. Huawei opera in Italia dal 2004 e ad oggi può contare sull’apporto di circa 750 dipendenti sul territorio nazionale, con sedi a Milano e Roma, uffici in altre 10 città e 4 centri di Ricerca e Sviluppo.

Nel maggio del 2019 è stata oggetto di un ordine esecutivo da parte del governo USA, che ha impedito alle compagnie americane di vendere tecnologia al colosso cinese. Inutile dire che le vendite ne hanno risentito, impedendo a Huawei di avvicinarsi a Samsung. I problemi legati al ban perdurano tuttora, con Huawei in grado di vendere bene solamente in Cina. Negli ultimi tempi i risultati stanno comunque migliorando: chissà se la casa cinese riuscirà a “uscirne” definitivamente e a tornare a lottare con Samsung ed Apple.

Smartphone Huawei

Negli anni Huawei ha spostato la propria attenzione verso la fascia alta del mercato, anche se non disdegna di produrre dispositivi destinati alla fascia media e, in qualche caso, anche alla fascia bassa. I primi dispositivi presentati anche in Italia erano identificati dalla sigla Ascend, eliminata qualche anno fa per portare una maggiore chiarezza nella line up di prodotti. In realtà Huawei adotta diverse denominazioni per lo stesso prodotto a seconda dei mercati in cui vengono commercializzati, cosa che non contribuisce certamente a fare chiarezza sui tanti prodotti disponibili.

Nella fascia alta del mercato sono presenti due serie, i cui nuovi modelli vengono presentati in diversi periodi dell’anno. Si inizia con la serie Huawei P, inizialmente presentata nel periodo di aprile maggio ma che negli ultimi anni viene lanciato in occasione del Mobile World Congress. La gamma comprende solitamente almeno tre modelli, come è accaduto nel 2019, quando sono stati presentati Huawei P30, Huawei P30 Pro e Huawei P30 Lite, con i primi due considerati tra i migliori di sempre in campo fotografico. Attualmente la gamma include Huawei P50, Huawei P50 Pro e il pieghevole Huawei P50 Pocket, ma solo gli ultimi due sono commercializzati in Italia.

In autunno inoltrato, solitamente tra ottobre e novembre, viene invece presentata la serie Mate, da sempre caratterizzata da schermi di grandi dimensioni e inizialmente destinata a un’utenza professionale. Gli ultimi esemplari presentati nel 2022 sono Huawei Mate 50 e Huawei Mate 50 Pro, oltre all’edizione speciale realizzata in collaborazione con Porsche Design.

Nella fascia media del mercato Huawei è presente con la serie Huawei Nova, introdotta qualche anno fa: i più recenti esponenti risultano Huawei Nova 9, Huawei Nova 9 Pro e Huawei Nova 9 SE. Nella stessa fascia si posizionano le eventuali versioni Lite dei flagship, mentre sulla fascia bassa abbiamo la serie Y, con dispositivi più economici e meno evoluti tecnologicamente, adatti a chi cerca uno smartphone economico e senza particolari pretese.

Oltre a questi vale la pena citare la gamma dei pieghevoli: abbiamo ad esempio Huawei Mate X2 e Huawei Mate Xs 2, oltre ovviamente al già citato Huawei P50 Pocket con formato a conchiglia.

Vai alle schede tecniche Huawei.

Tablet Huawei

Huawei è tra i pochi produttori che realizzano anche tablet: tra i modelli più recenti segnaliamo Huawei MatePad Pro, con schermo OLED da 11 o da 12,6 pollici, Huawei MatePad 11 e Huawei MatePad, tutti compatibili con tastiera e pennino (Huawei M-Pencil). Sul mercato ci sono anche Huawei MatePad Paper, con display E Ink, Huawei MatePad SE e i tablet della serie T come Huawei MatePad T 10s. Huawei è entrata persino nel mondo dei notebook Windows, presentando la serie MateBook che può contare parecchi modelli.

Smartwatch Huawei

Da qualche anno Huawei è attiva anche nel mondo dei dispositivi indossabili, avendo presentato diversi smartwatch e numerose smartband. Huawei Watch è stato il primo smartwatch del produttore cinese, con un design molto simile a un orologio tradizionale, ma i modelli più recenti sono Huawei Watch GT 3, Huawei Watch GT 3 Pro, Huawei Watch GT 3 SE e Huawei Watch D. Dopo la parentesi non proprio entusiasmante con Wear OS, Huawei ha deciso di puntare su smartwatch con sistema operativo proprietario, semplificato ma che permette di ottenere un’autonomia decisamente migliore. Tra le smartband sono in commercio Huawei Watch Fit 2 e Huawei Band 7, con funzionalità pensate soprattutto per l’attività fisica e il monitoraggio della salute.

Assistenza Huawei

Il servizio di assistenza Huawei può essere contattato in diversi modi e opera attraverso numerosi centri assistenza sparsi in tutta Italia. Oltre al classico contatto telefonico (800 191 435) o via e-mail è possibile contattare Huawei tramite chat online (dal lunedì al sabato dalle 9:00 alle 18:00) o tramite l’app di Servizio Remoto, che permette di ricevere assistenza immediata da un tecnico. Sul sito italiano trovate l’elenco dei centri servizi e tutte le modalità di contatto visitando la pagina dedicata, raggiungibile a questo indirizzo.

EMUI e HarmonyOS

Uno dei tratti caratteristici dei dispositivi Huawei è indubbiamente EMUI (Emotion UI), l’interfaccia personalizzata montata sui dispositivi del produttore cinese. Si tratta di un’interfaccia che negli anni ha subito notevoli miglioramenti dopo un primo periodo fortemente orientato alle preferenze del pubblico cinese. Inizialmente la EMUI era basata su Android, ma dopo i problemi derivanti dal ban e dall’impossibilità di utilizzare i servizi Google, il produttore ha deciso di sviluppare il sistema operativo HarmonyOS. La versione più recente è la EMUI 13, introdotta nell’autunno 2022.

Allo stato attuale, il sistema operativo degli smartphone Huawei lanciati successivamente al ban non integra i servizi Google: al loro posto ci sono i Huawei Mobile Services e AppGallery. Quest’ultima è un’app che funge da Play Store e consente di scaricare e installare migliaia di applicazioni.

HiSuite

Per gestire il contenuto dei dispositivi Huawei è disponibile HiSuite, un’applicazione compatibile con sistemi Windows (da Windows 7 in avanti, ma c’è anche una versione per Windows XP e Vista) e Mac (da macOS X 10.11.6). Grazie all’applicazione, scaricabile gratuitamente da questa pagina, è possibile installare e disinstallare le applicazioni dallo smartphone, effettuare il backup, ricevere e inviare messaggi, importare ed esportare contati, immagini e video.

Guide su Huawei senza servizi Google

Di seguito vi riportiamo tutte le guide fatte per sfruttare al meglio il vostro telefono Huawei, senza i servizi Google.