Ecco, tanto per cambiare è arrivata l’ennesima rimodulazione della vostra offerta telefonica mobile: avete già cambiato più volte operatore, ma tempo pochi mesi, magari “conditi” da qualche triangolazione, e si riparte con altri rincari. A volte gli aumenti sono dovuti agli investimenti per il miglioramento della linea (come per il 5G), altre volte forse a prezzi troppo bassi per mettere i bastoni tra le ruote ai rivali. Ma quale operatore ha rimodulato più volte le proprie offerte mobili dal 2018 a oggi? E quale invece è il più “magnanimo” con i propri clienti? Andiamo a scoprirlo analizzando i più recenti aumenti, non dimenticandoci che a volte le rimodulazioni sono anche positive.

TIM

Partiamo da TIM, protagonista di una delle rimodulazioni più recenti (almeno per quanto riguarda l’annuncio). L’operatore italiano sta infatti contattando alcuni clienti per avvisarli di un aumento di 1,99 euro al mese a partire dal primo rinnovo successivo al 12 giugno 2019. Quante rimodulazioni hanno dovuto affrontare i clienti TIM dal 2018 a oggi?

2018

2019

Vodafone

Proseguiamo con uno degli operatori più popolari del nostro Paese, ossia Vodafone. Negli ultimi tempi l’operatore rosso si è fatto una nomea non troppo rassicurante per quanto riguarda le rimodulazioni. Sarà davvero Vodafone il peggiore dal 2018 a oggi? Andiamo a scoprirlo analizzando gli ultimi rincari.

2018

2019

Wind

Eccoci arrivati a Wind, anch’esso non esente da rimodulazioni. L’operatore è stato protagonista di questi ultimi tempi per la fusione con Tre, ma lasciamo quest’ultimo un attimo da parte e andiamo a scoprire come se l’è cavato il primo con gli aumenti dei costi delle offerte dal 2018 a oggi.

2018

2019

Tre

Anche i clienti Tre hanno subito qualche rimodulazione negli anni: più o meno di quelli degli altri operatori? Il “verdetto” è nella nostra analisi relativa al periodo più recente: ecco le modifiche contrattuali dell’ultimo periodo. Sembra che nel periodo sotto osservazione i clienti Tre siano stati “tartassati” meno.

2018

2019

Iliad

Iliad è arrivato sul mercato telefonico italiano solamente alla fine del mese di maggio 2018, nemmeno a un anno di distanza dalla stesura di questo articolo. Iliad ha puntato molto sulla sua immagine di operatore trasparente e privo di sorprese, dunque una rimodulazione avrebbe minato forse irrimediabilmente la sua esperienza nel nostro Paese.

Per il momento dunque niente rincari da parte di Iliad, sperando per i suoi clienti che le cose proseguano in questo modo e ci sia un costante ampliamento della rete.

Operatori virtuali

Gli operatori virtuali sono molto meno propensi a rimodulare le proprie offerte telefoniche, anche se nel corso degli anni non sono stati del tutto esenti da questa pratica. In realtà in tempi recenti abbiamo assistito solamente a miglioramenti per i clienti: giusto per fare un paio di esempi, sia Kena Mobile sia ho. Mobile hanno effettuato negli scorsi mesi qualche rimodulazione, abbassando i prezzi di alcune offerte o servizi.

La mia offerta è stata rimodulata, ora cosa faccio?

Avete ricevuto il tanto odiato messaggio dal vostro operatore che vi avvisa della rimodulazione. Che fare dunque? Le possibilità ovviamente sono due: accettare tacitamente il rincaro della vostra offerta oppure cambiare operatore telefonico, magari approfittando di qualche winback o tariffa operator attack, proposte per fare ritorno a vecchi operatori o riservate a clienti specifici.

In alcuni casi gli operatori offrono dei “regali” per farsi perdonare, come qualche GB in più al mese per un periodo di tempo specifico. Se volete cambiare potete farlo senza affrontare alcuna penale per il recesso, nemmeno nel caso abbiate acquistato uno smartphone o un altro prodotto a rate: qualora lo desideriate, potete continuare a pagare quest’ultimo tramite la medesima rateizzazione.

Nel caso abbiate una normale offerta ricaricabile che non prevede penali o vincoli, per recedere potete semplicemente cambiare operatore nel modo “classico”. Altrimenti vi consigliamo di seguire le indicazioni del messaggio ricevuto sul telefono, che dovrebbe includere indicazioni come “puoi recedere dal contratto o cambiare operatore, senza penali né costi di disattivazione, e mantenere attiva l’eventuale rateizzazione del prodotto, compilando i moduli sul sito, inviando una PEC o chiamando l’assistenza clienti”.

Iliad il più virtuoso, Vodafone migliora, male TIM e WIND

Come avete potuto vedere, tutti gli operatori principali (Iliad escluso, come già spiegato) hanno praticato delle rimodulazioni nel 2018. Nel periodo preso in oggetto, Tre ha fatto pochi cambiamenti, gli altri qualcuno in più (TIM, Vodafone e Wind se la giocano), ma per il momento solo la nuova arrivata Iliad resiste. Alcune delle modifiche unilaterali dei contratti sono una sorta di “strascico” del famoso ritorno all’addebito mensile dopo il periodo delle quattro settimane che tutti ci ricordiamo.

Nel 2019 la situazione al momento è cambiata con Vodafone, da sempre ritenuto uno dei peggiori da questo punto di vista, che migliora la sua posizione (cercando di convincere i clienti a spendere qualcosa di più tramite il servizio Happy Black non obbligatorio). Si classifica però solamente terzo in quanto Tre, con la rimodulazione di una semplice opzione, guadagna il secondo posto dietro a Iliad lasciando il quarto posto a Wind e il quinto a TIM.

Ricapitoliamo:

  1. Iliad;
  2. Tre;
  3. Vodafone;
  4. Wind;
  5. TIM.

Tutto ciò tralasciando gli operatori virtuali, i più restii a compiere rimodulazioni, sia i “veterani” come PosteMobile e CoopVoce, sia gli ultimi arrivati Kena Mobile e ho. Mobile, nati come costole di TIM e Vodafone per contrastare Iliad con prezzi più a buon mercato.

Voi quante rimodulazioni avete subito negli ultimi tempi? Di quale operatore vi fidate di più? Fateci sapere la vostra nei commenti.

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