Nella serata di venerdì, Google ha rilasciato agli sviluppatori la Developer Preview 1 di Android 15, dando il via ad un lungo percorso di sviluppo che si chiuderà tra la fine dell’estate e la prima metà dell’autunno del 2024, lasso temporale in cui è atteso il rilascio in forma stabile del prossimo major update di Android.

Trattandosi di un aggiornamento importante, come di consueto, saranno decisamente tante le novità che porterà con sé al debutto; queste andranno ad aumentare durante le prossime fasi dello sviluppo. Andiamo dunque ad analizzare le prime novità emerse su smartphone e tablet della gamma Pixel in seguito al rilascio della DP1 che ci permettono di farci un’idea su dove andrà a parare il prossimo Android 15 sui dispositivi Made by Google (e non solo).

Alla scoperta della DP1 di Android 15

Del dolcetto scelto per accompagnare la nuova versione del sistema operativo del robottino verde, di come verranno gestiti i rilasci delle varie versioni in anteprima, dei dispositivi Google Pixel supportati e di come installare la Developer Preview 1 su di essi, ne abbiamo parlato in un paio di articoli dedicati, nella serata di ieri: qualora siate curiosi o interessati a queste informazioni, vi rimandiamo a questi articoli:

In questa sede, invece, ci concentriamo su tutte le novità emerse grazie a coloro che stanno già provando la Developer Preview 1 di Android 15 sugli smartphone Google Pixel compatibili. Tuttavia, il prossimo major update di Android che è in giro da appena 24 ore, non nasconde molte novità, dal momento che molte di esse erano già emersi durante i cicli di sviluppo intermedi di Android 14.

VanillaIceCream ha un easter egg provvisorio

Ogni versione di Android è accompagnata da un simpatico easter egg. Dopo i due easter egg noiosi presenti in Android 12 e Android 13, con Android 14 c’è stato un cambio di paradigma.

C’è curiosità, dunque, di scoprire quale possa essere l’easter egg della prossima versione di Android: attualmente, infatti, dobbiamo accontentarci di quello provvisorio, ovvero quello di Android 14 con lo “scudetto” introduttivo rimodellato a forma di V (ne abbiamo parlato qui la scorsa settimana), visibile nell’immagine di copertina. Per trovare l’easter egg, al percorso “Impostazioni > Informazioni sul telefono > Versione di Android”, basta effettuare tre tap sulla “Versione di Android”.

Android 15 DP1: i dettagli della build

Seguendo il percorso “Impostazioni > Informazioni sul telefono > Versione di Android”, è possibile trovare informazioni circa l’aggiornamento delle patch di sicurezza (aggiornate al 5 febbraio 2024) e l’aggiornamento di sistema Google Play (aggiornato al 1 gennaio 2024), oltre a svariati altri dettagli come la “Versione banda di base”, la “Versione kernel”, il “Numero build” e, ovviamente, la “Versione di Android”.

“VanillaIceCream”, nome in codice derivante dal dolcetto assegnato ad Android 15 “V”, è stato distribuito tramite la build AP31.240119.016, datata lo stesso giorno della build rilasciata ai beta tester come beta 1 di Android 14 QPR3 qualche giorno fa.

Android 15 DP1 - dettagli build

Nuova funzionalità “Riduzione delle notifiche”

La prima Developer Preview di Android 15 mette già a disposizione degli utenti una funzionalità di cui abbiamo già parlato in passato perché “nascosta” all’interno della beta 1 di Android 14 QPR2.

La funzionalità in questione si chiama Riduzione delle notifiche (in inglese è Notification cooldown) e il suo obiettivo è quello di ridurre gradualmente il volume delle notifiche quando un’app manda all’utente numerose notifiche di fila.

Questa funzionalità è collocata al percorso “Impostazioni > Notifiche > Riduzione delle notifiche” e, al suo interno, nasconde un sottomenu che consente all’utente di scegliere se rendere “vittime” della riduzione graduale del volume tutte le notifiche o solo quelle riguardanti conversazioni (quindi immaginiamo chat e app di messaggistica).

Android 15 DP1 - riduzione delle notifiche

Nuova impostazione “Vibrazione della tastiera”

Al percorso “Impostazioni > Suoni e vibrazione > Vibrazione e feedback aptico” è stato aggiunto il nuovo interruttore che consente di abilitare/disabilitare la Vibrazione della tastiera.

Anche in questo caso parliamo di una novità già avvistata con la beta 1 di Android 14 QPR2; mentre ora questa impostazione è disponibile per tutti di default, allora era nascosta tramite un flag sperimentale per sviluppatori.

Android 15 DP1 - vibrazione tastiera

Opzione sviluppatori “Rapporto HDR/SDR”

Con Android 13, Google ha aggiunto il supporto all’SDR-dimming, funzionalità che consente di ridurre la luminosità del contenuto SDR (Standard Dynamic Range) presente sullo schermo se, in contemporanea, è presente del contenuto in HDR (High Dynamic Range).

Tra le opzioni sviluppatore della DP1 di Android 15, fa capolino la nuova opzione Rapporto HDR/SDR che, se abilitata, mostra (nell’angolo in alto a destra dello schermo) un valore corrispondente proprio a questa metrica: il valore sarà pari a 1.00 se a schermo non vi è contenuto HDR; il valore sarà pari a 4.99, ad esempio, quando stiamo visualizzando immagini in Ultra HDR; il valore sarà pari a 7.99 (il massimo) quando visualizziamo un video in HDR, ad esempio su YouTube.

Android 15 DP1 - opzione sviluppatore rapporto HDR/SDR

Aggiunto un feedback aptico allo slider della luminosità

La DP1 di Android 15 aggiunge un feedback aptico allo slider della luminosità presente nel centro di controllo: questo sarà leggero quando si scorre il cursore sullo slider e trasmetterà la sensazione di un clic quando si giunge agli estremi (luminosità minima e luminosità massima).

Mettendo a volume alto, questa novità può essere apprezzata dal seguente video (dal gruppo Google News | En su Telegram).

Funzionalità “Continue using apps on fold” per Google Pixel Fold

Con la beta 1 di Android 14 QPR1, Google aveva aggiunto una funzionalità per Google Pixel Fold che permetteva all’utente di continuare a fare ciò che stava facendo a smartphone aperto anche sullo smartphone chiuso. Tale funzionalità, poi rimossa con le seguenti versioni in anteprima, è presente ma “nascosta” nel codice sorgente della beta 1 di Android 14 QPR3 con il nome di Swipe up to continue.

Con la DP1 di Android 15, la funzionalità nella sua iterazione originale Continue using apps on fold (anche se durante il ciclo di sviluppo potrebbe essere rimpiazzata dalla Swipe up to continue) è disponibile per tutti su Pixel Fold e propone tre opzioni predefinite (via Mishaal Rahman su X):

  • Sempre (il display esterno si accende automaticamente quando l’utente chiude lo smartphone).
  • Solo su giochi, video e altro (il display si accende automaticamente solo con app che “bloccano” lo spegnimento automatico del display).
  • Mai (il display esterno rimane spento quando l’utente chiude lo smartphone).

Alcune funzionalità delle QPR di Android 14 saranno disponibili per tutti con Android 15

Android 15 sarà anche l’occasione per Android in generale di guadagnare alcune funzionalità che sono state finora avvistate esclusivamente sui dispositivi Pixel attraverso le beta dei cicli di sviluppo intermedi Android 14 QPR.

Tra queste, citiamo il nuovo comando rapido del bluetooth che mostra un pop-up alla pressione (prima immagine della galleria sottostante) e la nuova funzionalità di registrazione/condivisione parziale dello schermo (seconda immagine).

Altre funzionalità in via di sviluppo

Oltre a tutte le nuove funzionalità di cui vi abbiamo parlato finora, come anticipato, ci sono molte altre funzionalità che arriveranno più avanti durante lo sviluppo preliminare del sistema operativo.

Nello specifico, grazie al lavoro del solito Mishaal Rahman, emergono alcuni dettagli su due funzionalità che potrebbero arrivare con Android 15: una è pensata per proteggere gli utenti dalle app dannose e l’altra è pensata per incrementare la velocità di caricamento delle pagine Web in-app.

Android 15 potrebbe mettere al sicuro le notifiche contenenti i codici 2FA

Oggi è molto importante avere i nostri account ben protetti e i meccanismi più sicuri sono l’utilizzo di una passkey o, ove non possibile (o in alternativa), sfruttare quantomeno l’autenticazione a due fattori (2FA): delle prime ne abbiamo parlato in un video-approfondimento; della seconda ne abbiamo parlato molto spesso sulle nostre pagine.

In soldoni, la maggior parte dei servizi fruibili tramite la creazione di un account offrono l’autenticazione a due fattori: alcune modalità di verifica sono più sicure di altre, con alcune piattaforme che supportano ancora le password monouso (OTP, One-Time Password), inviate agli utenti tramite e-mail o SMS.

C’è una buona notizia: Android 15 potrebbe aggiungere una nuova funzionalità di sicurezza che impedisce alle app Android “dannose” la lettura dei codici monouso (da AndroidAuthority).

Le evidenze di tale funzionalità sono nascoste all’interno del codice sorgente della beta 1 di Android 14 QPR3: è infatti presente una nuova autorizzazione (RECEIVE_SENSITIVE_NOTIFICATION) che può essere concessa solo alle applicazioni firmate dall’OEM o che abbiano un “ruolo” ben preciso che non è ancora stato definito (ma è probabile che sia un modo per bloccare l’accesso delle app di terze parti agli OTP).

Questa nuova autorizzzione è legata, a sua volta, a una nuova funzionalità della piattaforma che si pone l’obiettivo di “oscurare le notifiche sensibili alle app non attendibili che implementano l’estensione NotificationListenerService (un’API che consente alle app di leggere o eseguire azioni su tutte le notifiche).

Android 15 potrebbe velocizzare il caricamento delle pagine Web in-app

Sembra che Google stia pensando a un modo per velocizzare il caricamento delle pagine Web da parte delle app, sfruttando il quantitativo di RAM presente all’interno dello smartphone. Per inciso, ad oggi, gli smartphone (soprattutto quelli delle fasce medio-alta, alta e flagship) dispongono di un quantitativo di memoria RAM superiore a quella della media dei laptop.

Spesso e volentieri, soprattutto quando il carico di lavoro del momento non è eccessivo, la RAM è lontana dall’essere “satura”. Di conseguenza, una parte della RAM potrebbe essere “vincolata” per bloccare (e mantenere) in memoria Android System WebView (da AndroidPolice), un pacchetto che si basa sullo stesso codice di Chromium e che viene aggiornato indipendentemente dal browser Google Chrome (è un po’ il browser integrato all’interno del sistema operativo).

Dall’analisi del codice sorgente della DP1 di Android 15, è emerso che il team di sviluppo ha aggiornato la classe PinnerService per includervi il codice che consente di “bloccare” al suo interno la libreria TriChrome (codice e risorse condivisi da Google Chrome e Android System WebView) quando è abilitato il nuovo flag “pinWebView”.

Questa modifica, che comunque vincola solo parte dell’intero pacchetto (circa 20 MB su 160 MB), potrebbe comunque accelerare l’apertura del componente WebView (e di conseguenza delle pagine Web aperte dal sistema all’interno di altre app) anche se, forse, i miglioramenti saranno più tangibili sugli smartphone con meno RAM a disposizione: questi, infatti, chiudono più “selvaggiamente” i processi e, con il componente bloccato in memoria, il suo avvio potrebbe essere molto più veloce.

Il percorso di sviluppo di Android 15 è solo all’inizio

Come spiegato dalla stessa Google attraverso il comunicato di presentazione della Developer Preview 1 di Android 15, la nuova versione del sistema operativo continua il percorso di evoluzione verso l’ottimizzazione del modo in cui le app interagiscono con il sistema, al fine di migliorare la durata della batteria, la fluidità e l’integrità del sistema stesso e perfezionare l’esperienza dell’utente finale.

Altri aspetti tenuti in conto dal team di sviluppo sono, ad esempio, il miglioramento della privacy e della sicurezza degli utenti, nonché la messa a disposizione di maggiore controllo sull’hardware fotografico per le app di terze parti.

Tabella del rilascio delle varie build in anteprima di Android 15

Quelle che vi abbiamo illustrato, sono le poche novità emerse dalla Developer Preview 1 di Android 15. Come potete apprezzare dall’immagine qui sopra, siamo solo al primo step evolutivo, pertanto saranno tantissime le ulteriori novità che arriveranno nei prossimi mesi. In conclusione, ricordiamo che Android 15 sarà disponibile su tutti gli smartphone Pixel da Google Pixel 6 in avanti.

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