Alcuni indizi erano già presenti nella beta 1 di Android 14 QPR3 ma oggi, senza troppo clamore, Google ha rilasciato agli sviluppatori la Developer Preview 1 di Android 15 Vanilla Ice Cream”, primo passo nel processo di sviluppo della prossima versione del sistema operativo del robottino verde.

Trattandosi di un major update, le novità già disponibili e che verranno introdotte nel corso dello sviluppo saranno piuttosto importanti. Andiamo ad analizzare i dettagli della prossima versione di Android, tra novità annunciate da Big G, novità già introdotte con la Developer Preview, tabella di marcia dei rilasci (da ora fino all’arrivo in forma stabile) e tutti i dispositivi della gamma Google Pixel che verranno aggiornati.

Android 15 inizia a prendere forma: arriva la DP1

Anche la prossima versione del sistema operativo Android, come consuetudine, è associata al nome di un dolcetto: siamo arrivati alla lettera V e Big G ha scelto “Vanilla Ice Cream”, ovvero il classico gelato alla vaniglia (decisamente meno particolare del precedente dolce UpsideDownCake).

Esaurite le curiosità torniamo al presente perché, se fino ad ora le informazioni sul prossimo major update del sistema operativo del robottino verde provenivano da indiscrezioni e indizi scovati qua e là durante i cicli di sviluppo intermedi di Android 14, Google ha iniziato a fare sul serio, rilasciando agli sviluppatori la Developer Preview 1 di Android 15.

Già con la prima versione in anteprima le novità introdotte sono tantissime: oltre ad alcune migliorie a vantaggio degli sviluppatori, possiamo riscontrare novità per quanto concerne la salute del dispositivo e maggiori possibilità di personalizzazione per gli utenti.

Nel seguito, subito dopo le parole di Dave Burke (vicepresidente della divisione Engineering di Google e Android), andremo ad analizzare tutto ciò che ha annunciato direttamente Big G, non prima di ricordarvi che si tratta di una versione in anteprima, destinata ai soli sviluppatori, di Android 15: dalle parti di Mountain View si aspetteranno un gran numero di feedback su questa prima build che potrebbe rivelarsi piuttosto instabile (e probabilmente non adatta a tutti):

Oggi rilasciamo la prima anteprima per sviluppatori di Android 15 in modo che voi, i nostri sviluppatori, possiate collaborare con noi per creare un Android migliore.

Android 15 continua il nostro lavoro per creare una piattaforma che aiuti a migliorare la tua produttività offrendo allo stesso tempo nuove funzionalità per produrre esperienze multimediali superiori, ridurre al minimo l’impatto sulla batteria, massimizzare le prestazioni fluide delle app e proteggere la privacy e la sicurezza degli utenti, il tutto sulla gamma più diversificata di dispositivi disponibili. .

Android consente alle tue app di sfruttare l’hardware premium dei dispositivi, tra cui funzionalità della fotocamera di fascia alta, GPU potenti, display straordinari ed elaborazione AI. La domanda di dispositivi con schermo di grandi dimensioni, inclusi tablet, pieghevoli e ribaltabili, continua a crescere, offrendo l’opportunità di raggiungere utenti di alto valore. Inoltre, Android si impegna a fornire strumenti e librerie per aiutare le tue app a sfruttare gli ultimi progressi dell’intelligenza artificiale.

Le novità annunciate da Google

Di seguito riepiloghiamo le novità annunciate da Google come parte di ciò che vedremo effettivamente con Android 15, disponibile da oggi in anteprima per gli sviluppatori, invitati a provare la build e fornire più feedback possibili, fondamentali per lo stesso sviluppo.

Tutela della privacy e della sicurezza degli utenti

  • Privacy Sandbox su Android: Android 15 integra l’ultima versione di Privacy Sandbox per migliorare la privacy degli utenti con le esperienze pubblicitarie personalizzate per le app mobile.
  • Connessione Salute: Anche in questo caso, Connessione Salute è integrato in Android 15 e guadagna il supporto a nuovi tipi di dati relativi a fitness, alimentazione e molto altro.
  • Integrità dei file: Android 15 include nuove API che sfruttano la potenza dela funzionalità fs-verity nel kernel Linux, permettendo di proteggere i file con firme crittografiche personalizzate.
  • Condivisione parziale dello schermo: La condivisione parziale dello schermo, abilitata per la prima volta con Android 14 QPR2 (che arriverà per gli utenti Pixel il mese prossimo), è ora integrata in Android 15. L’utente potrà scegliere cosa condividere dallo schermo in ogni sessione di condivisione dello schermo.

Supporto per i creatori di contenuti

  • Controlli della fotocamera in-app: Android 15 aggiunge nuove estensioni per garantire maggiore controllo sull’hardware fotografico alle app di terze parti; nello specifico, sono previsti miglioramenti in condizioni di scarsa illuminazione e miglioramenti al controllo dell’intensità del flash.
  • Dispositivi MIDI virtuali 2.0: Android 13 ha aggiunto il supporto a dispositivi MIDI 2.0 tramite porta USB; Android 15 estende il supporto ai dispositivi MIDI virtuali, trattandoli come se fossero dispositivi MIDI 2.0 connessi tramite porta USB.

Prestazioni e qualità

Per quanto concerne prestazioni e qualità, il team di sviluppo ha lavorato sulle prestazioni dinamiche. Android 15, infatti, continua il lavoro del team di sviluppo su ADPF (Android Dynamic Performance Framework) che consente ad app e giochi ad alte prestazioni di interagire in maniera più diretta con i sistemi di alimentazione e di gestione termica dei dispositivi Android. Ecco alcuni esempi (trovate qua la documentazione completa):

  • Una modalità di risparmio energetico ideale per carichi di lavoro in background a lunga esecuzione.
  • Le durate di lavoro della GPU e della CPU possono essere entrambe riportate nelle sessioni di hint, consentendo al sistema di regolare insieme le frequenze della CPU e della GPU per soddisfare al meglio le richieste del carico di lavoro.
  • Soglie di margine termico per interpretare il possibile stato di limitazione termica in base alla previsione del margine termico.

Per maggiori informazioni e conoscere tutte le novità annunciate oggi da Google, vi invitiamo a consultare il post completo sul blog degli sviluppatori di Android e la neonata pagina con la release di Android 15 (sempre sul portale degli sviluppatori).

Quando arriverà Android 15?

Google ha condiviso la tabella di marcia relativa alle varie build che verranno rilasciate nel corso del percorso di sviluppo che terminerà con il rilascio in forma stabile di Android 15, previsto per il terzo trimestre del 2024.

Tabella del rilascio delle varie build in anteprima di Android 15

Questa sera è arrivata la Developer Preview 1, mentre nel mese di marzo arriverà la Developer Preview 2. Esaurite le build primordiali, inizierà il percorso di beta testing che sarà costellato dal rilascio di quattro versioni beta, cadenzate mensilmente da aprile a luglio. A giugno, con il rilascio della beta 3, il sistema operativo dovrebbe raggiungere la maturità in termini di stabilità della piattaforma.

A quel punto, verranno finalizzate le API (probabilmente livello 35, dal momento che Android 14 ha le API di livello 34) per SDK e NDK e i comportamenti di sistema relativi alle app.

Quali smartphone Google riceveranno il prossimo major update di Android?

Android 15, lato Google, è disponibile in anteprima agli sviluppatori su Pixel 6, Pixel 6 Pro, Pixel 6a, Pixel 7, Pixel 7 Pro, Pixel 7a, Pixel Fold, Pixel Tablet, Pixel 8 e Pixel 8 Pro. Inoltre, può essere installato su PC, tramite l’emulatore per Android, o su dispositivi compatibili con Project Treble tramite un’immagine di sistema generica. Google Pixel 5a non riceverà Android 15.

La Developer Preview 1 può essere installata solo manualmente (e poco sotto vi spieghiamo come fare); quando, invece, verrà aperto il programma Android Beta, sarà possibile iscriversi e installare l’aggiornamento via etere senza ricorrere all’installazione manuale; l’attesa per l’inizio del programma beta, come detto poco sopra, non dovrebbe essere molta, dal momento che il rilascio della prima beta di Android 14 è atteso per il mese di aprile.

Come installare la DP1 di Android 15 sui Pixel compatibili

Come detto, la Developer Preview 1 di Android 14 può essere installata solo manualmente e, allo stato attuale, unicamente sui Pixel compatibili o tramite l’emulatore per Android. Ora vi spieghiamo come fare ma prima di partire tenete a mente che, trattandosi di una build potenzialmente instabile, potrebbe essere sconsigliabile installarla su uno smartphone che utilizzate come principale.

Metodo 1 – Tramite Android Flash Tool

Il metodo più semplice per installare la DP1 di Android 15 sul dispositivo supportato è affidarsi allo strumento ufficiale proposto da Google, ovvero l’Android Flash Tool (la pagina è raggiungibile tramite questo link), tramite il browser Google Chrome.

Raggiunta la pagina dello strumento, prima di cominciare vi verrà richiesto di scaricare i driver USB di Android (questo è il link diretto). Successivamente, i passi da seguire sono molto semplici e si fa tutto con un computer, lo smartphone e un cavo dati.

Innanzitutto sarà fondamentale abilitare la modalità sviluppatore sullo smartphone: dalle impostazioni di sistema, selezionare in fondo “Informazioni sul telefono” e scorrere fino a “Numero build”; effettuare tap ripetuti su questa voce fin quando non uscirà un messaggio che avverte circa l’avvenuta abilitazione della modalità sviluppatore.

Sempre all’interno delle impostazioni di sistema, stavolta nella sezione “Sistema”, sarà ora presente la sezione “Opzioni sviluppatore”: al suo interno, bisognerà scorrere fino a che non abbiate individuato “Debug USB”; abilitate il toggle.

A questo punto, collegate lo smartphone al computer tramite il cavo dati e nella schermata dello strumento sul browser selezionate “Add new device”. Una volta selezionato il dispositivo, vi farà scegliere la build da installare (dovrete selezionare la Developer Preview 1) e a quel punto, cliccare su “Install build”.

Metodo 2 – Flashare manualmente l’immagine completa di sistema

In alternativa al metodo sopra descritto, decisamente molto semplice da mettere in pratica, vi è la possibilità di flashare manualmente l’immagine di sistema completa sul proprio dispositivo. In questo caso sarà innanzitutto necessario procurarsi la factory image della DP1 di Android 15 corretta per il dispositivo, e qui sotto vi proponiamo i link diretti:

Scaricato il file .ZIP corretto, bisognerà estrarre i file in una cartella (per comodità) e seguire il seguente procedimento:

  1. Abilitare il debug USB dalle “opzioni sviluppatore” sullo smartphone.
  2. Collegare lo smartphone al computer ed autorizzare la connessione dal telefono.
  3. Sfruttando il tool adb (da PC Windows), digitare il comando “adb reboot bootloader” ed eseguirlo: questo riavvierà lo smartphone in modalità fastboot.
  4. A questo punto, bisognerà flashare la build e, per farlo, è necessario aprire il prompt dei comandi dalla cartella in cui avete precedentemente estratto i file dall’archivio .ZIP (o navigare fino ad essa tramite il terminale).
  5. Eseguire il comando flash-all che farà tutto il resto, iniziando il processo di installazione di Android 15 DP1.
  6. Al termine, lo smartphone si riavvierà.

Sicuramente il primo metodo è molto più facile da eseguire, quasi alla portata di tutti; tuttavia, il secondo metodo può tornare utile agli utenti più esperti o in situazioni particolari.

Per il momento, questo era tutto. Qualora vogliate scoprire maggiori informazioni sulla Developer Preview 1 e sulle novità che arrivano con Android 15, vi rimandiamo alla pagina dedicata sul portale degli sviluppatori Android.

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