È passato più di uno e mezzo da quando avevamo eletto Samsung a nuovo punto di riferimento del mondo Android in materia di supporto software, ma il comportamento relativo al rilascio degli aggiornamenti ad Android 14 non solo ha confermato la veridicità di quanto sostenuto ma — se possibile — ha evidenziato un divario con tutti gli altri OEM addirittura più ampio: da chi ha due soli modelli da aggiornare ma è ancora a metà dell’opera a chi, invece, ha promesso ma non ancora mantenuto, nessuno riesce a tenere il passo del colosso sudcoreano.

Aggiornamenti ad Android 14: prima Samsung…

Intendiamoci, nessuno è perfetto e anche Samsung ha qualcosa da perfezionare — a partire dal fatto che l’avvio della distribuzione di un nuovo aggiornamento software per un determinato modello non ne implica l’immediato arrivo per tutti i possessori di eventuali varianti vendute a livello internazionale —, tuttavia è per distacco l’OEM più virtuoso dell’intero panorama Android. Negli ultimi mesi, diversi produttori hanno provato a seguirne l’esempio, ma i risultati di questo impegno ancora non si vedono.

La critica non riguarda ovviamente Google, i cui smartphone sono i primi a ricevere le nuove versioni del robottino e che con la serie Pixel 8 aveva stabilito dei nuovi record in fatto di longevità hardware e software; quest’ultimo primato è stato poi superato da Fairphone 5 (ecco la nostra recentissima recensione), che tuttavia rimane un prodotto di nicchia e punta sulla longevità piuttosto che sulla tempestività dei rilasci.

Samsung aveva promesso di ultimare il rilascio del major update ad Android 14 entro la fine del 2023 e ha tenuto fede alla parola data. C’è da credere ai colleghi di SamMobile quando dicono di aver perso il conto dei modelli già aggiornati dal produttore sudcoreano. Infatti, non solo Samsung ha aggiornato rapidamente tutti i propri smartphone premium, ma nelle settimane precedenti ha già aggiornato modelli di fascia media e serie non di ultima generazione. Negli ultimi giorni, poi, il numero dei modelli a marchio Samsung per i quali Android 14 è già disponibile è cresciuto a dismisura, al punto tale che non sarebbe affatto pratico elencarli tutti: per saperne di più, vi consigliamo di farvi un giro nella nostra pagina dedicata agli aggiornamenti software.

… poi tutti gli altri

Un paio di paragoni, comunque, si rendono necessari per dare meglio un’idea dell’ampiezza del divario tra Samsung e i suoi concorrenti del mondo Android. Gli esempi in questione sono quelli della giovanissima Nothing, il cui listino comprende attualmente due soli smartphone, e di Xiaomi, che per dimensioni e numero di modelli è molto più paragonabile a Samsung, ma che non regge minimamente il confronto col rivale.

Per quanto riguarda la start-up fondata da Carl Pei e avente sede a Londra, sapete bene che la line-up del brand è attualmente composta dai soli Nothing Phone (2) — di cui trovate a questo link la nostra recensione — e Nothing Phone (1). Ebbene, proprio pochi giorni fa il modello di seconda generazione ha iniziato a ricevere la versione stabile di Nothing OS 2.5, basata su Android 14. Il modello dello scorso anno, invece, è ancora fermo alla beta, che anzi è arrivata giusto qualche ora fa. Se da una parte è vero che il team di Nothing non può contare sulle risorse di Samsung, è altrettanto innegabile come l’interfaccia proprietaria sia molto meno personalizzata e ricca di funzioni rispetto alla One UI.

Il secondo esempio portato è quello di Xiaomi: il colosso cinese — contando anche Redmi e POCO — ha una line-up sterminata e una personalizzazione ancora più pesante rispetto a Samsung, tuttavia non offre garanzie paragonabili in termini di supporto software. Il discorso è complicato dal fatto che gli aggiornamenti della MIUI non sempre includevano anche quelli della versione di Android “sottostante”. Con Android 14, Xiaomi ha chiuso il capitolo MIUI e aperto quello HyperOS: ben 117 Xiaomi, Redmi e POCO sono in attesa dell’aggiornamento e sono arrivate le prime indicazioni ufficiali per il rilascio globale. Al momento, però, siamo ancora fermi alle promesse.

Leggi anche: migliori smartphone Android del mese

Infine, vi ricordiamo che per restare aggiornati su tutte le novità, potete seguirci anche sul nostro canale WhatsApp ufficiale.