A oltre un mese di distanza dalla Developer Preview 1 che ha sancito l’inizio dell’era di Android 15, Google ha rilasciato agli sviluppatori la Developer Preview 2 di “VanillaIceCream”, secondo passo nel processo di sviluppo della prossima versione del sistema operativo del robottino verde.

Trattandosi di un major update, le novità già disponibili (qua potete trovare quelle emerse dalla DP1) e quelle che verranno introdotte nel corso dello sviluppo saranno piuttosto importanti. Andiamo ad analizzare i dettagli di questa nuova versione in anteprima di Android, tra le novità annunciate da Big G per questa seconda Developer Preview, la tabella di marcia dei rilasci (da dove siamo fino all’arrivo in forma stabile) e tutti i dispositivi della gamma Google Pixel che verranno aggiornati.

Arriva la Developer Preview 2 di Android 15

Nel mese di febbraio abbiamo ricevuto conferma del fatto che la prossima versione di Android è associata a Vanilla Ice Cream, scelto come dolcetto per la lettera V che indica proprio Android 15 (è una consuetudine, ad esempio Android 14 “U” era associato alla torta rovesciata Upside Down Cake). La prossima versione del sistema operativo compie il secondo passo nel suo lungo ciclo di sviluppo ora che Google ha avviato il rilascio della Developer Preview 2 agli sviluppatori.

La nuova build in anteprima distribuita da Big G è la AP31.24023.016.A3, ha un peso di 757 MB su Google Pixel 7 Pro (provenendo dalla precedente Developer Preview 1) e porta con sé le patch di sicurezza aggiornate a marzo 2024, le stesse rilasciate rilasciate lo scorso 4 marzo sul canale stabile assieme ad Android 14 QPR2 e a tutte le novità del Pixel Feature Drop di marzo 2024.

Android 15 DP2 on Google Pixel 7 Pro

Nel seguito, subito dopo le parole di Dave Burke (vicepresidente della divisione Engineering di Google e Android) che ha commentato il rilascio della DP2, andremo ad analizzare tutto ciò che ha annunciato direttamente Big G, non prima di ricordarvi che, al pari della precedente DP1, si tratta di una versione in anteprima di Android 15 destinata ai soli sviluppatori: dalle parti di Mountain View si aspetteranno un gran numero di feedback anche su questa seconda build che potrebbe rivelarsi piuttosto instabile (e probabilmente non adatta a tutti):

“Android 15 continua il nostro lavoro per creare una piattaforma che aiuti a migliorare la tua produttività offrendo allo stesso tempo nuove funzionalità per produrre esperienze multimediali e di intelligenza artificiale superiori, sfruttare i vari fattori di forma dei dispositivi, ridurre al minimo l’impatto sulla batteria, massimizzare le prestazioni fluide delle app e proteggere la privacy e la sicurezza degli utenti. Il tutto sulla gamma di dispositivi più diversificata disponibile.

Android continua ad aggiungere funzionalità che consentono alle tue app di sfruttare l’hardware premium dei dispositivi, comprese le più recenti funzionalità di telecomunicazione, funzionalità multimediali di fascia alta, display straordinari, fattori di forma pieghevoli/filppabili ed elaborazione delle funzionalità IA.”

Le novità annunciate da Google

Di seguito andremo a riepilogare le novità annunciate da Google assieme a questa Developer Preview 2 come parte di ciò che vedremo effettivamente con Android 15. Ancora una volta, il colosso di Mountain View sottolinea quanto sia importante l’apporto degli sviluppatori, invitati a provare la build e a fornire più feedback possibili, fondamentali per lo stesso sviluppo.

Novità sul fronte delle comunicazioni

Con la Developer Preview 2, Android 15 guadagna due miglioramenti legati ai servizi per le comunicazioni.

Supporto alla connettività satellitare

Sono stati aggiunti nuovi elementi all’interfaccia utente per quanto concerne la connettività satellitare, con l’obiettivo di garantire un’esperienza utente coerente anche con questo tipo di connettività (ad esempio, l’immagine sottostante mostra la notifica che compare quando un dispositivo si connette a un satellite).

Gli sviluppatori potranno sfruttare ServiceState.isUsingNonTerrestrialNetwork() per rilevare quando un dispositivo è connesso a un satellite. Il sistema operativo fornisce il supporto per le applicazioni SMS/MMS e RCS, per ricevere e inviare messaggi tramite la connessione satellitare.

Android 15 DP2 - connessione satellitare riuscita

Miglioramenti alle esperienze con NFC

L’esperienza “tocca per pagare” dovrebbe diventare più fluida e affidabile con Android 15. Su dispositivi supportati, le app potranno richiedere al chip NFC di entrare in “modalità di osservazione”: in questo caso, il dispositivo ascolterà ma non risponderà ai lettori NFC.

Novità per la produttività dedicate agli sviluppatori

Per velocizzare la messa a punto delle app compatibili con Android 15, il team di sviluppo ha anticipato alcune novità che verranno messe a disposizione degli sviluppatori di app con la versione definitiva del sistema operativo.

Perfezionamenti al cambio automatico della lingua

Con Android 14 è stato aggiunto il riconoscimento automatico dell’audio multilingue, anche se ciò poteva causare la perdita di alcune parole. Android 15 introduce controlli aggiuntivi per consentire alle app di ottimizzare la gestione del cambio automatico della lingua.

Miglioramenti all’API di rendering dei PDF

La Developer Preview 2 di Android 15 include un’anteprima dei miglioramenti che verranno apportati alle API PdfRenderer, permettendo agli sviluppatori di iniziare a prendere funzionalità con le novità che verranno apportate (come il rendering dei file protetti da password, la possibilità di annotare un PDF, modificare moduli, ricercare/selezionare/copiare del testo. Le API PdfRenderer sono ora parte di un modulo che può essere aggiornato tramite aggiornamenti di sistema Google Play, indipendentemente dalla versione di Android (ma a partire da Android 11).

Android 15 DP2 - Anteprima dell'API PDFRenderer

Controlli granulari delle interruzioni di riga

A partire da Android 15, gli sviluppatori potranno decidere di fare in modo che il testo venga renderizzato in maniera più coerente per migliorare la leggibilità: ci sono nuovi comandi che permettono di relegare una frase su una riga o di evitare che alcune parole vengano suddivise in sillabe.

Altri miglioramenti per la produttività dedicate agli sviluppatori

A questi miglioramenti si aggiungono la funzionalità IntentFilter estesa e più precisa (aiuta le applicazioni a tenere il passo con le richieste dinamiche dei collegamenti diretti sul Web) e un maggiore supporto alle API OpenJDK (metodi aggiuntivi, aggiornamenti di utility e molto altro).

Miglioramento dell’esperienza multimediale

Il team di sviluppo sta implementando due novità (sempre destinate agli sviluppatori) per migliorare la resa delle proprie app multimediali.

Controllo del livello di HDR con visualizzazione di contenuti misti HDR/SDR

La prossima versione del sistema operativo del robottino verde permetterà agli sviluppatori di controllare il livello desiderato di headroom HDR, ovvero quello stacco che si manifesta tra contenuti SDR e HDR mostrati nella stessa schermata (ad esempio le miniature di alcune immagini o i post sui social network).

Per capire bene il fenomeno, l’immagine sottostante mostra una vista con solo contenuto SDR (a sinistra) e una vista con mix tra contenuto HDR e contenuto SDR (a destra).

Android 15 DP2 - HDR headroom

Controllo del volume

Android 15 introduce il supporto allo standard di volume CTA-2075 per aiutare gli sviluppatori a evitare le incoerenze di volume e garantire che gli utenti non debbano regolare costantemente il volume nello spostamento da un contenuto multimediale a un altro.

Il sistema sfrutta le caratteristiche note dei dispositivi di uscita audio (altoparlanti integrati, speaker e cuffie) insieme ai metadati del volume disponibili nel contenuto audio in formato AAC, occupandosi di regolare in modo smart il volume dell’audio e i livello di compressione della gamma dinamica.

Utilizzo della classe Spatializer invece della classe Virtualizer

Con Android 15, Google farà fuori la classe Virtualizer: gli sviluppatori potranno usare la classe Spatializer (introdotta con Android 12) per caratterizzare la riproduzione di un contenuto audio “spaziale” (AudioAttributes.Builder.setSpatializationBehavior).

Cambiamenti di comportamento dell’interfaccia

Il team di sviluppo sottolinea quanto sia importante mantenere inalterato i comportamenti dell’interfaccia utente, anche se alcune volte si riveli qualcosa di necessario.

Nello specifico, quando un’app viene sviluppata per Android 15, l’attributo elegantTextHeight TextView sarà settato su true per impostazione predefinita. Questa modifica ha impatto su app disponibili in arabo, laotiano, myanmar, tamil, gujarati, kannada, malayalam, odia, telugu o tailandese.

Android 15 DP2 - caratteri eleganti

Compatibilità delle app con la DP2 di Android 15

Mentre la prima Developer Preview di Android 15 metteva a disposizione le API di livello “V DP1”, la seconda Developer Preview mette a disposizione le API di livello “V DP2”. In entrambi i casi è qualcosa di successivo rispetto alle API di livello 34 offerte da Android 14.

Siamo ancora lontani dalla stabilità (che verrà raggiunta a giugno) e Google invita gli sviluppatori a iniziare a familiarizzare con le nuove API, basi di quelle che verranno finalizzate mesi prima del rilascio in forma stabile (dovrebbero essere quelle di livello 35).

Altri miglioramenti

Flessibilità per le app sui vari fattori di forma

Android 15 consente alle app di supportare appieno qualsiasi form factor di cui sia dotato un dispositivo Android, inclusi gli smartphone pieghevoli e i tablet. Gli sviluppatori potranno far sì che un’app dichiari una proprietà per consentire la presentazione dell’app (o addirittura l’esecuzione di alcune attività) sui display esterni, anche nel caso in cui lo schermo sia molto piccolo (come sui dispositivi Flip).

Miglioramenti dell’esperienza utente

Vengono migliorate le AutomaticZenRules che consentono alle app di personalizzare la gestione del non disturbare:

  • Aggiunti nuovi “types” (consentono al sistema di applicare un trattamento speciale ad alcune regole)
  • Aggiunta un’icona (aiuta a rendere le modalità più riconoscibili)
  • Aggiunta una stringa triggerDescription (descrive le condizioni in base alle quali la regola dovrebbe diventare attiva per l’utente)
  • Aggiunti gli ZenDeviceEffects (consentono alle regole di attivare cose come la visualizzazione in scala di grigi, la modalità notturna o l’oscuramento dello sfondo).

Miglioramenti per sicurezza e privacy

Sui fronti di sicurezza e privacy, Android 15 consentirà alle app di supportare la rilevazione dello stato di “registrazione in corso”. In questo modo, nel caso in cui un’app stia eseguendo un’operazione “sensibile”, potrà informare l’utente che viene registrata.

Android guadagna nuove API per una maggiore efficienza

Per rendere il sistema operativo Android più efficiente, Google sta introducendo una serie di nuove API che consentiranno agli sviluppatori di ottimizzare il modo in cui le applicazioni funzionano in background e di raccogliere informazioni dettagliate dalle proprie app.

Per maggiori informazioni e conoscere tutte le novità annunciate oggi da Google, vi invitiamo a consultare il post completo sul blog degli sviluppatori di Android e la pagina relativa alle note di rilascio delle versioni in anteprima Android 15 (sul portale degli sviluppatori).

Quando arriverà Android 15?

Google ha aggiornato la tabella di marcia relativa alle varie build che verranno rilasciate nel corso del percorso di sviluppo che terminerà con il rilascio in forma stabile di Android 15, previsto per il terzo trimestre del 2024.

Android 15 Preview - Tabella di marcia marzo 2024

Questa sera è arrivata la Developer Preview 2, secondo passo nella prima fase dello sviluppo, mentre nel mese di aprile entreremo nella seconda fase dello sviluppo, con il rilascio della beta 1. Il mese prossimo inizierà quindi il percorso di beta testing che sarà costellato dal rilascio di quattro versioni beta, cadenzate mensilmente da aprile a luglio. A giugno, con il rilascio della beta 3, il sistema operativo dovrebbe raggiungere la maturità in termini di stabilità della piattaforma.

A quel punto verranno finalizzate le API (probabilmente livello 35, dal momento che Android 14 ha le API di livello 34) per SDK e NDK e i comportamenti di sistema relativi alle app. Seguirà poi una fase conclusiva di sviluppo (con Android 14 abbiamo assistito al rilascio di una quinta beta e altre patch correttive).

Come installare la DP2 di Android 15 sui Pixel compatibili

Allo stato attuale, la Developer Preview 2 di Android 15 può essere installata solo sui Pixel compatibili o tramite l’emulatore per Android. Ora vi spieghiamo come fare, sia nel caso sul vostro dispositivo eseguiate già la precedente DP1 che nel caso in cui per voi si trattasse di una prima installazione. Prima di partire è bene sottolineare che, trattandosi di una build potenzialmente instabile, potrebbe essere sconsigliabile installarla su uno smartphone che utilizzate come principale.

Per coloro che provengono dalla Developer Preview 1

Coloro che già hanno avuto modo di installare la Developer Preview 1 di Android 15 su uno smartphone Pixel compatibiile, potranno ora ricevere la Developer Preview 2 come se fosse un normalissimo aggiornamento di sistema: basterà seguire il percorso “Impostazioni > Sistema > Aggiornamenti software > Aggiornamento di sistema” e, nel caso in cui non fosse segnalata la presenza di un aggiornamento, effettuare un tap su “Cerca aggiornamenti”. Una volta che l’aggiornamento comparirà, basterà effettuare un tap su “Scarica e installa“.

Prima installazione – Metodo 1 – Tramite Android Flash Tool

Il metodo più semplice per installare la DP2 di Android 15 sul dispositivo supportato è affidarsi allo strumento ufficiale proposto da Google, ovvero l’Android Flash Tool (la pagina è raggiungibile tramite questo link), tramite il browser Google Chrome.

Raggiunta la pagina dello strumento, prima di cominciare vi verrà richiesto di scaricare i driver USB di Android (questo è il link diretto). Successivamente, i passi da seguire sono molto semplici e si fa tutto con un computer, lo smartphone e un cavo dati.

Innanzitutto sarà fondamentale abilitare la modalità sviluppatore sullo smartphone: dalle impostazioni di sistema, selezionare in fondo “Informazioni sul telefono” e scorrere fino a “Numero build”; effettuare tap ripetuti su questa voce fin quando non uscirà un messaggio che avverte circa l’avvenuta abilitazione della modalità sviluppatore.

Sempre all’interno delle impostazioni di sistema, stavolta nella sezione “Sistema”, sarà ora presente la sezione “Opzioni sviluppatore”: al suo interno, bisognerà scorrere fino a che non abbiate individuato “Debug USB”; abilitate il toggle.

A questo punto, collegate lo smartphone al computer tramite il cavo dati e nella schermata dello strumento sul browser selezionate “Add new device”. Una volta selezionato il dispositivo, vi farà scegliere la build da installare (dovrete selezionare la Developer Preview 1) e a quel punto, cliccare su “Install build”.

Prima installazione – Metodo 2 – Flashare manualmente l’immagine completa di sistema

In alternativa al metodo sopra descritto, decisamente molto semplice da mettere in pratica, vi è la possibilità di flashare manualmente l’immagine di sistema completa sul proprio dispositivo. In questo caso sarà innanzitutto necessario procurarsi la factory image della DP2 di Android 15 corretta per il dispositivo, e qui sotto vi proponiamo i link diretti:

Scaricato il file .ZIP corretto, bisognerà estrarre i file in una cartella (per comodità) e seguire il seguente procedimento:

  1. Abilitare il debug USB dalle “opzioni sviluppatore” sullo smartphone.
  2. Collegare lo smartphone al computer ed autorizzare la connessione dal telefono.
  3. Sfruttando il tool adb (da PC Windows), digitare il comando “adb reboot bootloader” ed eseguirlo: questo riavvierà lo smartphone in modalità fastboot.
  4. A questo punto, bisognerà flashare la build e, per farlo, è necessario aprire il prompt dei comandi dalla cartella in cui avete precedentemente estratto i file dall’archivio .ZIP (o navigare fino ad essa tramite il terminale).
  5. Eseguire il comando flash-all che farà tutto il resto, iniziando il processo di installazione di Android 15 DP2.
  6. Al termine, lo smartphone si riavvierà.

Sicuramente il primo dei due metodi di “prima installazione” è molto più facile da eseguire, quasi alla portata di tutti; tuttavia, il secondo metodo può tornare utile agli utenti più esperti o in situazioni particolari.

Per il momento, questo era tutto. Qualora vogliate scoprire maggiori informazioni sulla Developer Preview 2 e sulle novità che arrivano con Android 15, vi rimandiamo alla pagina dedicata sul portale degli sviluppatori Android.

Potrebbero interessarti anche: Recensione Google Pixel 8: quello da prendere, il compatto senza rinunce e Recensione Google Pixel 8 Pro: il primo smartphone che ti porge l’IA in mano