Sono parecchie le aspettative che ruotano attorno al progetto P30 di Huawei. Dopo l’accelerazione bruciante impressa dai P20 prima e dai Mate 20 poi alla reputazione e alle vendite del gruppo cinese, la serie P30 è chiamata a confermare che le intenzioni di rompere col passato e di affermarsi con decisione ai vertici del settore sono solide.

Huawei P30 Pro è il top di gamma del gruppo cinese che dovrà tenere alta la bandiera per l’intera prima parte dell’anno. Gli argomenti tecnici e funzionali per far sì che il progetto si riveli un successo mondiale ci sono tutti: in questa pagina troverete tutto ciò che c’è da sapere su Huawei P30 Pro, dalle specifiche tecniche, alle funzionalità software per finire con il prezzo e le promozioni riservate al periodo di lancio.

Procediamo con ordine.


Caratteristiche tecniche di Huawei P30 Pro

A muovere le fila dell’hardware c’è il Kirin 980 che ha esordito alla fine del 2018 su Huawei Mate 20 e Mate 20 Pro, piattaforma prodotta da HiSilicon che è controllata da Huawei. È una CPU octa core con doppia NPU costruita a 7 nanometri e composta da quattro Cortex-A76, due a 2,6 e due a 1,92 GHz, e da quattro Cortex-A55 a 1,8 GHz, cluster che lavorano insieme alla GPU Mali-G76 MP10.

A questo giro non è possibile scegliere “quanta” RAM avere a bordo: Huawei P30 Pro è disponibile nel solo taglio da 8 GB, comunque largamente sufficiente a soddisfare pressoché ogni esigenza. Per cui l’unica scelta demandata all’utente in tema di memorie riguarda lo spazio di archiviazione, che rimane espandibile con le NM Card di Huawei come sui Mate 20: 128 o 256, con supporto ad NM Card fino a 256 GB.

Deciso e non preventivato alla vigilia l’incremento sulla diagonale del display, che passa dai 6,1 pollici di P20 Pro ai 6,47 pollici attuali, superando di slancio i 6,39 pollici di Mate 20 Pro. Si tratta di un’unità OLED che integra il lettore di impronte digitali con risoluzione Full HD+ (1080 x 2340 pixel, 398 ppi) in formato 19,5:9, accortezza, questa, necessaria per non sacrificare troppo l’usabilità ad una mano. Chissà se come suggerivano le indiscrezioni antecedenti al lancio Huawei si sia rivolta a Samsung per la produzione degli schermi e non al duo Boe-LG come era avvenuto in passato.

Esattamente come aveva fatto il suo predecessore agli inizi del 2018, Huawei P30 Pro ha ogni intenzione di riaffermarsi ai vertici per qualità fotografiche. La prima azione necessaria era, ed è stata, quella di rinnovare la partnership oramai storica con Leica. La seconda quella di affidarsi ad un sensore da 32 megapixel f/2.0 sul fronte con HDR+ e quattro sul retro: il principale è un Huawei Super Spectrum da 40 megapixel f/1.6 stabilizzato otticamente (OIS) con lunghezza equivalente di 27 mm; il teleobiettivo è da 8 megapixel f/3.4 con OIS e lunghezza equivalente di 125 mm che si avvale di un sistema a periscopio per ottenere uno zoom 5x ottico, un 10x ibrido senza perdite di qualità ed un digitale fino a 50x. Ci sono poi un sensore ToF (a tempo di volo) incaricato di mappare in maniera precisa l’ambiente circostante ed un grandangolare da 20 megapixel f/2.2 con lunghezza equivalente di 16 mm capace di scattare macro con distanza minima di fuoco di 2,5 cm.

L’autonomia non era un problema su Huawei P20 Pro e lo è ancor meno su P30 Pro. L’accumulatore ai polimeri di litio accresce la propria capacità rispetto a quella dell’anno precedente per toccare i 4.200 mAh. Huawei si è armata di carta carbone per ricalcare la tecnologia SuperCharge da 40 watt di picco utilizzata da Mate 20 Pro, capace di reintegrare il 70% della batteria da zero in appena mezz’ora, ed anche per quanto riguarda la ricarica wireless rapida che raggiunge i 15 watt di picco. Presente la ricarica wireless inversa per ricaricare tramite induzione un secondo dispositivo.

Curata come può essere solo su un top di gamma la connettività: LTE di categoria 21 fino a 1,4 Gbps in download, dual SIM, Wi-Fi 802.11 ac dual band, Bluetooth 5.0 con aptXtm, aptxtm HD ed LDAC HD, NFC, GPS a doppia frequenza, GLONASS, GALILEO, USB-C 3.1, modalità desktop wireless tramite Wi-Fi Direct. Completissima anche la dotazione di sensori sistemati nella scocca: gravità, prossimità, luce ambientale, bussola digitale, giroscopio, hall, infrarossi.

Manca tuttavia l’ingresso per il jack audio da 3,5 mm, non la certificazione IP68 per polvere ed immersioni fino a un metro e mezzo di profondità per un massimo di mezz’ora.

Design di Huawei P30 Pro

Le differenze più evidenti rispetto al predecessore stanno sulla superficie frontale, che perde il notch squadrato in favore di un più sobrio notch a goccia insieme al lettore di impronte digitali “fisico” sulla cornice inferiore che viene eliminata per far posto al display.

Così Huawei P30 Pro prende una direzione ben precisa: lo schermo, che non si fa mancare la scenografia garantita dai bordi curvi, occupa tutta l’area a disposizione fatta eccezione per la piccola tacca all’interno della quale è stata sistemata la fotocamera anteriore, che non può garantire nulla di più di un riconoscimento del volto in due dimensioni, quindi meno sicuro rispetto al sistema di Huawei Mate 20 Pro per intenderci.

Meno appariscenti le novità sul posteriore che sono state concentrate all’interno dell’isolotto a rilievo che contiene le fotocamere, tra le quali si fa notare il teleobiettivo a periscopio: tre sensori sono rimasti impilati verticalmente nell’angolo in alto a sinistra, con il flash LED ed il ToF sistemati subito sulla destra.

Per il resto largo alla pulizia ed al minimalismo garantiti dalla costruzione in vetro che insieme alle colorazioni a gradiente creano degli affascinanti giochi di luce. I loghi di Huawei e di Leica sono rimasti al loro posto.

Huawei P30 Pro misura 158 mm x 73,4 mm x 8,41 mm e pesa 192 grammi. Quattro le colorazioni tra cui poter scegliere: Black, Aurora, Breathing Crystal e Amber Sunrise (solo il 128 GB).

Software e funzioni di Huawei P30 Pro

Se sulla presenza dell’interfaccia utente EMUI 9, per l’occasione evoluta alla versione 9.1 e basata su Android 9 Pie, c’erano pochi dubbi, ne esistevano parecchi sugli avanzamenti e sulle chicche che l’azienda avrebbe portato sul suo fiore all’occhiello. A partire dalla fotocamera, argomento sul quale Huawei spinge molto e che per forza di cose ha monopolizzato le attenzioni dei presenti all’evento parigino.

La fotocamera principale da 40 megapixel, chiamata Huawei Super Spectrum, rimpiazza il pixel verde con un pixel giallo. Decisione obbligata, secondo l’azienda, dal fatto che il segnale proveniente dalla luce verde è molto forte e quindi difficile da gestire, per cui nelle situazioni di scatto più complesse i colori si mischiavano generando scatti peggiori. In soldoni, così facendo, le foto sono migliori e si possono spingere gli ISO fino a 409.600 quando in P20 Pro il massimo era di 102.400.

In più sono stati aggiunti dei nuovi effetti tra cui spicca il super ritratto con AIS grazie al quale il software riesce ad isolare i dettagli in movimento come possono essere i capelli nel ritaglio eseguito per l’effetto bokeh. La presenza del sensore ToF garantisce la misurazione di oggetti con grande precisione e bokeh multi layer graduale in base alla distanza dal soggetto anche nei video. Dà inoltre la possibilità di scannerizzare un oggetto per crearne un modello 3D da aggiungere a foto e video.

Novità anche per quanto riguarda l’HDR, che per l’occasione viene chiamato AI HDR+: l’intelligenza artificiale analizza i diversi punti della scena e per ciascuno di essi può applicare un HDR diverso in base all’esposizione di quella zona. C’è la funzione Dual-View Recording che registra simultaneamente le immagini provenienti dal sensore principale e dal teleobiettivo per visualizzare sul display la scena generale e il dettaglio di ciò che avviene.

La EMUI, nonostante sia stata leggermente svecchiata a ottobre 2018 sui Mate 20, con la versione 9.1 aggiunge nuove icone, migliora la navigazione tramite gesture e dà la possibilità di attivare Google Assistant con una pressione prolungata del tasto di accensione.

Immagini di Huawei P30 Pro

Prezzo e uscita di Huawei P30 Pro

Huawei P30 Pro ha esordito il 26 marzo 2019 a Parigi. Il prezzo della variante di accesso, quella con 8 GB di RAM e 128 GB di memoria interna, è di 999,90 euro mentre sono necessari 1.099,90 euro per la versione più capace da 8 GB di RAM e 256 GB di memoria interna.

Comunque coloro che ne acquisteranno uno entro il 7 aprile 2019 presso i rivenditori aderenti all’iniziativa (elenco e dettagli a questo indirizzo) riceveranno in regalo un altoparlante intelligente Sonos One insieme ad un codice Huawei Video da 50 euro, per un vantaggio complessivo di 279 euro.

Acquistando un Huawei P30 Pro dal giorno successivo e fino al 21 aprile 2019 si riceverà il solo codice Huawei Video. La registrazione dei prodotti per ottenere gli omaggi va effettuata entro il 5 maggio 2019 allegando anche la documentazione richiesta.