Probabilmente non è andata giù neppure a Huawei la storia dei display tendenti al verde di alcuni Mate 20 Pro. E se l’indiscrezione che arriva dalla Cina dovesse essere confermata dai fatti, cioè dai teardown su Huawei P30 Pro, diverrebbe più concreta la possibilità che quell’inconveniente imbarazzante abbia avuto il suo peso nella decisione di mettere da parte i prodotti di BOE e di LG per quelli di Samsung.

La questione riguarda gli schermi OLED, merce sempre più rara a causa del fatto che pochi produttori hanno la tecnologia ed il know-how necessari a realizzarne di validi, oltre al fatto che le richieste da parte del mondo tech aumentano ogni giorno di più. Samsung è indiscutibilmente leader del settore e a detta di molti il miglior produttore per quel che riguarda i display a matrice organica proprio per l’elevata qualità dei suoi pannelli, ma le pretese economiche di Seul non sono moderate.

Huawei, evidentemente, ha serie intenzioni di accrescere le proprie quote di mercato, e la stizza per quella figuraccia potrebbe averli convinti a sborsare le cifre chieste da Samsung già per il pannello di Huawei P30 Pro. Serve il miglior produttore sulla piazza che, peraltro, è allo stesso tempo l’ultimo ostacolo rimanente nella corsa alla vetta della classifica dei maggiori produttori al mondo.