Nella serata di ieri, mercoledì 17 settembre 2025, Google ha rilasciato, a tutti gli utenti registrati al programma Beta di Android e in possesso di un Pixel compatibile, la Beta 2 di Android 16 QPR2, secondo passo di un ciclo di sviluppo che si chiuderà a novembre 2025, subito prima del rilascio sul canale stabile (previsto a dicembre 2025).
Questo ciclo di sviluppo si configura nuovamente come cruciale perché, rispetto ai soliti aggiornamenti trimestrali, include modifiche (minori) all’SDK di Android e nuove API che abilitano tante potenziali novità. Andiamo a scoprire tutte le novità, tangibili e non, emerse dalla Beta 2.
Indice:
- Android 16 QPR2: andiamo a scoprire le novità della Beta 2
- QPR2 raggiunge la “stabilità della piattaforma”, abbandona Baklava e torna a chiamarsi Android 16
- Su “Sfondo e stile” si può cambiare la forma delle icone
- I widget della schermata di blocco sono in beta
- Lo smartphone si trasformerà in un contapassi con Android 16 QPR2
- Sicurezza e Privacy torna a vestirsi col design espressivo
- Le schermate degli aggiornamenti di sistema ricevono piccole modifiche
- Vari affinamenti tra le impostazioni di sistema
- Le schermate della prima configurazione guadagnano il Material 3 Expressive
- La modalità di navigazione con tre tasti si potranno invertire “indietro” e “app recenti”
- Quando arriverà la versione stabile di Android 16 QPR2?
Android 16 QPR2: andiamo a scoprire le novità della Beta 2
Poche ore fa, nel raccontarvi il rilascio della nuova Beta 2 di Android 16 QPR2, abbiamo riportato le novità che la stessa Google aveva sottolineato all’interno di un post dedicato sul blog degli sviluppatori Android.
Abbiamo già avuto modo di dire che Android 16 QPR2 sarebbe stato più di un semplice aggiornamento trimestrale: a conti fatti, considerando cosa cambia, è assimilabile a una sorta di Android 16.1: Google ha implementato un aggiornamento all’SDK (che passerà dalla versione 36 alla versione 36.1), nuove API e nuove funzionalità, sia per gli sviluppatori che per gli utenti.
Sono abbastanza le novità emerse dalla Beta 2 ma non aspettatevi nulla di rivoluzionario come avvenne con la prima versione in anteprima del precedente aggiornamento trimestrale: l’interfaccia utente mantiene la nuova filosofia di design in salsa Material 3 Expressive ma cambiano tante piccole cose.
- News sul rilascio della Beta 1
- Tutte le novità emerse dalla Beta 1
- Android implementerà un’opzione per disattivare al volo gli effetti di sfocatura tipici del M3E
- Android cambia passo, salutando gli aggiornamenti mensili per una strategia trimestrale
- Il cursore del volume di Android potrebbe presto cambiare ispirandosi a quello di iOS
- Android 16 ha una nuova funzione che migliora la modalità desktop
QPR2 raggiunge la “stabilità della piattaforma”, abbandona Baklava e torna a chiamarsi Android 16
Come avvenuto nel ciclo di sviluppo principale di Android 16, anche con questo ciclo di sviluppo siamo tornati a parlare di Baklava che nella precedente versione in anteprima aveva sostituito la dicitura “Android 16”.
Con il raggiungimento della Stabilità della Piattaforma, e con la conseguente definizione delle modifiche all’SDK e delle nuove API, il team di sviluppo ha ripristinato il numero della versione del sistema operativo.
Su “Sfondo e stile” si può cambiare la forma delle icone
Con la Beta 1 di Android 16 QPR2, Google aveva rimosso la controversa voce “Icone a tema“ da Sfondo e stile, ridisegnando il menù per sostituire la voce con tre opzioni: Predefinito, Minimal e Crea (comunque non funzionante).
Probabilmente il team di sviluppo aveva fatto un passo più lungo della gamba in tal senso, specie considerando che sulla build 2508 di Android Canary non c’era nulla di simile ma, anzi, era stata introdotta la possibilità di cambiare la forma delle icone. Questa stessa potenzialità arriva ora anche con la Beta 2 di Android 16 QPR2.
Le opzioni disponibili sono cinque: Cerchio, Quadrato, Biscotto a quattro lati, Biscotto a sette lati, Arco. Per modificare la forma delle icone basta accedere a Sfondo e stile, selezionare la scheda “Schermata Home” e la voce “Icone”. All’interno di questa voce, tornano poi prepotentemente in beta le “icone a tema”; forse Google è troppo affezionata a questo status per rimuoverlo.
I widget della schermata di blocco sono in beta
Con la precedente Beta 1, Google ha introdotto i widget della schermata di blocco che, sostanzialmente, replicano sulla schermata di blocco gli stessi widget disponibili per la schermata iniziale.
Con la Beta 2 di Android 16 QPR2 non assistiamo a novità in tal senso e, per evidenziare il fatto che si tratti di qualcosa ancora in fase di sviluppo (e che quindi non è detto che possa essere finalizzato già per l’aggiornamento stabile di dicembre 2025), il team di sviluppo ha aggiunto l’etichetta “(beta)” accanto alla funzionalità.
Lo smartphone si trasformerà in un contapassi con Android 16 QPR2
Ne avevamo parlato una settimana fa in seguito alla scoperta sulla build 2508 di Android Canary ma, con la Beta 2 di Android 16 QPR2, il supporto “nativo” al rilevamento dei passi arriva anche per gli utenti in Beta. Una volta installato l’aggiornamento alla nuova Beta 2, verremo informati da una notifica di questa novità:
I passi monitorati sullo smartphone saranno in Connessione Salute
I passi monitorati da questo dispositivo sono ora archiviati in Connnessione Salute e sono accessibili alle app collegate.
Al percorso “Impostazioni > Sicurezza e privacy > Controlli per la privacy > Connessione Salute”, con la Beta 2 di Android 16 QPR2 è stata aggiunta la scheda Dispositivi nella sezione “Autorizzazioni e dati”.
All’interno della pagina collegata, è presente una lista dei dispositivi connessi e, nel nostro caso, è presente solo il Google Pixel 6 Pro utilizzato, etichettato come “Dispositivo corrente”: effettuando un tap sul dispositivo, accederemo a una pagina con le informazioni del dispositivo stesso.
Il monitoraggio dei passi è possibile perché la (quasi) totalità degli smartphone include un accelerometro, ragione per cui Connessione Salute sfrutterà questo componente al fine di raccogliere questi dati e “scriverli nativamente” all’interno del proprio database.
Sicurezza e Privacy torna a vestirsi col design espressivo
Con la Beta 3 di Android 16 QPR1, Google aveva fatto una sorta di marcia indietro su “Sicurezza e privacy”, accantonando il redesign espressivo affinato con la precedente Beta 2.1 per ripristinare il “vecchio” design, disponibile anche sulla versione del sistema operativo che troviamo sul canale stabile. Con la Beta 2 di Android 16 QPR2, Sicurezza e privacy torna a sposare il Material 3 Expressive, con tutte le voci che ora fanno parte di blocchi di tessere, uno per categoria.
Anche alcune sotto-sezioni di Sicurezza e privacy, ad esempio Sblocco dispositivo, sono state riviste in salsa espressiva: sparisce il problematico chip “Sicurezza e privacy” in alto a sinistra, palesemente fuori posto, la grafica viene aggiornata e sposa i colori dinamici, tutte le opzioni sono state disposte all’interno di tessere raggruppate.
Anche la schermata di immissione del PIN del dispositivo, quella che si presenta ad esempio quando seguiamo il percorso “Impostazioni > Sicurezza e privacy > Sblocco dispositivo > Impronta”, è stata rivista per accogliere il Material 3 Expressive. Il lucchetto, con un’icona aggiornata, è collocato al centro, per far posto al pulsante indietro; il campo di immissione testuale non è più una semplice riga ma un vero “box”; cambia anche qualcosa nella descrizione.
Le schermate degli aggiornamenti di sistema ricevono piccole modifiche
Con la Beta 2 di Android 16 QPR2, le schermate di aggiornamento (al percorso “Impostazioni > Sistema > Aggiornamenti software”) sposano il Material 3 Expressive (in un modo simile alla schermata di immissione del PIN appena discussa).
In alto a sinistra compare il pulsante per tornare indietro; l’intestazione è ancora una semplice icona ma viene spostata al centro della schermata; viene aggiornato il carattere delle diciture “Il sistema/il dispositivo è aggiornato”; il pulsante “Cerca aggiornamenti” viene aggiornato al nuovo design (una pillola ovale che si estende per la quasi totalità della schermata) ma rimane in basso, seppur collocato al centro.
Vari affinamenti tra le impostazioni di sistema
Chiudiamo la carrellata delle novità tangibili dalla Beta 2 di Android 16 QPR2 con altri affinamenti che il team di sviluppo ha introdotto tra le impostazioni di sistema.
- Impostazioni > Display e tocco – Oltre all’etichetta “(beta)” sulla voce Widget su schermata di blocco, in questa sezione delle impostazioni è stata aggiunta la descrizione per la voce Dimensioni di visualizzazione/testo (che con la Beta 1 si chiamava Dimensioni visualizzazione e testo).
- Impostazioni > Notifiche – Il team di sviluppo ha aggiunto una descrizione per la voce Flash di notifica.
- Impostazioni > Modalità – La modalità “Alla guida” viene rinominata in “Modalità Guida”; non cambia nulla dal punto di vista funzionale, è solo questione di rebranding.
- Impostazioni > Controllo genitori – Rispetto al passato è stato aggiunto un chip (in basso) che rimanda alla pagina Web per la configurazione di Family Link. Per dovere di cronaca, segnaliamo che questa novità è legata a un aggiornamento del servizio di sistema System Parental Controls.
- Impostazioni > Accessibilità – Tra le impostazioni di accessibilità sono state aggiunte (o modificate) le descrizioni per tantissime voci: Dimensioni di visualizzazione/testo, Colore e movimento, Attenuazione extra, Ingrandimento, Menù accessibilità, Vibrazione e feedback aptico, Controlli basati sul tempo, Controlli di sistema, Sottotitoli in tempo reale, Preferenze sottotitoli, Real-Time Text (RTT), Flash di notifica, Protesi uditive, Regolazione dell’audio, Scorciatoie di accessibilità e Output sintesi vocale.
Le schermate della prima configurazione guadagnano il Material 3 Expressive
Già con la Beta 1 erano stati rivisti alcuni elementi della schermata di benvenuto della prima configurazione di un nuovo dispositivo ma ora, con la Beta 2 di Android 16 QPR2, la presenza di Material 3 Expressive durante la prima configurazione si fa più prepotente (via Android Authority).
Ciò è evidente nella schermata di selezione della lingua (le varie lingue compongono ora un blocco di tessere), ma anche nella schermata di migrazione dei dati dal vecchio dispositivo propone qualcosa assolutamente in linea con le più recenti linee guida estetiche di Google.
Modifiche in tal senso investono anche le schermate per la configurazione dell’impronta digitale e dello sblocco col volto: grafiche aggiornate e più moderne, pulsanti messi “al posto giusto”, uso coerente dei colori.
Anche le altre schermate rispettano i canoni del Material 3 Expressive: intestazioni al centro, pulsante per tornare indietro in alto a sinistra, indicatori di avanzamento ondulati, pulsanti pieni e vuoti (ma contornati) che si alternano, grafiche aggiornate e così via.
Queste modifiche dovrebbero essere implementate con la versione stabile di Android 16 QPR2 e, a quel punto, sin dalla prima configurazione i nuovi utenti Pixel (o coloro che formattano il proprio dispositivo) dovrebbero ottenere un assaggio di Material 3 Expressive già durante la fase di configurazione del dispositivo.
All’inizio del mese di agosto è emerso che Google stesse lavorando per risolvere un aspetto “fastidioso” che gli utenti Samsung possono riscontrare passando a uno smartphone Pixel, ovvero la disposizione inversa dei pulsanti “indietro” e “app recenti” nella barra di navigazione con tre tasti, aggiungendo un’opzione per invertire la posizione di questi due polsanti.
La Beta 2 di Android 16 QPR2 include codice codice aggiuntivo che fa chiarezza su come Big G andrà a implementare questa modifica sugli smartphone della gamma Pixel (via Android Authority).
<string name=”button_navigation_settings_activity_title”>Button navigation</string>
<string name=”button_navigation_settings_order_title”>Button order</string>
<string name=”navbar_back_button”>Back</string>
<string name=”navbar_home_button”>Home</string>
<string name=”navbar_recent_button”>Recents</string>
Al percorso “Impostazioni > Sistema > Modalità di navigazione”, l’attuale voce Navigazione con tre pulsanti verrà rimpiazzata da una nuova opzione chiamata Navigazione con pulsanti che sarà affiancata da impostazioni dedicate (alla stregua di Navigazione tramite gesti), accessibili tramite un’icona a forma di ingranaggio.
All’interno di questa pagina, che come intestazioni presenterà “Ordine pulsanti”, troveranno posto le due opzioni “Indietro, Home, App recenti” (la classica dei Pixel) e “App Recenti, Home, Indietro” (la classica dei Galaxy).
Dato che questa novità non è attiva nella Beta 2, è quindi molto probabile che, per sperare che sia inclusa nell’aggiornamento stabile di dicembre 2025, debba manifestarsi nella Beta 3 di Android 16 QPR2 che conosceremo nel mese di ottobre.
Quando arriverà la versione stabile di Android 16 QPR2?
Nonostante le modifiche all’SDK (che come anticipato passa dalla versione 36 alla versione 36.1) e l’introduzione di nuove API, Google ha dichiarato di aver raggiunto la Stabilità della piattaforma in anticipo rispetto alle previsioni iniziali (che indicavano la Beta 3 di ottobre come versione “target”).
Lo sviluppo di Android 16 QPR2 dovrebbe proseguire ancora con almeno un’altra versione in anteprima prima della sua naturale conclusione, prevista nel mese di novembre 2025 (per il rilascio in forma stabile dovremo attendere dicembre 2025).
Per quanto concerne gli smartphone supportati invece, alla lista di quelli supportati dalla precedente Beta 1 si aggiungono i Pixel del decennale (tranne Pixel 10 Pro Fold che uscirà ad ottobre) che, a poche settimane dal lancio, sono entrati a far parte del programma Beta di Android. Ecco la lista completa:
- Google Pixel 6 (Oriole)
- Google Pixel 6 Pro (Raven)
- Google Pixel 6a (Bluejay)
- Google Pixel 7 (Panther)
- Google Pixel 7 Pro (Cheetah)
- Google Pixel 7a (Lynx)
- Google Pixel Fold (Felix)
- Google Pixel Tablet (Tangopro)
- Google Pixel 8 (Shiba)
- Google Pixel 8 Pro (Husky)
- Google Pixel 8a (Akita)
- Google Pixel 9 (Tokay)
- Google Pixel 9 Pro (Caiman)
- Google Pixel 9 Pro XL (Komodo)
- Google Pixel 9 Pro Fold (Comet)
- Google Pixel 9a (Tegu)
- Google Pixel 10 (Frankel)
- Google Pixel 10 Pro (Blazer)
- Google Pixel 10 Pro XL (Mustang)
In conclusione va sottolineato il fatto che non tutte le novità discusse potrebbero effettivamente arrivare su tutti gli smartphone (per motivi di incompatibilità hardware); addirittura, alcune di esse potrebbero non arrivare del tutto.
Il motivo è molto semplice: tutte le versioni in anteprima di Android 16 (incluse quelle dei suoi aggiornamenti intermedi come in questo caso) possono contenere funzionalità che verranno introdotte in un secondo momento, anche con aggiornamenti successivi, o funzionalità che, dopo una fase di test, vengono scartate dal team di sviluppo.