A qualche giorno dal rilascio della Beta 3.1 di Android 16, preparata da Google per risolvere alcuni bug critici causati sui Pixel dalla precedente Beta 3 (trovate qua il recap delle novità emerse), emerge una interessantissima novità che coinvolge tutti gli smartphone Made by Google ancora supportati.
Il team di sviluppo ha deciso di estendere a tutti i dispositivi una potenzialità che finora, durante il ciclo di sviluppo, era stata resa disponibile solo per gli smartphone della gamma Pixel 9: parliamo della possibilità di sbloccare lo smartphone con l’impronta a schermo spento.
Android 16 “sblocca” il potenziale del lettore delle impronte digitali su tutti i Pixel supportati
Con la Developer Preview 2 dello scorso dicembre, il team di sviluppo aveva implementato sugli smartphone della gamma Pixel 9 la possibilità di sbloccare lo smartphone con l’impronta anche a schermo spento.
Inizialmente sembrava che il motivo di tale limitazione fosse riconducibile alla tecnologia del lettore delle impronte digitali, dato che i Pixel 9 sono gli unici (tra quelli supportati) che possono contare su un lettore delle impronte digitali ultrasonico.
Gli utenti Pixel possono però gioire perché, con la Beta 3.1 di Android 16, questa potenzialità viene estesa a tutti i modelli supportati: noi abbiamo verificato in prima persona su Pixel 6, Pixel 7 Pro e Pixel 9 Pro XL.
Per attivare la funzionalità basta seguire il percorso “Impostazioni > Sicurezza e privacy > Sblocco dispositivo > Sblocco con il Volto e con l’impronta > Sblocco con l’impronta” ed effettuare un tap sull’interruttore della voce “Sblocco con l’impronta a schermo spento”.
La funzionalità fa esattamente ciò che promette, ovvero permette di sbloccare lo smartphone con il lettore delle impronte digitali senza dovere preventiamente “accendere” il display. Il seguente video, realizzato dal solito Mishaal Rahman per i colleghi di AndroidAuthority, mostra la funzionalità in azione.
Always-on display o pazienza le uniche alternative (al momento)
Ovviamente, alla pari di qualsiasi altra funzionalità che spunta fuori durante uno dei cicli di sviluppo (preliminari o intermedi che siano) di Android, il fatto che venga resa disponibile per tutti i beta tester non rappresenta la conferma della presenza anche sulla release finale, anche se non vediamo il motivo per cui Google debba/possa fare marcia indietro.
Attualmente, sul canale stabile (quindi con Android 15 QPR2 e le patch di marzo), l’unico modo per ottenere qualcosa di simile è sfruttare l’Always-on display, funzionalità che porta con sé questa comodita (oltre a ciò per cui è effettivamente progettata, ovvero mostrare in maniera persistente data e ora sul display) ma che ha un discreto impatto sull’autonomia.
A meno che non vogliate unirvi al programma beta di Android per provare questa novità in anteprima sulla Beta 3.1 di Android 16 (nel mese di aprile arriverà la Beta 4), dovrete armarvi di pazienza e attendere ancora un po’: il rilascio in forma stabile del prossimo major update di Android è previsto nel mese di giugno, mica tra 6 mesi!