A una decina di giorni dall’annuncio ufficiale, sembra che Google abbia effettivamente iniziato a implementare Gemini e il nuovo Hey Google sulle proprie cuffie più “vecchie”, partendo dall’ex modello di punta, ovvero le Google Pixel Buds Pro.
In rete, infatti, iniziano a emergere le prime testimonianze di un rollout graduale che, una volta completato, doterà dell’assistente digitale basato sull’IA l’intera gamma di cuffie del colosso di Mountain View che così, almeno su questo aspetto, pareggeranno le nuove Google Pixel Buds Pro 2.
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Gemini e il nuovo Hey Google sono in rollout
Il momento è arrivato e sono passati pochissimi giorni dall’annuncio ufficiale arrivato agli utenti tramite mail: nelle ultime ore sono iniziate ad emergere le prime testimonianze del fatto che Gemini sia ora supportato dalle Google Pixel Buds Pro, cuffie di fascia alta lanciate da Big G nel 2022.
Coloro che ricevono questo nuovo aggiornamento, verrano avvisati da una splash screen creata ad hoc che mette in risalto la novità, presentando “Gemini, il tuo assistente IA personale” (via 9to5Google).
Parla senza interruzioni avanti e indietro con un assistente che può fare di più per te. Dì “Hey Google, parliamo” per fare brainstorming, fare domande e altro ancora. Per terminare una chat, tocca due volte l’auricolare.
Già da qualche settimana, Big G aveva rimosso la possibilità di interpellare l’assistente tramite un tocco prolungato sull’auricolare. Con il passaggio a Gemini, non cambia il succo, perché gli utenti potranno sfruttare solo il comando vocale per interpellare l’assistente, ora legato alle impostazioni del dispositivo a cui le cuffie sono connesse (Gemini dovrà quindi essere l’assistente digitale predefinito sullo smartphone).
Nella splash screen sono poi presenti due interruttori che analizzeremo singolarmente. Il primo, “Richiedi un solo sblocco” (Only require one unlock), fa sì che, dopo aver indossato gli auricolari, l’utente debba sbloccare lo smartphone solo una volta per parlare con Gemini.
Se disattivato, l’utente dovrebbe sbloccare lo smartphone ogni volta che vuole parlare con Gemini. Quando invece la possibilità di parlare con Gemini tramite le cuffie è attiva, l’utente viene anche avvisato tramite una notifica sullo smartphone (via Mishaal Rahman su X).
Il secondo interruttore si occupa dell’abilitazione delle notifiche vocali per i messaggi. Rispetto ai tempi di Assistant (immagine a sinistra), la funzionalità perde la possibilità di notificare da tutte le app, limitandosi alle notifiche provenienti dalle sole app di messaggistica quali Google Chat, Instagram, Facebook Messenger, Messaggi di Google e WhatsApp (immagine a destra).
Si parte dalle Google Pixel Buds Pro, ma l’assistente sbarcherà anche sugli altri modelli
Come anticipato in apertura, sembra che al momento il rollout sia partito per le ex cuffie di punta del colosso di Mountain View, ovvero le Google Pixel Buds Pro.
Nelle prossime settimane, oltre ad estendersi a tutti i paesi in cui Gemini è supportato (inclusa l’Italia) sulle ex cuffie di punta, l’assistente AI di Google verrà esteso anche alle altre cuffie dell’azienda, ovvero le Google Pixel Buds e le Google Pixel Buds A-Series.
Infine, vale la pena di sottolineare che, qualora riceveste Gemini sulle vostre cuffie e voleste tornare indietro a Google Assistant, potrete farlo: basterà scegliere Assistant come assistente digitale predefinito sul vostro smartphone (dalla schermata “Assistenti digitali di Google” presente all’interno delle impostazioni dell’app di Gemini).