Il codice sorgente di Android 13 QPR1 svela parecchia carne al fuoco per Android

Android 13

Questa settimana si è aperta con una carrellata di aggiornamenti importanti rilasciati da parte di Google che ha portato sui propri smartphone le patch di sicurezza di dicembre 2022 e Android 13 QPR1 con l’ultimo Pixel Feature Drop del 2022.

Sebbene le funzionalità implementate dal colosso di Mountain View siano molte (è stato uno dei Pixel Feature Drop più grandi di sempre), il codice sorgente di Android 13 QPR1, primo aggiornamento trimestrale della piattaforma Android 13, nasconde tante funzionalità non ancora rilasciate o in via di sviluppo, antipasto di ciò che potremmo vedere con nuovi prodotti o con nuovi aggiornamenti software (altri aggiornamenti trimestrali o, addirittura, Android 14).

Android 13 QPR1 nasconde tante nuove funzionalità

Ogni versione di Android nasconde i lavori in corso per qualcosa che verrà dopo e anche l’ultimo aggiornamento ad Android 13 QPR1 non è da meno.

Pur avendo messo in piazza tante nuove funzionalità, non esclusive dei Pixel ma momentaneamente implementate solo su di essi, da un’analisi del codice sorgente è possibile scoprire che il colosso di Mountain View ha in cantiere molte nuove funzionalità.

A guidarci in questa scoperta è il solito Mishaal Rahman, che svolge un lavoro degno di nota nell’analisi del codice sorgente di Android in tutte le sue sfaccettature: le funzionalità che illustreremo in seguito sono ancora dormienti o in fase di sviluppo e potrebbero essere lanciate con nuovi prodotti (Pixel Tablet e Pixel Fold su tutti) o con futuri aggiornamenti software (Android 13 QPR2 o Android 14, per esempio).

Modalità Desktop di Android

Partiamo con quella che si configura come la più intrigante delle novità in cantiere per il team di sviluppo di Android, una funzionalità presente sugli smartphone di alcuni concorrenti (vedi Samsung e Motorola, tanto per citare un paio di esempi) ma attualmente assente sugli smartphone Made by Google e, in generale, latitante in Android.

Il problema delle modalità desktop offerte dai produttori di terze parti è da ricercarsi nel fatto che il loro lavoro non era supportato direttamente da Google e ciò ha provocato un discreto livello di frammentazione, rendendo difficile agli sviluppatori di app di supportare tali progetti, costretti ad adattare le proprie app per funzionare sulle varie interfacce desktop.

Negli ultimi tempi, sin dal lancio di Android 12L, il sistema operativo del robottino verde ha fatto passi da gigante nel supportare dispositivi con schermi dalle grandi dimensioni; a tal proposito, sembra che Google stia lavorando per implementare, nativamente in Android, una modalità desktop, una funzionalità che, in realtà, era stata silenziosamente aggiunta già con Android 10.

Sebbene in un primo momento la modalità desktop di Android era stata aggiunta per consentire agli sviluppatori di testare il comportamento delle proprie app in scenari multi-schermo, il codice sorgente di Android 13 QPR1 presenta nuove parti di codice che testimoniano i lavori in corso per rendere la modalità desktop nativa più user friendly (con miglioramenti al la barra delle applicazioni, al cassetto delle applicazioni).

Si tratta di una funzionalità work in progress che, tuttavia, è attivabile tramite un paio di flag che aggiungeranno alle Opzioni sviluppatori un nuovo “Riquadro sviluppatore per impostazioni rapide” che farà spuntare un nuovo toggle nel centro di controllo: questo, a sua volta, consentirà di passare alla modalità desktop.

Insomma, tutto molto interessante ma l’arrivo in forma stabile sembrerebbe non essere proprio dietro l’angolo; potrebbero esserci novità al riguardo con l’arrivo di Android 13 QPR2.

La modalità desktop di Android, nascosta in Android 13 QPR1

Taskbar di Android 12L su qualsiasi smartphone

La tanto discussa nuova barra delle applicazioni introdotta con Android 12L è stata introdotta per essere utilizzata su dispositivi con schermo grande: Android definisce qualsiasi dispositivo con schermo che presenta una densità di pixel maggiore o uguale a 600 dpi come dispositivo del genere e, dal momento che tale parametro è impostabile utilizzando le opzioni sviluppatore, è quindi possibile abilitarla anche su qualsiasi telefono.

Lo scotto da pagare è un’interfaccia utente molto scomoda, piccola da leggere e da sfruttare su uno schermo dalle dimensioni umane; pertanto, sarebbe utile poterla sfruttare senza dovere modificare il parametro sopracitato.

A tal proposito, sembra che dalle parti di Mountain View ci stiano lavorando e nel codice sorgente di Android 13 QPR1 sembrano esserci le prove, che si concretizzano in un nuovo flag che consente di nascondere la classica barra di navigazione in favore della barra delle applicazioni.

Il salvaschermo di Android 13 trasformerà il Pixel Tablet in un Nest Hub

Google sta lavorando parecchio per prepararsi al lancio del Pixel Tablet, e una delle testimonianze al riguardo è il rinnovamento del salvaschermo di Android per aggiungere complicazioni (o widget).

Se già con la prima release di Android 13 erano state aggiunte le complicazioni con informazioni sulla qualità dell’aria, sul meteo, su data e ora (poi rimossa perché ridondante), e su una sessione di trasmissione (cast dei contenuti), Android 13 QPR1 aggiunge diverse nuove complicazioni: Smartspace (nome in codice del widget “At a Glance”), Media entry (sarebbe il controller multimediale) e Home controls (consente di controllare i dispositivi per la smart home).

Insomma: Pixel Tablet avrà la possibilità di avviare uno screensaver (da qualsiasi schermata, grazie ad un toggle dedicato) che mostrerà tutta una serie di informazioni che lo renderanno, a tutti gli effetti, un Nest Hub. D’altronde, non è un mistero che il primo tablet della gamma Pixel, più volte messo in mostra da Google, sia pensato per trasformarsi in uno smart display.

Orologi personalizzati per la schermata di blocco

Si ipotizzava che questa funzionalità, sperimentata da Google con Android 10, potesse arrivare con Android 12 ma, ad oggi, non è mai stata distribuita: in pratica, consentirebbe agli utenti di personalizzare lo stile dell’orologio nella schermata di blocco tra alcune opzioni preimpostate.

Il codice sorgente di Android 13 QPR1, tramite una modifica che introduce la nuova sezione Orologio personalizzato all’app ThemePicker (nota come Sfondo e stile sui Pixel) suggerisce che Big G ha ripreso i lavori in corso per questa funzionalità ma non è possibile fare previsioni su quando, effettivamente, potrà essere implementata.

Condivisione parziale dello schermo

Android 13 QPR1 aggiunge il supporto all’acquisizione parziale di una schermata, ovvero consente di registrare una sola porzione dello schermo al posto dell’intera schermata; la funzionalità si potrà selezionare dall’attuale finestra di dialogo per la registrazione dello schermo.

Si tratta, però, di una possibilità ancora nascosta e attivabile unicamente tramite un flag di funzionalità; a tal proposito, è stata aggiunta una nuova API privata che facilita la condivisione parziale dello schermo.

La funzionalità “Quick Tap” dei Pixel verrà gestita dall’app Android System Intelligence

La funzionalità “Tocco rapido” è un’esclusiva di alcuni smartphone della gamma Google Pixel e consente di eseguire un’azione (configurabile) semplicemente toccando due volte il retro dello smartphone.

Sebbene attualmente la maggior parte del codice della funzionalità risieda all’interno dell’app SystemUI dei Pixel, sembra che Google stia modificando il modo con cui essa venga implementata. Dando uno sguardo alle modifiche al codice apportate in Android 13 QPR1, sembra che il rilevamento dei gesti di “Tocco rapido” sarà ora gestito dall’app Android System Intelligence che fa parte del Private Compute Core di Android (il cui funzionamento è stato spiegato da Google pochi giorni fa).

Dietro questo cambiamento, potrebbero celarsi svariati motivi (come ad esempio renderla parte di Android per metterla a disposizione dei produttori di queste parti) ma uno di questo potrebbe essere la ricerca di una maggiore privacy: a differenza della SystemUI della AOSP, la SystemUI dei Pixel richiede l’autorizzazione all’accesso a Internet.

Android 13 QPR1 nasconde un pulsante che rimanda a Google Keep da ogni schermata

Google ha implementato in Android 13 QPR1 una specie di “finestra mobile delle attività”, diversa dalle finestre a forma libera, dalle app visualizzate in modalità picture-in-picture o dalle bolle (si tratta di qualcosa che può essere nascosto a lato dello schermo e che può essere chiusa; e non possono esserne mostrate più di una in contemporanea).

Quando abilitata (anche in questo caso è, attualmente, disponibile previa abilitazione di un flag), la barra delle applicazioni verrà arricchito di un pulsante (con l’icona di una penna) che consentirà di avviare istantaneamente Google Keep in modalità di scrittura. Si tratta di qualcosa che, con molta probabilità, è pensata per i futuri Pixel Tablet e Pixel Fold.

Android 13 QPR1 nasconde la funzionalità di “VPN avanzata”

Il codice sorgente di Android 13 QPR1 suggerisce i lavori in corso per la nuova funzionalità di VPN avanzata che apparirà sempre nelle impostazioni VPN di Android anche se l’utente non ha acconsentito ad abilitare la VPN.

Non vi sono molte informazioni al riguardo ma è probabile che si tratti di qualcosa che andrà a migliorare la VPN gratuita tramite Google One fornita coi Google Pixel 7 e Pixel 7 Pro.

Supporto allo split-screen su Android TV

Non solo smartphone e tablet: il codice sorgente di Android 13 QPR1 per le altre piattaforme nasconde novità; in questo caso, parliamo di Android TV in versione 13, sistema operativo che è stato recentemente rilasciato ma non per tutti.

Tra le piccole novità, Android TV 13 introduce una modalità picture-in-picture estesa, consentendo di affiancare due finestre (in maniera analoga al multitasking con due app affiancate degli smartphone/tablet Android). L’aggiornamento trimestrale conferma questa novità e aggiunge un nuovo menu “Schermo diviso TV” che consente all’utente di switchare tra le due app attive (decidendo su quale focalizzarsi) o uscire dalla modalità chiudendo una delle due app attive.

Supporto alla modalità immersiva in Android Automotive OS

Sin dal Google I/O 2022 è noto che Google stia lentamente lavorando per riprogettare il proprio sistema operativo per gli infotainment delle automobili, ovvero Android Automotive OS, e uno degli obiettivi è quello di massimizzare la sicurezza stradale.

Android Automotive 13 QPR1 aggiunge il supporto alla modalità immersiva a livello di sistema, consentendo agli utenti di espandere l’area di visualizzazione in primo piano a tutto schermo tramite un toggle nella barra del titolo.

Altre funzionalità nascoste in Android 13 QPR1

  • Funzionalità “Media Tap To Transfer”
    Si tratta di una funzionalità che è stata abilitata durante il ciclo di sviluppo di Android 13 QPR1 ma è stata poi disabilitata; probabilmente sarà resa disponibile con il lancio del Google Pixel Tablet (infatti, essa ha lo scopo di consentire a un dispositivo “mittente”, come uno smartphone, di trasferire contenuti multimediali a un dispositivo “ricevente”, come un tablet).
  • Traduzione dei contenuti a schermo
    È una funzionalità che compare nel codice e che, basandoci sul nome con cui è stata chiamata, consentirà di tradurre tutti i contenuti presenti sulla schermata in cui si richiama.
  • Remote selection toolbar
    Si tratta di una funzionalità prevista per Android 13 QPR2, il prossimo aggiornamento trimestrale di Android 13 che dovrebbe essere rilasciato nel mese di marzo del 2023. Non è ancora chiaro cosa faccia ma sembrerebbe riferirsi al menu che compare quando si seleziona del testo o un’immagine, però come se si attivasse in modalità remota (magari per controllare un altro dispositivo Android, come le TV o i sistemi di infotainment delle automobili).
  • Gesto indietro predittivo, predefinito solo con Android 14
    Si tratta di qualcosa di cui abbiamo già parlato in precedenza: è una funzionalità che eviterà agli utenti di chiudere accidentalmente (o involontariamente) l’app che stanno utilizzando; attualmente è attivabile tramite le Opzioni sviluppatore e sarà attiva per impostazione predefinita solo con l’avvento di Android 14, il cui rilascio è atteso tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno 2023.
  • Novità per finestre e bolle picture-in-picture
    Sembra che Google stia sperimentando una proprietà di sistema per fare in modo che gli utenti evitino di ignorare accidentalmente le finestre o le bolle picture-in-picture: in questo modo, l’utente dovrà eseguire un’azione precisa per far sapere al sistema operativo di essere intenzionato ad ignorare il contenuto in sovraimpressione.

Vi ricordiamo, infine, che qualora voleste abbandonare il programma Beta e restare sul ramo stabile (quindi con la build Android 13 QPR1) avete ancora poco tempo per farlo: lunedì, infatti, dovrebbe iniziare il nuovo ciclo di sviluppo che porterà al rilascio di Android 13 QPR2.

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Fonte: Esper.io
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