Introdotto con Android 12, Private Compute Core (PCC) è in pratica il luogo dove vengono processati i dati sensibili dell’utente all’interno del dispositivo, concentrandosi sulla privacy e operando in maniera indipendente dal resto del sistema, applicazioni di terze parti comprese. Google ha ora pubblicato un documento in cui spiega nel dettaglio il funzionamento del PCC.

Google descrive nel dettaglio il funzionamento dell’architettura Private Compute Core su Android

Supportato da codice open source nel framework Android, il Private Compute Core è un ambiente sicuro e isolato all’interno di Android, una sandbox virtuale a livello di sistema che può ospitare funzionalità ML sofisticate

Questa in breve la “definizione” di Google di PCC, la tecnologia Protected Computing del colosso, di cui fa parte PCC, si avvale di enclave cloud, elaborazione edge o crittografia end-to-end. PCC raccoglie tutta una serie di dati ambientali per espletare le proprie funzioni, dati audio (dai microfoni), immagini (telecamere) e posizione (GPS), nonché dati a livello di sistema operativo, come potete notare dall’immagine qui sotto.

dati raccolti e utilizzati da PCC (Private Compute Core)

Nel documento di cui sopra viene spiegato il funzionamento anche di tutto ciò che è in qualche modo collegato a PCC, come i Private Compute Services (PCS),la cui app è stata pubblicata circa un anno fa sul Play Store, che sono responsabili dell’aggiornamento di diversi servizi, con supporto per:

  • Recupero di informazioni private -> permette di scaricare parti di un set di dati, senza che il server sappia quale porzione è stata scaricata
  • Calcolo federato -> abilita il machine learning preservando la privacy sui dispositivi, senza che i dati grezzi lascino il dispositivo
  • Download HTTP -> permette l’accesso a risorse statiche come i modelli machine learning aggiornati

Un altro aspetto dettagliato poi, riguarda Android System Intelligence (ASI), responsabile di funzioni quali Now Playing (sempre in ascolto di musica), Smart Reply (per le notifiche), Live Caption (riconoscimento vocale sul dispositivo per la riproduzione di contenuti multimediali) e Screen Attention (la funzione grazie a cui il display rimane acceso quando lo guardi, utilizzando fotocamera frontale).

Qualora foste interessati a sviscerare tutti i dettagli tecnici, nonché a comprendere meglio il funzionamento di quanto sopra esposto (in maniera molto concisa), vi lasciamo il link diretto dove poter visionare il documento in questione, composto da 15 pagine di spiegazioni e diagrammi esplicativi.

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