Google Pixel 7 e Google Pixel 7 Pro sono ufficiali e arrivano al cosiddetto day one anche in Italia, a dispetto di quanto successo lo scorso anno con un ritardo di oltre 4 mesi. Si tratta di un duo vincente già sulla carta promettendo prodotti completi a prezzi giusti e molto competitivi, rispetto a una concorrenza concentrata ad alzare i prezzi ancora una volta.

Insomma, nel momento più difficile per il settore della telefonia, colpito da caratteristiche hardware in stallo e aumento di prezzi, Google infierisce sui propri partner (in questo caso concorrenti). Vediamo quindi più nel dettaglio Pixel 7 in questa recensione, anche a confronto con Pixel 6.

Video recensione di Google Pixel 7

Design & Ergonomia

La continuità in termini di design è palese. Google Pixel 7 ha le linee e le forme della famiglia Pixel 6 con però in aggiunta quel tocco di cura in più che lo rende apparentemente più bello e solido. La camera bar è la componente maggiormente rivoluzionata, non più in plastica e vetro bensì completamente in alluminio e ed estensione del frame laterale, anch’esso in alluminio. Rispetto alla variante Pro non cambiano i materiali dunque, cambia solo la rifinitura satinata che, personalmente, trovo più gradevole rispetto alla lucida. Se proprio vogliamo trovate un difetto a questo elemento del design, il bordo della bara è netto e quasi tagliente, per lo meno continua a offrire un’ottima presa pur avendo un retro in vetro lucido.

Frontalmente lo schermo è piatto, mentre il vetro a protezione ha una leggera stondatura piacevole al tatto. Ciò che conta però sono le cornici maggiormente ridotte e anche per questo lo smartphone è leggermente più piccolo rispetto a Pixel 6 (e meno pesante): 155,6 x 73,2 x 8,7 mm con 197 grammi, rientrando finalmente sotto la soglia dei 200 grammi.

Ad essere ottimizzato è anche lo schermo: 6,3 invece di 6,4”, con una luminosità di picco di 1400 nits e refresh rate che invece resta invariato a 90 Hz, poco male perché sono più che soddisfacenti per offrire una resa fluida e scorrevole nell’utilizzo quotidiano. Un display tutto sommato di qualità e che non presenta particolari difetti nell’omogeneità anche se non è ancora perfetto al 100%. L’aspetto un po’ più fastidioso è un effetto blue shift che compare inclinando un po’ lo smartphone rispetto ai nostri occhi ma niente di grave.

Così come nel modello precedente non manca il supporto alla ricarica wireless (anche quella inversa), non manca la certificazione IP68 e come metodo di sblocco c’è il sensore di impronte sotto al display, più veloce nello sblocco ma richiede una certa precisione nel posizionare il dito. In più c’è lo sblocco col volto che possiamo definire 2D+ perché sfrutta l’autofocus della selfie camera per rilevare la profondità e dai miei test è impossibile sbloccarlo con una foto.

Non ci sarà il jack audio ma Pixel 7 è assolutamente una macchina multimediale convincente, la sezione audio è curata quanto il display con due speaker che offrono una discreta separazione con una qualità audio di alto livello con alti, medi e bassi presenti e ben identificabili. Il volume massimo non è dei più alti mai ascoltati ma non distorce mai ed in fondo, la qualità c’è.

Funzionalità

Google Pixel 7 arriva con Android 13 e interfaccia dedicata Material You. Rispetto a Google Pixel 6, soprattutto ora che si è aggiornato alla stessa versione durante il mese di agosto, le differenze sono poche e siamo ormai lontani dalla definizione di software scarno che gli si poteva affibbiare fino a qualche anno fa. Google infatti ha sviluppato piccole funzioni dedicate, in parte sulla personalizzazione, in parte sulle utilità, per rendere svegli e smart i suoi smartphone.

Ad esempio c’è il copia di testo e immagini direttamente dal multitasking, senza dover aprire e chiudere un’app di continuo, oppure la cartella privata della fotocamera dove è possibile inserire velocemente le foto scattate più personali, o ancora la possibilità di cancellare elementi di disturbo dalle foto. Ogni volta che si apre un gioco poi, si attiva automaticamente la modalità gaming (questa ancora un po’ scarna potendo solo vedere gli FPS, silenziare le notifiche o avviare una live su YouTube). Non manca anche il rilevamento degli incidenti stradali e la traduzione automatica di testi a schermo in lingua straniera grazie ovviamente anche alla componente di intelligenza artificiale che si fa su Pixel 7 e 7 Pro ancora più importante col nuovo Google Tensor G2.

Fra le novità invece troviamo ad esempio la funzione per ridurre i selfie sfocati, il risultato non è ancora soddisfacente a pieno ma in qualche caso può essere effettivamente utile.

Inutile dirlo, Pixel 7 è uno smartphone che riceverà molti aggiornamenti Android (3) e un lungo supporto di patch di sicurezza (5 anni).

Prestazioni

Dal punto di vista tecnico, il Tensor G2 è molto simile alla prima generazione. Non cambia il processo produttivo, sempre a 5nm, ma aumenta la potenza dei core leggermente (non la struttura), c’è una nuova GPU e un nuovo modem. Si tratta dunque sempre di una CPU a 8 core con due Big Cortex X1due Medium Core Cortex (questa volta A78 e non A76), e quattro Small Core Cortex A55. La GPU invece è una Mali G710 MP07, un’unità simile a quella attualmente presente sul MediaTek Dimensity 9000, il top di gamma del produttore taiwanese, fatta eccezione per il numero di core presenti (in questo caso sette come segnalato dalla dicitura MP07), questa consente un balzo in termini di prestazioni e promette un’efficienza energetica migliorata del 20% rispetto alla GPU dei Pixel 6, nonché un salto del 35% per quanto riguarda i processi legati al Machine Learning della nuova Tensor Processing Unit (TPU)

Come gira dunque Pixel 7? Decisamente bene, anche perché si tratta dello stesso processore, nella stessa configurazione, che si trova anche nel modello Pixel 7 Pro, offerto però a un prezzo vistosamente più contenuto.

Qualche lag qua e la è presente ma non tanto nei giochi, dove gira veramente bene, quanto su Google Chrome, mentre si scrollano pagine pesanti. Niente insomma che non possa essere risolto con aggiornamenti software, ci viene da pensare.

Fotocamera

A differenza di quanto successo per la versione Pixel 7 Pro, dove qualche novità sul comparto fotografico è presente, su Pixel 7 abbiamo sul retro gli stessi sensori fotografici di Pixel 6 ovvero: principale da 50 megapixel, f/1.9 stabilizzato otticamente, secondario ultra grandangolare da 12 megapixel f/2.2. Cambia invece la fotocamera selfie che passa di fatto da 8 a 10,8 megapixel, f/2.2 con pixel più grandi.

Scelta conservativa dunque che però è più che condivisibile per non gettare al vento circa 1 anno di ottimizzazioni. Google Pixel 7 scatta bene in tutte le condizioni, è uno smartphone affidabile dal punto di vista fotografico. Lo fa bene in piena luce, contro luce, in ambienti con luci artificiali, in condizioni di scarsa luminosità o in situazioni estreme e movimentate. Insomma, niente di più rispetto a Pixel 6 e infatti dove pecca maggiormente è principalmente sulla ultra grandangolare che in condizioni di scarsa illuminazione mostra molto rumore, visibile poi però solo nei video riuscendo invece a livellare adeguatamente nelle foto.

Migliorano invece i selfie, anche se il software dei Google Pixel tende sempre a contrastarli eccessivamente, offrendo al solito un bello skin tone. È un sensore con un angolo di campo più ampio e quindi ultra-grandangolare, perfetta per selfie anche di gruppo. Dove invece convince poco è nei video selfie dove il rumore la fa da padrone, è indubbiamente necessario un miglioramento software al riguardo. Davvero un peccato anche perché arriva fino al 4K a 60 fps, in HDR a 10 bit a 30 fps.

In ambito video riesce a registrare in 4K a 60 fps passando anche da un sensore all’altro, mentre l’HDR a 10 bit è disponibile solamente a 30 fps in entrambe le risoluzioni.

Batteria & Autonomia

A sorpresa la batteria di Google Pixel 7 (4300 mAh) è più piccola di quella di Pixel 6, differenza però inferiore al 10% e che sembra non impensierire l’azienda. L’autonomia è discretamente convincente, seppur durante i primi cicli risulti poco duratura questa sembra migliorare col passare dei giorni e dove prima si fermava a poco più di 3 ore di schermo, adesso supera tranquillamente le 4 ore. Fin dove si spingerà? solo una riprova più avanti ce lo dirà.

La ricarica rapida è a 30 W sulla carta, in genere si ricarica a 20W, ma c’è anche la ricarica Wireless e la ricarica Wireless inversa.

In conclusione

Google Pixel 7 viene offerto in Italia al prezzo di listino di 649 Euro, la stessa cifra richiesta per il modello precedente lo scorso anno. Vista la situazione globale inflazionata su diversi fronti questo mantenimento di prezzo è una vera e propria sorpresa e anzi, un bel guanto di sfida verso i partner concorrenti.

In sintesi Pixel 7 si rivolge a tutti, è uno smartphone affidabile, concreto, non troppo grande e decisamente attuale nelle prestazioni e nelle funzionalità. Perfetto sia per chi cerca uno smartphone per la multimedialità, sia per chi cerca un buon camera phone, sia per chi vuole spolliciare ai titoli gaming più impegnativi.

Google Pixel 7 è disponibile su Amazon a 649 Euro nella colorazione Nera, Bianca e Verde.

Pagella

8.8
Design
8.6
Funzionalità
9.5
Prestazioni
8.6
Fotocamera
7.8
Batteria
9.0