La prossima versione del robottino verde sembra essere dietro l’angolo, dopo il recente rilascio della Beta 4.1 di Android 15 in molti guardano alla prossima settimana e all’evento di presentazione dei nuovi Pixel 9 per poter finalmente mettere le mani sulla versione stabile del nostro caro sistema operativo mobile, nonostante ci siano alcune voci di corridoio che paventano l’arrivo dei nuovi flagship equipaggiati con Android 14.

Ad ogni modo, nel corso del tempo abbiamo avuto modo di intravedere diverse informazioni sul futuro degli smartphone Android, abbiamo visto per esempio possibili cambiamenti per quel che riguarda il concetto di ricarica rapidamodifiche per l’anteprima degli screenshot e gli adesivi AI, una riorganizzazione delle Impostazioni, come potrebbero non esserci più differenze con gli avatar dei profili, come sembri che Google abbia intenzione di migliorare la gestione delle risorse e l’autonomia, come Android 15 potrebbe permettervi di scegliere il dispositivo per la riproduzione audio dallo smartwatch, come il sistema potrebbe impedirvi di disattivare il Bluetooth e come sarà in grado di spegnere automaticamente lo schermo, quella che potrebbe essere una piccola modifica per la gesture predittiva “Indietro”, come Android 15 potrebbe finalmente vantare una modalità desktopnovità per la luminosità del display e la gestione delle notifiche, oltre ad alcune novità per Auracast e la condivisione audio Bluetooth e una possibile opzione che consentirà di forzare le app alla modalità scura.

Una delle novità più interessanti trapelate ai tempi del rilascio della Beta 1, riguardava la possibilità per Android 15 di forzare le applicazioni all’esecuzione a schermo intero (edge to edge), ovvero mostrando elementi della propria interfaccia sotto la barra di navigazione e quella di stato, così da occupare tutto lo spazio a disposizione sullo schermo; tuttavia, nuove informazioni condivise da Mishaal Rahman ci mostrano come potrebbe non essere proprio così.

Android 15 potrebbe non obbligare le app alla compatibilità edge to edge

Come anticipato in apertura, qualche mese fa si pensava che Android 15 potesse obbligare le applicazioni a funzionare a schermo intero, dando non solo modo agli utenti di beneficiare di tutto lo spazio presente sul display, ma rendendo al contempo l’interfaccia utente delle app più gradevole.

Tuttavia, sembra che con la prossima versione del sistema operativo mobile made by Google, questa circostanza possa essere facilmente aggirabile dagli sviluppatori. È bene sottolineare come Android vanti già la possibilità di utilizzare l’intera porzione di display a disposizione, per farlo infatti gli sviluppatori devono semplicemente implementare alcune API che dicono al sistema operativo di disegnare l’app sotto le due barre di sistema.

Ovviamente c’è un motivo se il colosso di Mountain View non ha ancora reso obbligatorio questo approccio, ed è che molte app potrebbero avere problemi all’interfaccia utente se fossero costrette ad andare da un bordo all’altro, pensate per esempio a elementi interattivi come pulsanti di azione che potrebbero sovrapporsi alla  barra di navigazione. Google ha comunque fornito agli sviluppatori la possibilità di ovviare a questo inconveniente, è infatti sufficiente gestire le sovrapposizioni utilizzando inserti, che specificano quali parti della schermata dell’app si intersecano con l’interfaccia utente del sistema. Considerano però la non obbligatorietà della visualizzazione edge to edge, molti sviluppatori hanno preferito lasciar perdere.

Tornando alla presunta obbligatorietà di questo approccio derivante dall’avvento di Android 15, Google ha recentemente pubblicato una serie di guide per spiegare agli sviluppatori come gestire al meglio queste funzioni ma, seppur non evidenziata nelle guide in questione, esiste un’API che le app possono utilizzare per disattivare la modalità edge-to-edge.

Per impostazione predefinita l’API windowOptOutEdgeToEdgeEnforcement è impostata su false, ma per sviluppatori è sufficiente impostarla su true per far sì che il formato edge to edge non venga applicato; oltre a ciò entra in gioco anche il target Android, la descrizione dell’API infatti sottolinea come questa verrà deprecata e disabilitata in un futuro livello SDK, il che significa che questa possibilità non sarà disponibile per sempre.

In base a quanto sappiamo il Google Play Store non costringerà le app a puntare ad Android 15 fino al 31 agosto 2026, ciò significa che gli sviluppatori hanno almeno altri due anni per ottimizzare le loro app per la modalità edge-to-edge. Inoltre, non è chiaro al momento quale versione di Android deprecherà e disabiliterà effettivamente questo attributo, che potrebbe dunque essere disponibile per ancora più tempo.

Per quanto dunque, a conti fatti, Google potrebbe non rendere questo approccio obbligatorio con Android 15, si spera che la maggior parte degli sviluppatori aggiorni le proprie app per supportare la modalità edge to edge anziché disattivarla.