Nella serata di ieri, alla vigilia del mese di ottobre che sarà caratterizzato dal rilascio in forma stabile di Android 15 sugli smartphone Google Pixel supportati, è emerso il nome in codice di Android 16, versione del sistema operativo del robottino verde attesa nel 2025.

Assorbito lo “shock” per il cambio di rotta relativo al dolcetto associato alla prossima versione di Android, il focus delle indiscrezioni si è spostato sulla possibile data di rilascio di Baklava, atteso in netto anticipo rispetto alla finestra temporale che Google ha seguito praticamente da sempre, e sulle novità che potremmo aspettarci. Facciamo ordine e andiamo a scoprire tutti i dettagli.

Android 16 prima del previsto?

Dopo il “ritardo” di due mesi rispetto alle previsioni con cui è stato rilasciato Android 14 e con cui sarà rilasciato Android 15, Google potrebbe giocare d’anticipo con Android 16, cambiando completamente le carte in tavola rispetto a quanto fatto finora.

Al netto di Android 1.1, Android 1.5 e Android 3.0, tutte le versioni di Android pubblicate da Google fino ad oggi sono state rilasciate sui dispositivi supportati (sia in termini di AOSP che in termini di ROM stabile per i Google Pixel) tra il terzo e il quarto trimestre dell’anno di pertinenza (Q3 = luglio, agosto, settembre; Q4 = ottobre, novembre, dicembre; ndr).

La prima “prova” nel CDD di Android 15

Il CDD (“Compatibility Definition Document“) di Android 15 è un documento tecnico fondamentale che definisce le specifiche tecniche e i requisiti che un dispositivo deve soddisfare per essere considerato compatibile con la versione 15 del sistema operativo Android, una sorta di “manuale di istruzioni” per i produttori (OEM) che sapranno come implementare correttamente il sistema operativo nei propri dispositivi.

Dall’analisi del CDD di Android 15 è emerso che il colosso di Mountain View fa riferimento a “25Q2” (ovvero secondo trimestre del 2025) come periodo per la prossima release di Android e non, per esempio, a “25Q3” (ovvero il terzo trimestre del 2025).

Come riportato nella serata di ieri, da quanto è stato introdotto il Trunk Stable Project, Big G ha cambiato il modo di classificare le build e il modo di riferirsi internamente alle versioni di Android: la prima versione parte del Trunk Stable Project è stata Android 14 QPR2 (noto internamente come 24Q1); poi abbiamo avuto Android 14 QPR3 (24Q2) e Android 15 “stabile” (24Q3, rilasciato in versione AOSP a inizio settembre); il prossimo aggiornamento trimestrale (al momento in via di sviluppo) è Android 15 QPR1 (24Q4).

Altri indizi ci dicono Baklava arriverà nel secondo trimestre 2025

Al netto dei riferimenti presenti nel CDD di Android 15, altri indizi emergono da alcune patch rilasciate per la AOSP di Android 15 e da alcuni commenti che diversi ingegneri di Google hanno rilasciato all’interno delle sezioni dedicate agli sviluppatori:

  • La prima immagine parla di una funzionalità che arriverà in 25Q2/Android W (sì, fino a qualche tempo fa Baklava avrebbe dovuto chiamarsi Android “W”), motivo per cui non verrà aggiunta fin quando la versione 25Q1 (probabilmetne Android 15 QPR2) non sarà pronta tra circa tre mesi.
  • La seconda e la terza immagine fanno riferimento a una patch che implementa una nuova API nello stack Bluetooth; questa non potrà essere implementata in 24Q4 (Android 15 QPR1) perché tale versione, essendo una versione intermedia di Android 15, non consente modifiche alle API (a differenza delle versioni principali di Android). Anche in questo caso, questa patch verrà rinviata alla versione 25Q2 (appunto, Android 16).
  • Il solito Mishaal Rahman fornisce poi una soffiata proveniente da una fonte interna al team di sviluppo del sistema operativo del robottino verde; pare che la prossima versione del SDK (software development kit), quella che cambia con la versione principale di Android è prevista con la versione 25Q2, mentre con 25Q3 internamente si riferiscono a un aggiornamento trimestrale (probabilmente Android 16 QPR3).

La release 2025 di Android arriverà in tempo per il Google I/O?

Secondo trimestre 2025 dunque, quello composto dai mesi di marzo, aprile e maggio, quello che solitamente si conclude con il Google I/O (e con il contemporaneo rilascio della beta 2): che dalle parti di Mountain View decidano di anticipare la conferenza per sviluppatori del prossimo anno per allinearsi all’anticipo nel rilascio di Android 16?

Questo non possiamo dirlo con certezza ma, qualora tutti gli indizi trapelati si rivelassero corretti, ci troveremmo di fronte a un ciclo di sviluppo anticipato di ben 2 mesi rispetto al solito, ai nastri di partenza già nel mese di dicembre 2024 con la Developer Preview 1, seguita dalla DP2 di gennaio 2025, dalle beta 1 e 2 di febbraio-marzo, dalla beta 3 di aprile con cui il sistema operativo potrebbe raggiungere la stabilità della piattaforma e dalla/e beta finale/i prima di maggio, prima del rilascio definitivo di giugno 2025.

Android 16 Timeline Expected

Stando a quanto riportato sopra, poi, c’è spazio anche per provare a immaginare ciò che succederà dopo il rilascio in forma stabile: Android 16 QPR1 (25Q3) potrebbe arrivare a settembre, seguita dalla QPR2 (25Q4) che dovrebbe chiudere il 2025; in entrambi i casi dovremmo assistere a dei Pixel Feature Drop e, se qua non cambiasse il modus operandi, uno arriverebbe a settembre 2025 e uno arriverebbe a dicembre 2025 (mesi che solitamente ci regalano dei rilasci di nuove funzionalità sugli smartphone Made by Google).

Quali smartphone Google Pixel supporteranno Android 16?

Anche in questo caso non abbiamo certezze. Tuttavia, con un pelo di malizia, un ciclo di sviluppo “abbreviato” post-Android 15 potrebbe giustificare l’estensione del supporto ai Google Pixel 6, Pixel 6 Pro e Pixel 6a.

I dispositivi di punta della generazione 2021 di Big G avrebbero dovuto fermarsi ad Android 15 “stabile” ma, come sappiamo, sono parte del programma di sviluppo di Android 15 QPR1 (quello atteso sul canale stabile a dicembre 2024) e quindi si aggiorneranno almeno a questa versione. Resta da capire se per loro ci sarà spazio per altro (oppure no) dopo Android 15 QPR1.

Passando alle certezze, sicuramente riceveranno Android 16 tutti gli smartphone Made by Google che possono contare sul Google Tensor G2 e sulle versioni successive del chip.

Inoltre, ultimo appunto, saranno supportati anche Google Pixel 9a (atteso nelle fasi iniziali del 2025) e i Google Pixel 10 che, a differenza di quest’anno, dovrebbero a questo punto debuttare sul mercato già con a bordo Android 16.

Alcune delle novità attese con Android 16

Con tutta questa carne al fuoco, ora come non mai, è quasi palese che molte delle funzionalità emerse da Android 15 QPR1 potranno far parte di Android 16, come se questo ciclo trimestrale stesse ponendo le basi per la prossima major release del sistema operativo (un po’ come è successo con Android 14 QPR2 e QPR3 nei confronti di Android 15).

Novità già “disponibili” nelle beta di Android 15 QPR1

Partiamo da quelle cose che sono già abilitate nelle build diffuse a coloro che hanno registrato i propri Pixel supportati al Programma Beta di Android. Queste potrebbero arrivare già con gli aggiornamenti trimestrali di Android 15 e, al contempo, far effettivamente far parte di Android 16.

Supporto alle finestre “desktop” sui tablet

Attraverso un lungo post sul blog degli sviluppatori Android, Google ha annunciato che con la beta 2 di Android 15 QPR1 arriva (in anteprima) una attesissima funzionalità su Google Pixel Tablet: ora è possibile ridimensionare le finestre, organizzarle, sovrapporle, tutto come se si stesse utilizzando un PC. Tutto ciò mostra l’avanzamento dei lavori sulla modalità desktop di Android.

Multitasking di livello desktop su Pixel Tablet - Android 15 QPR1 beta 2

Impostazioni di sistema riorganizzate

Con la beta 2 di Android 15 QPR1, Google ha riorganizzato la pagina iniziale delle impostazioni di sistema. Come potete apprezzare dalla seguente galleria d’immagini, da un lungo elenco su sfondo pulito, si passa a una serie di box che racchiudono al loro interno delle tessere con le varie sezioni. Sono state anche riordinate le varie impostazioni: ad esempio, ora in cima troviamo i servizi Google. Non abbiamo ancora modo di dire con certezza se questo rinnovamento vedrà la luce effettivamente già con i QPR di Android 15 o se verrà tenuto in fresco per Android 16.

Addio alle notifiche più vecchie di due settimane

A partire da Android 15 QPR1, il sistema operativo rifiuta le notifiche più vecchie di due settimane: queste non riproducono più alcun suono né vibrazione sul dispositivo, così come non mostrano il loro contenuto; viene solo fornito il dettaglio inerente all’applicazione, così che l’utente sappia quale controllare eventualmente.

Notifiche “compatte”

Google ha rimodulato la dimensione dei pop-up di notifica per dare meno disturbo all’utente: come potete osservare dalla seguente immagine, durante la visione di un video su YouTube, la notifica di Google Messaggi appare decisamente più compatta e meno fastidiosa rispetto a quanto accadeva fino alla beta precedente (e a quanto avviene tutt’ora sul canale stabile).

Android 15 QPR1 beta 2 - Notifiche landscape compatte

Ottimizzazioni alla registrazione/condivisione dello schermo

Google ha apportato piccoli miglioramenti alla funzionalità di registrazione schermo con la beta 2 di Android 15 QPR1. In precedenza, avviando una registrazione/condivisione dello schermo, lo smartphone si limitava ad aggiungere una notifica per evidenziare la cosa; ora è stato aggiunto un “chip” di fianco all’orologio.

Per interrompere la registrazione/condivisione dello schermo, con questa aggiunta, basterà effettuare un tap su questo chip e selezionare “Interrompi registrazione/condivisione” dalla finestra di dialogo. È ancora possibile interrompere la registrazione/condivisione dalla notifica di sistema.

Widget nella schermata di blocco per tutti i tablet?

Con la beta 2 di Android 15 QPR1, Google Pixel Tablet ha ri-guadagnato i widget sulla schermata di blocco. Si tratta di una funzionalità già emersa, rilasciata e poi ritirata da Big G durante lo sviluppo di Android 15. Con Android 16 la funzionalità potrebbe essere estesa a tutti i tablet Android.

Android 15 QPR1 beta 2 - Lockscreen widgets su Pixel Tablet

Novità emerse dalle beta di Android 15 ma non disponibili per tutti

Passiamo ora a quelle novità “nascoste” in Android 15 QPR1, quelle che non è detto che verranno abilitate nelle build che verranno rilasciate (presumibilmente a dicembre) in forma stabile e che potremmo vedere anche con Android 15 QPR2 o, perché no, direttamente con le prime versioni in anteprima di Android 16.

“Riduzione delle notifiche”

Una funzionalità a cui il team di sviluppo lavora da tempo è chiamata Notification Cooldown: presente nella DP1 di Android 15, la funzionalità (presente al percorso “Impostazioni > Notifiche”) si occupava di abbassare gradualmente il volume delle notifiche ripetute provenienti dalla stessa app.

Google ha rimosso tale funzionalità con la beta 1 di Android 15 ma essa è tornata, seppur nascosta con la beta 2 di Android 15 QPR1, in veste rinnovata: ora si chiama “Notifiche adattive” ma il modo di operare non sembra differire dal passato; nello specifico, la funzionalità fa sì che, in caso di ricezione di troppe notifiche consecutive, il volume e i pop-up delle stesse vengano ridotti per un tempo massimo di due minuti.

Modifiche alla modalità “Non disturbare”

Il team di sviluppo sta lavorando sottobanco per rinnovare la modalità “Non disturbare” sfruttando la API ZenDeviceEffects, novità di Android 15: verrà aggiunta una nuova modalità “Priorità” che consente di configurare il non disturbare a seconda di situazioni specifiche (generico, modalità personalizzata, eventi, sonno e così via): la modalità Non disturbare adatta al contesto potrà essere completamente personalizzata in nome, icona, trigger per l’attivazione, impostazioni di visualizzazione (ad esempio, abilita la scala di grigi) e impostazioni di notifica. Questa modifica sarà accompagnata dall’aggiunta di un nuovo QS Tile (riquadro per l’accesso rapido alle impostazioni) dedicato.

Queste modifiche sono nascoste nelle beta di Android 15 QPR1: pertanto, potrebbero già arrivare sui Pixel con la versione “finale” di QPR1 o con il successivo QPR2; per vederle all’opera sulla versione AOSP di Android, potremmo dovere aspettare il rilascio di Android 16.

Nuovi comandi rapidi per Android 16

Tempo fa vi avevamo raccontato delle evidenze, emerse dall’analisi del codice sorgente di Android 15 QPR1 beta 1, riguardo i lavori in corso che a Mountain View stanno facendo per rinnovare fortemente il nuovo pannello dei comandi rapidi con Android 16.

Rispetto a quanto presente nella precedente versione in anteprima, la più recente beta 2 ha aggiunto (sempre in forma nascosta) molte delle icone mancanti in precedenza; tuttavia rimangono problemi nella gestione del contrasto con tema chiaro. Si tratta di qualcosa chiaramente in via di sviluppo, quindi emergeranno nuovi aggiornamenti nelle future versioni in anteprima.

Quelle che abbiamo riportato solo sono alcune delle novità che ci aspettiamo con Android 16. È chiaro che la prossima major release del sistema operativo del robottino verde potrà contare su tutte le funzionalità parte di Android 15 e dei suoi aggiornamenti trimestrali. Aspettiamo comunque conferme ufficiali da parte di Google prima di dare inizio al countdown definitivo.