Samsung ha ufficialmente presentato Galaxy XR, il primo visore basato su Android XR, una piattaforma che nasce per unire in modo nativo l’intelligenza artificiale multimodale di Gemini con la capacità di fondere contenuti digitali e realtà fisica. È un prodotto che non vuole limitarsi a riproporre la classica esperienza VR isolata, ma che introduce una categoria di dispositivi pensati per l’uso quotidiano, in cui lo spazio attorno all’utente diventa un’estensione dello schermo.

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Una piattaforma costruita per l’era IA

Android XR non è una versione adattata di Android, ma la prima declinazione pensata interamente per convivere con un’assistente IA capace di vedere cosa vede l’utente e reagire di conseguenza, contestualizzando ogni gesto, ogni oggetto e ogni contenuto.

Questo si traduce in interazioni molto più naturali rispetto ai sistemi tradizionali, l’utente non deve più cercare manualmente tra menù e finestre, ma può sfruttare voce, occhi e mani per ottenere ciò che gli serve in modo immediato. In altre parole, l’IA non è un accessorio, ma il vero livello operativo su cui si appoggiano app, contenuti e navigazione.

Le app mobili in uno spazio infinito

Essendo mosso da Android, Galaxy XR non parte da zero sul fronte software, l’utente ritrova il Google Play Store e le app a cui è già abituato, ma trasformate per la tridimensionalità; non solo YouTube o Chrome portati su uno schermo più grande, ma soluzioni riprogettate per la presenza fisica nello spazio digitale.

Le esperienze XR dedicate già disponibili includono:

  • app di streaming come Crunchyroll, HBO Max, Peacock
  • versioni XR di Google Maps, Google TV, Google Foto, Chrome e Meet
  • oltre 50 app ed esperienze inedite ottimizzate per XR (tra cui Calm, MLB, Fox Sports, Adobe, ecc.)
  • giochi immersivi sviluppati appositamente da studi indipendenti e partner

Tutto questo è solo la prima ondata, trattandosi di una piattaforma aperta basata su OpenXR, Unity e WebXR, lo sviluppo di nuovi contenuti è incentivato fin da subito.

Galaxy XR nell’uso quotidiano

Samsung ha strutturato la presentazione mostrando tre scenari chiave che, di fatto, rendono evidente come Galaxy XR possa sostituire (almeno in certi momenti) l’uso tradizionale di PC, TV e smartphone.

Intrattenimento immersivo

La stanza diventa un cinema privato, YouTube offre una libreria immensa di contenuti immersivi a 180° e 360°, Google TV consente di ridimensionare lo schermo come se si avesse davanti una sala IMAX personale, e Google Foto trasforma automaticamente album 2D in ricordi tridimensionali. Nel frattempo, Gemini resta disponibile, se stai guardando una partita puoi chiedere statistiche sul giocatore che stai osservando, senza toccare nulla.

Esplorazione del mondo

Maps in modalità Immersive View è probabilmente uno degli esempi più chiari di cosa significhi navigare il mondo senza muoversi da casa, è possibile passeggiare virtualmente tra le strade, osservare monumenti in scala reale e richiedere contesto storico semplicemente guardando un luogo. Inoltre, con Cerchia e cerca, basta cerchiare qualcosa (reale o digitale) per ottenere subito una ricerca contestuale.

Produttività senza limiti

Il nuovo Galaxy XR permette di creare una vera workstation tridimensionale: documenti, browser, app musicali, finestre video, tutto può essere disposto intorno all’utente come se ci fosse un monitor grande quanto una stanza. Per i creator arrivano strumenti dedicati come Adobe Project Pulsar per l’editing video immersivo o Concepts per lo sketching; e quando lo spazio diventa troppo caotico, basta dire Hey Google organizza queste finestre, e Gemini riorganizza tutto.

Hardware progettato per l’utilizzo prolungato

L’esperienza offerta da Galaxy XR non è solo software, Samsung ha ottimizzato forma e materiali per renderlo comodo nel lungo periodo; la batteria è separata, il peso è bilanciato tra fronte e retro della testa e la maschera anti-luce è rimovibile. Non manca il supporto a microfoni direzionali, tracciamento preciso di occhi e mani e un display Micro OLED 4K che dà la sensazione di trovarsi davvero dentro i contenuti.

Le dichiarazioni di Samsung, Google e Qualcomm

Galaxy XR è il primo prodotto basato sulla nuova piattaforma Android XR sviluppata congiuntamente da Samsung, Google e Qualcomm Technologies; di seguito le dichiarazioni entusiaste delle relative aziende.

Won-Joon Choi, Chief Operating Officer della divisione Mobile eXperience (MX) di Samsung Electronics:

Con Galaxy XR, Samsung introduce un nuovissimo ecosistema di dispositivi mobili. Basato su Android XR, Galaxy XR espande la visione dell’intelligenza artificiale mobile verso una nuova frontiera di possibilità immersive e significative, consentendo all’XR di passare dall’idea iniziale alla realtà quotidiana, sia per il settore che per gli utenti.

Sameer Samat, Presidente dell’ecosistema Android di Google:

Android XR è la prima piattaforma Android progettata interamente per l’era Gemini e siamo incredibilmente entusiasti di compiere oggi un significativo passo avanti con il lancio di Galaxy XR.

Alex Katouzian, Group GM di Mobile, Compute & XR presso Qualcomm Technologies:

Galaxy XR incarna la nostra visione del futuro, in cui la sinergia tra intelligenza artificiale e XR trasforma le possibilità del personal computing. Siamo entusiasti di collaborare a questa iniziativa, poiché Galaxy XR contribuirà a introdurre nuovi casi d’uso in vari settori e aprirà la strada a entusiasmanti esperienze multi-dispositivo, il tutto reso possibile dalla nostra collaborazione con Samsung e Google.

Disponibilità di Galaxy XR

Il nuovo Samsung Galaxy XR è già disponibile negli Stati Uniti e in Corea del Sud al prezzo di 1.799 dollari, oppure 149 dollari al mese. L’azienda offre inoltre un Explorer Pack con dodici mesi di servizi premium come Google AI Pro, YouTube Premium e Google Play Pass, oltre a contenuti sportivi in streaming e app XR esclusive.

Il colosso coreano ha dichiarato che Galaxy XR è solo il primo tassello, la roadmap prevede nuovi form factor, inclusi occhiali con IA nativa pensati per un uso ancora più quotidiano, sviluppati in collaborazione con Warby Parker e Gentle Monster; l’obbiettivo finale è portare la realtà aumentata fuori dalle demo e dentro al vita reale, in modo discreto e continuo.