Avete letto bene il titolo e, no, oggi non è il primo aprile. Quindi la notizia è reale: Google ha annunciato, con un post del Vice Presidente degli ingegneri Dave Burke, la disponibilità della prima Developer Preview di Android 13. Come dice il nome si tratta di un primo sguardo a quella che sarà la prossima versione del robottino verde, che con ogni probabilità sarà disponibile in versione definitiva verso la fine dell’estate. Bando alle ciance però, e andiamo immediatamente a conoscere Android 13, che riprenderà molti dei concetti di Android 12L (di cui è uscita ieri la terza beta) introducendo ulteriori miglioramenti.

Privacy e sicurezza su tutto

Nei nostri smartphone sono racchiuse le informazioni più importanti delle nostre vite, dalle mail di lavoro ai documenti bancari, dai ricordi personali ai messaggi con i nostri amici e familiari, e nessuno vorrebbe che tali informazioni diventassero di pubblico dominio o. peggio ancora, fossero utilizzate per scopi illeciti o per sottrarci qualcosa. Google è consapevole di questo e ha messo, ancora una volta, la privacy e la sicurezza al centro di Android 13, sempre più una piattaforma di qualità in grado di offrire un ambiente sicuro per i propri dati, con il massimo controllo da parte degli utenti. Le prime novità sono rappresentate da nuove API per la condivisione di foto e video e da nuovi permessi per il WiFi.

Selettore di immagini e API

Al fine di rendere più sicure e protette le foto e i video Android 12 introduce in selettore di immagini a livello di sistema, che permette di condividere in maniera sicura sia i contenuti presenti sul proprio dispositivo sia quelli in cloud. Il sistema attuale permette la condivisione di qualsiasi contenuto da parte delle app, senza che sia necessario un permesso particolare per accedere ai file multimediali. Con Android 13 le applicazioni dovranno passare per le API Photo Picker, che permetteranno l’accesso ai contenuti multimediali ma in maniera controllata e sicura. La novità sarà introdotta anche sulle versioni precedenti, a partire da Android 11, con un aggiornamento del modulo MediaProvider attraverso Google Play.

Nuovi permessi per il WiFi

La nuova versione di Android introduce il nuovo permesso NEARBY-WIFI-DEVICES, dedicato alle app che gestiscono la connessione ai punti di accesso WiFi nelle vicinanze. Il nuovo permesso sarà richiesto per le app che fanno uso delle API WiFi e permetterà di cercare e collegarsi ai dispositivi WiFi nelle immediate vicinanze, senza che sia necessario utilizzare i permessi di localizzazione. Le app sviluppate per Android 13 potranno utilizzare il nuovo permesso con la flag neverForLocation, al fine di garantire una maggiore privacy agli utenti e per semplificare il lavoro degli sviluppatori.

Strumenti per gli sviluppatori

Trattandosi di una versione dedicata agli sviluppatori non potevano mancare le novità riservate a questa categoria, pensate per facilitare la creazione di applicazioni ancora più belle e funzionali. Con i nuovi strumenti dovrebbero ridursi i costi di sviluppo, semplificando molte delle operazioni più complesse.

Quick Settings Placement API

Le impostazioni rapide che siamo abituati a trovare nella tendina delle notifiche sono un modo molto comodo per compiere alcune operazioni senza dover abbandonare l’applicazione. Google rende più semplice per gli utenti scoprire nuovi tile e aggiungerli nella tendina delle notifiche, il tutto grazie a una nuova API dedicata proprio a questo scopo. Grazie alla nuova libreria l’applicazione potrà mostrare la tile personalizzata e consentire di aggiungerla immediatamente, utilizzando una finestra di dialogo di sistema, il tutto senza dover uscire dall’applicazione.

Icone a tema

Con Android 13 prosegue l’evoluzione di Material You, che ora permette di applicare i colori dinamici alle icone di tutte le app e non solo a quelle targate Google. In questo modo tutte le icone della home potranno avere le stesse sfumature di colore. C’è però un requisito che gli sviluppatori dovranno rispettare: un’icona monocromatica della propria app e una piccola modifica al file XML dell’icona adattiva.

Inizialmente la funzione sarà supportata esclusivamente sugli smartphone della serie Pixel, ma in un prossimo futuro saranno disponibili anche per i dispositivi di altri produttori, con i quali Google sta già collaborando.

Preferenze di linguaggio per-app

Le app che permettono di impostare una lingua diversa da quella di sistema potranno beneficiare di una nuova API, che permette di impostare la lingua da utilizzare per ridurre la quantità di codice da scrivere e migliorare la compatibilità sui vari dispositivi. Una simile API sarà presto aggiunta in una nuova libreria Jetpack, per aumentare ulteriormente la compatibilità.

Sillabazione rapida

La sillabazione è una funzione molto comoda per rendere più adattiva l’interfaccia utente delle app, consentendo di andare a capo in maniera automatica in ogni situazione. Con Android 13 le prestazioni sono cresciute del 200%, così da poter abilitare la funzione nelle TextViews senza che vadano a incidere sulle prestazioni di rendering.

Gli sviluppatori potranno utilizzare le nuove funzioni fullFastnormalFast all’interno delle chiamate setHyphenationFrequency.

Shader programmabili

Android 13 aggiunge il supporto per i RunTimeShader programmabili, il cui comportamento può essere definito utilizzando AGSL (Android Graphics Shading Language), che attraverso il motore di rendering di Android permette di personalizzare i colori nei canvas e nei contenuti View.

Questi shader sono utilizzati da Android per implementare diversi effetti, come la sfocatura, o per l’overscroll, e con Android 13 tali effetti potranno essere utilizzati per tutte le app. Qui sotto potete vedere un esempio di uno shader animato realizzato con AGSL.

OpenJDK 11

Con Android 13 inizia un lavoro di aggiornamento delle Core Libraries del sistema, così da allinearle a OpenJDK 11 LTS, con aggiornamenti alle librerie e al supporto a Java 11, sia per le app che per gli sviluppatori. Le modifiche saranno rilasciate attraverso aggiornamenti di sistema di Google Play, sotto forma di aggiornamento del modulo ART sui dispositivi che utilizzando Android 12 e successivi.

Compatibilità delle app

Google si impegna a rendere sempre più semplice l’adeguamento delle app alle nuove versioni e con Android 13 arriva una gradita novità. Le modifiche che portano un maggiore impatto sulle app potranno essere attivate solo su richiesta, al fine di garantire agli sviluppatori maggior tempo per conoscere i nuovi strumenti e sfruttare al meglio ogni singola novità.

Più aggiornamenti con Google Play

Project Mainline, che punta a rendere più semplici gli aggiornamenti di sistema tramite Google Play, continuerà ad avere un ruolo fondamentale anche in Android 13, così da essere sicuri che le app abbiano un ambiente più sicuro ma soprattutto consistente, indipendentemente dagli aggiornamenti rilasciati dai produttori.

Nuove funzioni, come il nuovo selettore di immagini e OpenJDK 11 possono arrivare subito anche sulle “vecchie” versioni di Android semplicemente aggiornando i rispettivi moduli. E grazie ai nuovi moduli, come quello Bluetooth e quello Ultra wideband, diventerà ancora più semplice avere sistemi sempre aggiornati.

Ottimizzazioni

La crescita del mercato dei pieghevoli, unita a quella del mercato Chromebook e al ritorno di fiamma per i tablet, obbliga gli sviluppatori a ottimizzare le proprie app anche per quei fattori di forma una volta trascurati, utilizzando un linguaggio di design adattivo per ridurre al minimo le modifiche.

Google ha già rilasciato nuove linee guida per ottimizzare le app per i tablete, per gli schermi più ampi come quelli dei Chromebook e per i pieghevoli.

Fase di test più semplice

Le tante novità introdotte costringeranno gli sviluppatori a numerosi test e per rendere più agevole il lavoro Google ha reso attivabili manualmente molte di esse. In molti casi basterà spostare un toggle per attivare o disattivare le funzioni, direttamente dalle opzioni sviluppatore. Resta sempre la possibilità di controllarle in maniera più accurata tramite l’interfaccia adb.

Come ottenere Android 13 DP1

Come dice il nome stesso, la versione di Android 13 rilasciata oggi è pensata per gli sviluppatori e non si presta a essere installata sui dispositivi di utilizzo quotidiano. Per questo non è disponibile attraverso il programma Android Beta, nel quale arriverà comunque nel corso dei prossimi mesi (secondo la timeline dovrebbe uscire nel mese di aprile).

Per ora quindi potete utilizzare l’emulatore di Android, che può essere configurato seguendo le istruzioni preparate da Google o utilizzando uno dei dispositivi supportati:  Google Pixel 6 Pro, Pixel 6, Pixel 5a 5G, Pixel 5, Pixel 4a (5G), Pixel 4a, Pixel 4 XL e Pixel 4.

Per l’installazione dovrete scaricare l’immagine di sistema per il vostro Pixel, disponibili su questa pagina, utilizzando Android Flash Tool che rimane il metodo più semplice per portare a termine l’operazione.

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