L’evento di presentazione dei nuovissimi Google Pixel 6 e Google Pixel 6 Pro si è da poco concluso e insieme ai nuovi smartphone la casa di Mountain View ha rilasciato Android 12 in versione stabile, ma anche tante piccole novità che toccano vari ambiti di utilizzo all’insegna di un’esperienza d’uso più smart e appagante.

“Assistant voice typing” in Gboard

google pixel 6 assistant gboard

La prima novità vede insieme la tastiera Gboard e Google Assistant: la nuova funzione “Assistant voice typing” debutta sui Google Pixel 6 e porta la dettatura vocale su un nuovo livello: l’utente può dettare, modificare e inviare messaggi di testo con la sola voce, senza neppure toccare il display dello smartphone.

Per lanciare la funzione basta usare il comando “Hey Google, type” in una conversazione oppure toccare l’icona dedicata del microfono. Per arrestarla basta dire “Stop”. Completato il messaggio, basta pronunciare “Send” per inviarlo. Quanto alle possibilità di modifica, “Clear” cancella l’ultima frase, “Clear all” cancella tutto il messaggio, mentre “Delete” elimina solo l’ultima parola (si può usare anche “Undo”). Non manca la possibilità di fare lo spelling delle parole trascritte male oppure di passare da un campo di testo all’altro con “Next” e “Previous”. Nelle email ci sono altri comandi come “Set recipient,” “Add [contact] to Cc” e “Set subject”. Infine, è possibile anche inserire le emoji.

Live Translate, Quick phrases, Direct my Call, Wait Times

Uno dei vantaggi portati dal chip Tensor sui Google Pixel 6 si chiama “Live Translate” e permette di effettuare la traduzione in tempo reale di messaggi, testo inquadrato con la fotocamera (tramite Google Lens) e la trascrizione audio anche offline, direttamente sullo smartphone. I language models necessari vengono scaricati sul device, a tutto vantaggio anche della privacy dell’utente. Live Translate eviterà, inoltre, la seccatura di passare a Google Traduttore per effettuare le traduzioni, integrandosi in app supportate come Google Messaggi e WhatsApp. Non mancherà la possibilità di passare da una lingua all’altra, con Gboard che potrà tradurre i messaggi nella lingua del destinatario.

google pixel 6 live translate

Sui Pixel, la funzione lavora insieme a Live Caption per trascrivere e tradurre in tempo reale l’audio dei video in riproduzione e con la modalità interprete di Google Assistant. Le lingue supportate offline non sono al momento tantissime e comprendono inglese, giapponese e tedesco; quelle supportate online sono 48.

Le lingue supportate offline non sono al momento tantissime e comprendono inglese, giapponese e tedesco; quelle supportate online sono 48.

La funzione Hold for Me lanciata l’anno scorso si evolve con “Direct my Call” e “Wait Times” in Google Telefono. La prima crea un elenco con tutte le opzioni elencate e selezionabili nei menù automatici durante le chiamate con call center et similia.

La seconda mostra i tempi d’attesa correnti e stimati durante le chiamate con numeri verdi, un po’ come i tempi d’attesa mostrati da Google Maps.

Quick phrases” è il potenziamento di Google Assistant per i Google Pixel 6: senza pronunciare il comando di attivazione “Hey Google”, la feature permette di eseguire semplici azioni come fermare un timer, rimandare una sveglia, accettare o rifiutare una chiamata in entrata. Contestualmente, Assistant è il protagonista della versione potenziata e più utile del widget At a Glance per schermata home e lockscreen su Android 12, ora in grado di mostrara informazioni dal calendario, come programmi di viaggio e persino i QR code dei biglietti.

Motion Mode, Real Tone, Face Unblur

Uno dei maggiori upgrade tecnici dei Google Pixel 6 riguarda il comparto fotografico, ma Google non ha pensato solo all’hardware.

Motion Mode mette in movimento le foto: ogni volta che viene premuto il tasto di scatto vengono catturati vari frame, che poi il machine learning studia per capire soggetto, movimento in atto e per aggiungere un effetto blur. La funzione comprende Action Pan, che tiene a fuoco il soggetto in movimento e sfoca lo sfondo, e Long Exposure.

Con Real Tone, Google punta a restituire scatti naturali e privi di aberrazioni a prescindere dallo skin tone del soggetto.

google pixel 6 real tone

Big G ha lavorato con fotografi rinomati come Kira Kelly, Deun Ivory e Adrienne Raquel e dato impulso alla diversità nei propri database per “addestrare” al meglio i camera models. Non ci resta che vedere cosa saprà fare l’image processing dei Pixel 6.

Rimanendo in tema di machine learning, fotografia e Pixel 6, con Face Unblur promette di risolvere i problemi di sfocatura dei volti nelle foto. Anche qui entra in gioco il chip Tensor e gli scatti dimostrativi sono interessanti. Il funzionamento è notevole: prima ancora che l’utente clicchi il tasto di scatto, Face Unblur cerca volti nell’inquadratura e, una volta trovati, fa entrare in gioco anche la fotocamera secondaria (la ultra-wide) per catturare due foto insieme. Allo scatto, la fotocamera principale cattura l’immagine principale con esposizione normale per ridurre il rumore, mentre la ultra-wide usa una velocità di scatto maggiore per azzerare il micromosso; il machine learning, infine, mette insieme il tutto per creare un solo scatto corretto.

Google Security Hub e partnership con Snapchat

Coi Pixel 6, Google fa debuttare Security Hub e Privacy Dashboard: il primo riunisce tutte le impostazioni di sicurezza, mostrando aggiornamenti di sicurezza disponibili, PIN e sblocco con l’impronta attivi, app installate potenzialmente dannose e altro; la seconda permette di sapere quali app hanno accesso a quali permessi, come quello relativo alla posizione. Il tutto senza dimenticare i nuovi indicatori di utilizzo di microfono e fotocamera.

Google ha annunciato una partnership con Snap Inc. per portare sui Pixel delle feature esclusive di Snapchat: Quick Tap to Snap permette di eseguire un doppio tap sul retro dello smartphone per aprire Snapchat già nella schermata di blocco. Per condividere lo snap occorre sbloccare lo smartphone, ma prima è comunque possibile salvarlo in galleria. La feature arriverà anche su Google Pixel 5a, Pixel 4a 5G e Pixel 5.

google snapchat

Nuove feature in realtà aumentata saranno rese possibili dal chip Tensor dei Pixel 6, che permetteranno anche di sfruttare Live Translate in Snapchat.

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