Android 11 è la versione più diffusa nel 2022, Android 12 ancora assente

Android 11

Google ha nuovamente aggiornato la tabella che mostra il tasso di adozione delle varie versioni del sistema operativo Android e il lato tutt’altro che entusiasmante della vicenda è che ad oggi, giunti quasi a metà 2022, la versione più diffusa è ancora Android 11, ma soprattutto di Android 12 non conosciamo neppure i dati ufficiali relativi al tasso di adozione.

Diffusione delle versioni Android

Come gli utenti di vecchia data e più curiosi sicuramente sanno già, storicamente Google non faceva mistero delle informazioni in merito alle percentuali di diffusione delle varie versioni del sistema operativo Android. Tali dati venivano resi disponibili sotto forma di un grafico a torta aggiornato in maniera piuttosto frequente, con annessa assegnazione di una percentuale a ciascuna versione del robottino, dalle più recenti alle più antiquate.

Questi dati, se per un verso appagano la curiosità degli interessati e denotano una certa trasparenza, per l’altro hanno contribuito a mettere in evidenza il mai risolto problema della frammentazione di Android. Senza tacere del confronto impietoso con Apple e con l’adozione nettamente più rapida delle nuove versioni del sistema operativo iOS.

Queste motivazioni hanno sicuramente contribuito alla decisione di Google di cambiare modus operandi: dapprima la frequenza di aggiornamento del grafico in questione è diminuita, poi lo stesso è stato del tutto abbandonato; in tempi più recenti, lo stesso grafico ha trovato una nuova collocazione in Android Studio, dove le suddette informazioni tornano certamente più utili agli sviluppatori.

Ultimo aggiornamento: Android 11 in vetta, Android 12 assente

Allo stato attuale, i dati sulle percentuali di diffusione delle versioni di Android presenti su Android Studio vengono aggiornati in un lasso di tempo che va da sei mesi a un anno e, dopo quello di novembre 2021 di cui vi avevamo parlato illo tempore, un nuovo aggiornamento è arrivato in data 9 maggio 2022.

Purtroppo non ci sono buone notizie: stando ai dati ufficiali, che potete vedere anche a seguire sotto forma di tabella e di grafico a torta, Android 11 (R) è la versione più diffusa ed è passata dal 24,2% al 28,3%. Di contro, Android 10 è diminuito dal 26,5% di novembre al 23,9% attuale. Seguono le release più vecchie del robottino, con la più vecchia elencata, Jelly Bean, ancora presente sullo 0,4% dei dispositivi.

La mancanza di Android 12 da queste statistiche, comunque, non va intesa nel senso di una sua diffusione ancora in percentuale irrilevante — se seguite i nostri articoli sugli aggiornamenti software, sapete che le cose non stanno così —, bensì alla luce della finalità stessa di questi dati: come detto, gli stessi sono presenti in Android Studio e si rivolgono alla platea degli sviluppatori. Ebbene, piuttosto che servire come linea guida sulle API Android che le loro app dovrebbero avere come target — questa finalità viene perseguita dal Google Play Store imponendo dei requisiti minimi in termini di livello API —, la tabella punta ad aiutare gli sviluppatori a decidere quali versioni di Android supportare con le proprie app.

Mediante questi dati, insomma, gli sviluppatori possono avere conoscenza della percentuale più o meno rilevante di potenziali utenti che potrebbero perdere in caso di mancato supporto ad una versione del sistema operativo Android meno recente. Alla luce di queste considerazioni, è piuttosto evidente come essere edotti della percentuale di dispositivi Android già aggiornati ad Android 12 o Android 12L — per non parlare delle release beta di Android 13 — non sia particolarmente rilevante e dunque utile per gli sviluppatori.

A dispetto di ciò, per gli utenti più curiosi e per gli addetti ai lavori sarebbe comunque piuttosto interessante conoscere dati più dettagliati sulla diffusione delle versioni del robottino verde più recenti, soprattutto alla luce del fatto che le statistiche di Android 12 e Android 12L sarebbero separate in quanto le due release utilizzano versioni di API diverse.

Potrebbe interessarti anchemigliori smartphone Android

Fonte: 9to5google.com
Condividi: