Assaggi di modding per Google Pixel 6 e Pixel 6 Pro col primo kernel custom

Google pixel 6 pro

Google Pixel 6 e Google Pixel 6 Pro sono arrivati da poco sul mercato – in Italia non ancora, ma è comunque possibile acquistarli –, ma, per la gioia degli appassionati, si sono già aperti al modding: è disponibile il primo kernel custom per i nuovi smartphone Made by Google.

Negli ultimi giorni abbiamo parlato dei Google Pixel 6 per via di qualche bug, di una funzione interessante e per gli sfondi ufficiali. Oggi, invece, vediamo una novità dedicata agli appassionati di modding e agli utenti che vogliono aver un controllo extra sul proprio smartphone.

Google Pixel 6 e Pixel 6 Pro: primo kernel custom già disponibile

Il kernel, detto in maniera estremamente semplificata, è quella componente del software che fa da “ponte” tra il sistema operativo e tutte le applicazioni da una parte e l’hardware del dispositivo dall’altra. Di fatto, il kernel entra in gioco in qualsiasi attività compiuta con il dispositivo.

Ebbene, dopo che Google aveva prontamente rilasciato le factory images di Google Pixel 6 e Google Pixel 6 Pro, così come device tree e kernel source code, l’utente e contributor di XDA Developers Freak07 ha reso disponibile il primo kernel custom per la coppia di smartphone di riferimento di Big G.

Per i possessori dei Pixel 6 che apprezzano il modding, si tratta di un’ottima notizia. L’unico lato negativo è che al momento il Kirisakura kernel è disponibile solo come preview build con minimal features, ma il suo sviluppo verrà portato avanti. A causa di alcune modifiche fatte alla Generic Kernel Image (GKI), il flash di questo kernel custom deve essere effettuato come una serie di immagini, non come un singolo file ZIP via TWRP.

Insomma, se non siete perfettamente consapevoli di ciò che fate, è meglio lasciar stare. Di buoni motivi per evitare di darsi subito al modding con uno smartphone, per giunta premium, appena lanciato ce ne sarebbero diversi (a partire dal fatto che lo sblocco del bootloader impediribbe il funzionamento delle app che richiedono un pass SafetyNet). Se comunque siete curiosi, tutti i file necessari sono disponibili a questo link.

Leggi anche: Recensione Google Pixel 6 Pro

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Fonte: 9to5google.com
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