Tra queste ce n’è una in particolare che riguarda il kernel, ovvero l’adozione di SDCardFS al posto di FUSE, il cui compito è quello gestire directory e permessi della memoria interna. Senza scendere in particolari tecnici, che potete trovare leggendo questo articolo, l’utilizzo del nuovo file system riduce l’overhead sulle operazioni I/O effettuate sullo storage, elimina la doppia cache delle pagine e alcuni bizzarri errori nel trasferimento di file al PC.
Per gli addetti ai lavori non si tratta di una novità inattesa, visto che la notizia circola da tempo nell’ambiente degli sviluppatori ed era una delle funzionalità più attese della nuova release di Android. Al momento non sono solo i dispositivi Nexus e Pixel, che hanno ricevuto la prima Developer Preview di Android O, a godere di SDCardFS, ma anche Samsung (che ha contribuito allo sviluppo), Huawei e OnePlus stanno già utilizzando il nuovo file system.