Dal classico secondo appuntamento annuale che OnePlus riserva da anni alla sua gamma manca la variante “Pro” e c’è solo OnePlus 8T. Il CEO, ne abbiamo parlato qui, settimane prima dell’evento in streaming andato in onda il 14 ottobre 2020, ha detto che era impossibile migliorare dopo soli sei mesi OnePlus 8 Pro, ma dietro la diplomazia di Pete Lau sembra ci siano le volontà di avere in gamma prodotti che non giochino la stessa partita e di presidiare altre fasce di mercato (OnePlus Nord dovrebbe essere solamente il primo atto).

Quindi OnePlus 8T concentra su di sé il meglio che l’azienda possa offrire in termini di tecnologia alla fine del 2020, con risultati visibili. Ci sono un display OLED da 120 Hz, le memorie di tipo UFS 3.1, la ricarica (di gran lunga) più veloce mai ingegnerizzata dall’azienda, e una OxygenOS che OnePlus ha rivoltato quasi come un calzino rispetto al passato, ma anche delle assenze: due pesanti come quella della ricarica wireless e la certificazione IP per la resistenza a polvere e fluidi, altre veniali come le RAM di tipo LPDDR5. Sono rimaste tutte appannaggio di OnePlus 8 Pro. Per il prezzo richiesto però, finalmente in calo da una generazione all’altra, c’è poco di cui lamentarsi: entrambe le configurazioni di memoria costano oltre 100 euro meno di sei mesi prima.

Avrete intuito che c’è parecchio da dire su OnePlus 8T, per cui procediamo con ordine.

Caratteristiche tecniche di OnePlus 8T

Il display ad alta frequenza di aggiornamento di OnePlus 8T è l’ideale per gli appassionati di gaming e per tutti coloro che amano la fluidità in ogni sfaccettatura. Si tratta di un’unità Fluid AMOLED 20:9 da 6,55 pollici con risoluzione Full HD+ di 1.080 x 2.400 pixel (402 ppi) con pieno supporto alla gamma cromatica DCI-P3 che assicura una maggiore accuratezza ed un’accresciuta efficienza energetica, HDR10+, refresh rate a 120 Hz e campionamento del touch a 240 Hz, luminosità massima di 1.100 nits ed indice di precisione del colore JNCD di circa a 0.3. Apprezzabile la riduzione del 40% delle tonalità di blu potenzialmente dannose per l’occhio umano, mentre la copertura è affidata ad un vetro Corning Gorilla Glass 2.5D.

Il SoC scelto per OnePlus 8T rimane quello al top della gamma Qualcomm, lo Snapdragon 865 con CPU octa core a 2,84 GHz, GPU Adreno 650, modem Snapdragon X55 per la connettività 5G ed un sistema di raffreddamento a camera di vapore per mantenere freddo lo smartphone durante i giochi o le operazioni che stressano molto l’hardware. Due le configurazioni di memoria previste, una con 8 GB di RAM e 128 GB di spazio di archiviazione, l’altra con 12 GB di RAM e 256 GB di spazio di archiviazione; le RAM sono di tipo LPDDR4x, le ROM di tipo UFS 3.1 e permane l’impossibilità di espandere la memoria tramite un supporto esterno.

Rispetto al predecessore, su OnePlus 8T c’è una fotocamera in più al posteriore, un sensore monocromatico da 2 megapixel che affianca il macro da 5 megapixel f/2.4. Nulla che sia in grado di modificare in modo percettibile l’esperienza d’uso delle fotografie, per cui il reale passo avanti è rappresentato dalla fotocamera ultra grandangolare che continua ad essere una Sony IMX481 da 16 megapixel f/2.2 ma passa dai 116 gradi di campo visivo ai 123 gradi attuali per accogliere un maggior numero di elementi nell’inquadratura. La principale invece è una Sony IMX586 da 48 megapixel f/1.7 dotata di stabilizzazione ottica (OIS) che affianca la classica gestita dal software.

Il sistema di sblocco continua ad essere collocato al di sotto del display, mentre la connettività è come sempre ben nutrita: 5G (NSA/SA), 4G/VoLTE, Wi-Fi 6 AC/AX, Bluetooth 5.1 con aptX & aptX HD, LDAC e AAC, GPS a doppia frequenza, GLONASS, Galileo, Beidou, NFC, USB C 3.1. Ci sono pure tutti i sensori che si possono cercare in un top di gamma: accelerometro, compasso, bussola, luminosità, prossimità, impronte digitali in display, giroscopio.

La batteria è composta da due unità da 2.250 mAh ciascuna per una capacità totale di 4.500 mAh, manca la ricarica wireless ma in compenso la ricarica rapida cablata Warp Charge 65 consente di spingersi fino ai 65 watt per ottenere la ricarica completa in 39 minuti, mentre in soli 15 minuti si incamera energia a sufficienza per coprire un’intera giornata di utilizzo.

La prestazione è resa possibile dall’utilizzo di due batterie in parallelo che permettono di raddoppiare il voltaggio a parità di corrente (10 volt e 6,5 ampere), e dalle contromisure adottate da OnePlus per garantire che il processo rimanga sicuro. Per cui ci sono dodici sensori di temperatura integrati nello smartphone e un chip di sicurezza aggiuntivo per il cavo e per il caricabatterie incaricato di controllare e mantenere stabile la temperatura di esercizio. Comunque OnePlus 8T supporta potenze di ricarica fino a 27 watt se collegato ad alimentatori diversi dal Warp Charge 65 a corredo.

Design di OnePlus 8T

La scelta di presentare un solo top di gamma ha avuto delle ripercussioni anche sul design, e rispetto al predecessore il nuovo smartphone per la seconda metà del 2020 e l’inizio del 2021 cambia più di quanto ci si sarebbe potuto aspettare.

OnePlus 8T rinuncia alla leggera curvatura ai bordi del vetro Gorilla Glass di Corning che protegge il display in favore di una superficie piatta, peraltro per molti più ergonomica. Il cambiamento si ferma lì, poiché la superficie posteriore in vetro mantiene la curvatura sui lati lunghi per favorire la presa. Ma la fotocamera in più e la decisione di arrangiare le antenne in maniera diversa hanno indotto i designer di OnePlus 8T a ripensare forma e posizione del gruppo ottico: in alto a sinistra, inedito per OnePlus, c’è un rettangolo smussato che richiama Samsung Galaxy S20, Huawei P40 e compagnia.

È cresciuta la superficie attiva sulla parte anteriore per un display ancora più immersivo, merito di cornici ancor più sottili e anche più uniformi sui quattro lati e della soluzione “chip-on-panel (COP)” accoppiata al pannello OLED flessibile. Per il telaio i progettisti hanno scelto ancora una volta di puntare sull’alluminio. Leggere le variazioni in termini di colorazioni, che sono due: Aquamarine Green e Lunar Silver.

La prima, Aquamarine Green, sfrutta la rifrazione della luce per dare origine a giochi cromatici, ed è in grado, assicura l’azienda, di ridurre l’accumulo di impronte sul retro con finitura lucida. La seconda, Lunar Silver, combina invece l’ultima generazione del vetro satinato opaco di OnePlus con una particolare tonalità di grigio e rappresenta “il perfetto equilibrio tra eleganza estetica e comfort senza pari”.

La scheda tecnica alla voce dimensioni riporta 160,7 x 74,1 x 8,4 mm per un peso di 188 grammi. Segnaliamo l’assenza di una certificazione IP contro polvere e liquidi.

Software e funzioni di OnePlus 8T

OnePlus ha enfatizzato parecchio i cambiamenti in parte radicali che hanno interessato la sua interfaccia utente, al debutto proprio su OnePlus 8T. La OxygenOS 11, basata su Android 11, è stata oggetto di una vera e propria ristrutturazione, per arrivare alla quale l’azienda ha raccolto e analizzato i feedback della community di appassionati che da anni popola il forum ufficiale, che ha anche partecipato tramite alcuni rappresentati allo sviluppo di alcune funzionalità. La filosofia di base è comunque la medesima: fluidità e velocità, senza dimenticare il minimalismo di matrice Android “liscio” con l’aggiunta di qualche tocco che possa arricchire l’esperienza.

Alcuni elementi più di altri sono in grado di saltare subito all’occhio: l’utilizzo di un font inedito, nuove gesture e animazioni e possibilità di personalizzazione maggiori che “unite alla pulizia della OxygenOS – afferma OnePlus – contribuiscono a far risaltare le informazioni importanti e a migliorare l’efficienza”. Un esempio della collaborazione tra i progettisti e la community è la Dark Mode, rivista con l’aiuto di Léandro Tijink: i contenuti sono stati resi più semplici da leggere attraverso l’utilizzo di tonalità diverse, mentre un lavoro sulla logica del framework di sistema ha permesso di organizzare in maniera migliore la visualizzazione delle varie app e delle interfacce di sistema.

Ma la vera star della OxygenOS 11 poiché invocata a lungo dai clienti è l’Always on Display (AOD), elemento funzionale importante che consente di visualizzare a schermo spento e con un impatto trascurabile sull’autonomia orario, data, percentuale di carica, messaggi e informazioni di vario tipo. Undici sono gli arrangiamenti grafici inseriti da OnePlus ma è il layout la stella dell’Always on Display di OnePlus 8T, frutto della collaborazione con la prestigiosa Parsons School of Design, che ha portato il Benessere Digitale di Google ad essere l’elemento centrale di AOD e quindi a fare da sprone per un utilizzo consapevole dello smartphone. Qualora per qualcuno fosse motivo d’ansia si può comunque impostare una visualizzazione diversa, come ad esempio un avatar di se stessi che si aggiorna nel corso della giornata sulla base dell’attività che si sta svolgendo o di ciò che ci accade intorno.

Con la OxygenOS 11 debuttano anche nuovi layout e gesture che interessano ciascun ambiente di sistema su cui OnePlus avesse potere con l’intento di favorire l’utilizzo con una mano, manna dal cielo in un frangente in cui smartphone e display sono sempre più grandi e quindi difficili da gestire in mobilità. La via è stata indicata dalla sezione aurea, che ha suggerito dove fosse meglio posizionare all’interno delle schermate di OnePlus gli elementi che permettono all’utente di interagire con lo smartphone. C’è gloria per la Zen Mode 2.0, al debutto su OxygenOS 11, grazie alla quale si può scegliere tra cinque temi in modo da riflettere il proprio stato d’animo e creare un gruppo di amici con cui si può condividere la pausa dalla tecnologia.

Pressoché ovvia da un lato la presenza della modalità notte per la fotocamera, di cui sono stati resi più efficaci gli algoritmi che operano in collaborazione con l’intelligenza artificiale, mentre dall’altro OnePlus 8T può trarre vantaggio dalle migliorie alla stabilizzazione per un flusso video Steady and Sturdy, stabile e solido, grazie anche al tracciamento automatico dell’oggetto messo a fuoco nel caso questo fosse in movimento. Debutta la modalità video ritratto che utilizza l’intelligenza artificiale per rilevare il soggetto inquadrato e sfocarne lo sfondo: “adesso puoi mettere in risalto il tuo migliore amico mentre soffia sulle candeline”, è lo scenario preso ad esempio da OnePlus.

Immagini di OnePlus 8T

Prezzo e uscita di OnePlus 8T

Come per le generazioni passate, la confezione di vendita di OnePlus 8T include l’adattatore da parete Warp Charge 65 per la ricarica rapida con il relativo cavo con entrambe le estremità USB-C ed un case protettivo. Sul display dello smartphone è pre applicata una pellicola protettiva.

OnePlus 8T è pre-ordinabile dal 14 settembre 2020 attraverso il sito ufficiale e sarà in vendita anche su Amazon. Disponibilità effettiva a partire dal 20 ottobre 2020. Come detto in apertura, è una straordinaria notizia per gli appassionati il calo dei prezzi:

  • OnePlus 8T 8+128 GB nelle colorazioni Aquamarine Green e Lunar Silver costa 599 euro;
  • OnePlus 8T 12+256 GB nella colorazione Aquamarine Green costa 699 euro.