OxygenOS è il nome dell’interfaccia proprietaria sviluppata da OnePlus per personalizzare i suoi dispositivi Android sul mercato occidentale. Inizialmente molto simile ad Android stock, con il tempo ha introdotto un numero sempre maggiore di funzionalità aggiuntive, ritagliandosi la sua fetta di utenti e “ammiratori”. OnePlus utilizza la OxygenOS sugli smartphone Android commercializzati sul mercato occidentale, mentre in Cina è distribuita la HydrogenOS, che presenta alcune differenze.

Andiamo dunque a scoprire tutto ciò che c’è da sapere sulla OxygenOS, dalla sua nascita alle sue funzionalità, sempre più avanzate con il passare degli anni.

Storia della OxygenOS

Agli inizi, con OnePlus One, la casa cinese aveva stretto accordi con Kirt McMaster e Steve Kondik per disporre di CyanogenOS, una ROM simile alla CyanogenMod e basata su una versione stock di Android. Con il complicarsi dei rapporti (conclusi con OnePlus 2, ma proseguiti fino a fine contratto col primo modello), OnePlus ha iniziato a sviluppare la sua personalizzazione, denominandola OxygenOS in seguito a un concorso tra gli utenti.

La prima versione della OxygenOS era basata su Android 5.0.1 Lollipop e fu rilasciata nel 2015 proprio per OnePlus One, nonostante non fosse di fatto riconosciuta come software stock dello smartphone. Con l’arrivo del successore, OnePlus 2, la casa cinese decise di adottare definitivamente la sua ROM, in versione 2 e basata su Android 5.1.1 Lollipop.

Nel corso del tempo, delle varie distribuzioni di Android e delle crescenti opportunità offerte da hardware sempre più potente, OxygenOS è considerevolmente cresciuta ed è giunta alla versione 9, basata su Android 9 Pie. Per arrivare a una tale numerazione, in linea con i rilasci da parte di Google, OxygenOS ha saltato alcune versioni, passando direttamente dalla 5 alla 9. La versione 10, basata su Android 10, è in dirittura di arrivo.

Caratteristiche della OxygenOS

OxygenOS è nata come interfaccia molto vicina ad Android stock, piuttosto scarna e priva di funzionalità particolari. Nel corso degli anni la filosofia è rimasta la stessa, ma la ROM si è evoluta e ha portato a bordo degli smartphone OnePlus tante novità, facendosi apprezzare dagli utenti alla ricerca di semplicità, rapidità e fluidità. Del resto il sito ufficiale OnePlus recita: “Il design pulito ed elegante di OxygenOS emerge in modo chiaro in ogni icona e animazione. Un’autentica testimonianza della nostra costante ricerca di Fast and Smooth.

Le ultime versioni di OxygenOS hanno la personalizzazione di icone e accenti (e non solo), gesture a schermo intero, lancio rapido delle app, potenziamento video (per colori più brillanti e vivaci, contrasto potenziato e maggiore nitidezza nei video), modalità Fnatic per il gaming, screen recorder, OnePlus Shelf (una sorta di widget dove organizzare i servizi più utilizzati), Modalità Zen (per “staccare” e fare una pausa dallo smartphone) e tutta una serie di funzioni dedicate al comparto fotografico.

Tutto ciò senza dimenticare le app di sistema come launcher, telefono, messaggi, meteo, calcolatrice, OnePlus Switch (per trasferire i dati) e così via, che accompagnano i servizi Google e tutto ciò che già Android offre.

Funzioni della OxygenOS

Come anticipato, la OxygenOS mette a disposizione degli utenti diverse funzionalità, inserite nel corso del tempo e di versione in versione. La personalizzazione del produttore cinese, nelle versioni più recenti, offre ad esempio le gesture a schermo intero, che consentono di semplificare il modo di interagire col telefono e di sfruttare tutto il display, senza più lo “spreco di spazio” dei pulsanti di navigazione o dei tasti fisici.

All’interno delle impostazioni è possibile modificare l’aspetto del sistema e del launcher: l’utente può optare per il tema chiaro o tema scuro, modificare gli accenti scegliendo tra una miriade di colorazioni, cambiare le icone e tanto altro. Sempre all’interno del launcher si può sfruttare la funzione Spazio nascosto per nascondere da occhi indiscreti alcune app specifiche.

A partire da OnePlus 7 Pro è stata anche introdotta la modalità Fnatic dedicata ai giocatori “incalliti”: con questa è infatti possibile bloccare tutte le chiamate e le notifiche in ingresso (con qualche eccezione), in modo da potersi concentrare solo sul gioco. Dedicata ai giocatori, ma anche agli altri utenti, la funzione Screen Recorder consente di catturare tutto ciò che accade sullo schermo, che si tratti di un incredibile record o di un tutorial.

Vale la pena citare anche la Modalità Zen, grazie alla quale è possibile fare una pausa dallo smartphone, aiutando gli utenti a “staccare la spina” per un certo lasso di tempo e a tenere il conto di alcune statistiche (come il numero di notifiche), e OnePlus Switch, che permette di trasferire i dati in modo sicuro senza bisogno di Wi-Fi o dati mobili.

Dispositivi compatibili con OxygenOS

La OxygenOS è stata sviluppata da OnePlus per i suoi dispositivi e dunque, trattandosi di un’interfaccia proprietaria, è disponibile a livello ufficiale solo a bordo dei device della casa cinese. Viene utilizzata come ROM a partire da OnePlus 2 (su OnePlus One era “opzionale”, come spiegato più in alto), anche se grazie ad alcuni porting, a Project Treble e al modding può essere installata su altri smartphone.