Se volessimo trovare il tratto distintivo di Huawei non avremmo alcun dubbio nell’individuarlo nella capacità di sviluppare soluzioni tecniche innovative. Giusto 12 mesi fa il P60 Pro ci aveva colpito per l’utilizzo di un teleobiettivo medio con tanta qualità per sensore e ottiche, il telemacro, che da lì in poi si è visto su moltissimi smartphone, a conferma della trovata vincente del brand cinese.
Portiamoci idealmente avanti di qualche mese e siamo pronti a scommettere che qualcun altro prenderà in prestito la lente retrattile associata ad un sensore da 1 pollice che Huawei propone sul Pura 70 Ultra. Un signor top di gamma con alcuni compromessi che si trascinano dal ban USA, sul comparto fotografico però vale la pena spendere qualche parola in più, lo dobbiamo alla passione per la tecnologia che ci guida, perché siamo sicuri che chi la condivide con noi, non potrà che stupirsi di fronte ad un tale livello di ingegnerizzazione.
Indice:
Huawei Pura 70 Ultra oltre le fotocamere
Prima di addentrarci nel comparto foto ci soffermiamo sulla globalità del top di gamma Huawei, lo abbiamo provato e raccontato all’interno di una video recensione che vi lasciamo a seguire.
Come era prevedibile dalla nostra analisi emerge un dispositivo solido e ben costruito, con un design audace e curato. L’ergonomia è discreta nonostante il peso di ben 226 grammi, mentre il display si colloca tra i migliori della fascia premium. Una menzione di diritto spetta al SoC Kirin 9010, una scommessa made in Huawei realizzata a 7 nm, che in barba ad una scheda tecnica che non regge il confronto con lo Snapdragon 8 Gen 3, si è rivelato in realtà capace di seguire l’utente anche nelle richieste più esigenti, senza sacrificare i consumi o eccedere nelle temperature.
Un ruolo importante in tal senso ce l’ha il software, HarmonyOS che forte della sua giovane età e del rapporto stretto con il software, sfoggia un’ottimizzazione che Android si sogna. In tutto ciò continuano a mancare i servizi di Google e non c’è il 5G, per il primo problema abbiamo imparato a conoscere una soluzione apparentemente solida e duratura, Aurora Store con i servizi MicroG, mentre per il 5G non sarà certo un dramma viste le performace delle reti di ultima generazione nel nostro paese, fermo restando che la ricezione del segnale telefonico è da piena tradizione Huawei, cioè ottima.
Il comparto fotografico di Huawei Pura 70 Ultra
Huawei Pura 70 Ultra presenta un rinnovato comparto fotografico con grande protagonista l’obiettivo principale pop-up, cioè dotato di lenti telescopiche associato ad un sensore da 1″ Sony IMX 989 stabilizzato meccanicamente e apertura variabile F/1.6-4.0. Lo stesso sensore può contare sia su un AF a rilevamento di fase sia su di un laser AF.
La fotocamera ultrawide (equivalente 13 mm) si basa su un sensore da 40 MP con AF e obiettivo F/2.2; il teleobiettivo da 50 MP F/2.1 ripropone le caratteristiche dello scorso anno e può essere sfruttato come telemacro, con distanza di fuoco minima di 5 cm, anch’esso è stabilizzato otticamente, dotato di PDAF e ingrandimento ottico 3,5x (equivalente a 90 mm).
Infine frontalmente troviamo una rinnovata selfie camera da 13 MP F/2.4 con AF.
Sensore principale
Il sensore principale di Huawei Pura70 Ultra è quella che potremmo definire la fotocamera tuttofare di qualità. La ricetta è semplice, allestire un pacchetto hardware potente e versatile per poter gestire le più svariate situazioni di luce. E in effetti è così, le dimensioni generose del sensore e l’apertura variabile F/1.6-2.4 garantiscono di poter sempre trovare la quadra per portare a casa una buona foto.
Le immagini sono nitide, dettagliate e con un buon bokeh naturale, l’interpretazione del colore invece è naturale ed ha abbandonato il profilo molto contrastato delle passate generazioni. All’interno dell’app fotocamera è possibile scegliere tra diversi profili colore, noi abbiamo utilizzato quello naturale. Scattando in automatico le foto vengono quasi sempre realizzate con apertura F/1.6 o apertura F/4, ma è possibile scegliere altri livelli di apertura sfruttando la modalità Pro. In alcune immagini emerge qualche difficoltà con la gestione delle alte luci, un aspetto che vedremo è legato principalmente all’elaborazione software, perché negli scatti in manuale non si presenta.
Un aspetto interessante è la rapidità di scatto, mentre si apre l’app fotografica l’obiettivo telescopico si apre, poi gli scatti sono istantanei e rendono lo smartphone particolarmente adatto per fermare le azioni dinamiche.
Ultrawide
Forse delle tre fotocamere è quella che si usa un po’ meno, ma quando chiamata in causa sa il fatto suo. È presente l’autofocus ma non vi capiterà mai di sfruttarlo per le macro essendoci già il telemacro a compiere il suo lavoro, di notte le performance non sono un granché ma d’altra parte avrete gli altri obiettivi con cui divertirvi.
Per questo obiettivo c’è un miglior controllo sulle alte luci mentre chiaramente si evidenzia una certa distorsione dettata dall’ultra grandangolo, tutto normale, Huawei ha scelto di non ritagliare l’immagine lasciando spazio all’utente per sperimentare completamente la prospettiva ampia.
Teleobiettivo
Arriviamo alla terza fotocamera, un teleobiettivo molto versatile e spendibile in tante situazioni, dalle macro ai ritratti, passando per semplici fotografie con una prospettiva schiacciata tipica delle focali lunghe. In tutti i casi la costante si chiama qualità.
Per la combinazione tra lunghezza focale equivalente di 90 mm e l’apertura F/2.1 questo tele è davvero notevole e consente di realizzare immagini molto fotografiche e inaspettate per uno smartphone.
File RAW
Con i file RAW (dng) che si possono registrare con tutti gli obiettivi, si percepiscono pienamente le potenzialità di questo hardware. Abbiamo scattato alcune foto e provato ad elaborarne alcuni che presentavano alcune criticità nell’esposizione, vi lasciamo i file originali per il download nel box a seguire. Come potrete notare i file grezzi hanno un basso livello di rumore e una facile recuperabilità di ombre e luci, specialmente queste ultime contengono tantissimi dati e possono essere lavorate con grandi margini. Qualche difficoltà in più invece di notte, dove non sempre avviene correttamente la lettura della luce artificiale, con uno sbilanciamento evidente verso il verde, anche qui comunque la grande sensibilità del sensore consente di modellare la foto senza costrizioni.
- Puoi scaricare qui i file raw originali | Download
Video
I video si possono registrare fino alla risoluzione 4K a 60 fps, in slomo fino al 1080p 960 fps. Una configurazione abbastanza standard sui video, non ci sono poi modalità avanzate per la gestione del profilo colore, LUT o HDR. La qualità in ogni caso è alta e si possono sfruttare tutte le fotocamere anche alla massima risoluzione, passando da un’obiettivo all’altro con una transizione fluida.
In conclusione
Huawei Pura 70 Ultra si conferma quindi come uno dei migliori camera phone in circolazione, l’hardware ben assortito mette a disposizione dell’utente un efficace coltellino svizzero con tante possibilità creative per portare a casa una buona foto. In assoluto la cifra del Pura 70 Ultra è proprio questa grande versatilità che si appoggia su tre obiettivi senza compromessi, capaci di coprire al meglio ogni situazione di scatto.
In modalità automatica difficilmente ci sono errori, ma è soprattutto con i raw che emergono le qualità del sensore principale e del teleobiettivo, qualche margine di miglioramento sul software c’è ancora, ma siamo certi che gli aggiornamenti non tarderanno ad arrivare.