Negli ultimi giorni i casi stanno aumentando, soprattutto negli Stati Uniti e in Corea del Sud dove molti utenti lamentano un surriscaldamento eccessivo del proprio terminale. Samsung ha fatto sapere che sta seriamente investigando sulle segnalazioni ricevute a che in nessun caso è a rischi la sicurezza degli utenti.
Anche Samsung Galaxy Note 7, come tutti gli smartphone in commercio, è soggetto a variazioni di temperatura a causa di svariati fattori, interni ed esterni. Sembra quindi che ogni esemplare difettoso del phablet coreano possa nascondere una seria minaccia, ma nella maggior parte dei casi si tratta di suggestione e psicosi, che finiscono col creare un allarmismo ingiustificato da parte degli utenti.
Quanto ci vorrà prima che gli utenti dimentichino il “caso batterie” e tornino a vedere Samsung come una compagnia di cui ci si può fidare? O la fiducia è stata irrimediabilmente minata? Fateci sapere la vostra opinione in merito attraverso il box dei commenti.