Nelle poche settimane in cui è stato in vendita, Samsung Galaxy Note 7 ha raggiunto 2,5 milioni di unità vendute. Per una volta si tratta di un dato “negativo” visto che comporterà maggiori costi per Samsung che ha deciso di richiamare tutte le unità prodotte in seguito ai problemi emersi con alcune batterie.

Ricordiamo che i casi di batterie difettose segnalati sono pochissimi, meno di 50 in totale, ma per evitare un danno d’immagine il colosso sud coreano ha deciso per un richiamo globale, che secondo Dong-jin Koh, presidente della divisione mobile di Samsung, costerà uno sproposito. “Heartbreakinhg amount” lo definisce Koh, mentre secondo gli analisti si tratta di una cifra che potrebbe raggiungere il miliardo di dollari.

Ad affermarlo è Bloomberg che sottolinea come la perdita sarà facilmente assimilabile dal gruppo sud coreano, che avrebbe maggiori danni da una politica diversa, che finirebbe per danneggiare il marchio sul medio e lungo termine. Se è abbastanza facile monetizzare il costo di un richiamo globale, è invece particolarmente difficile stabilire quali saranno gli effetti sul marchio Samsung e su Galaxy Note 7, le cui vendite erano iniziate in maniera straordinaria, tanto da costringere la compagnia a posticipare il debutto in alcuni mercati.