Cercando di comprendere come Qualcomm riuscisse ad aumentare la frequenza di clock al momento dell’apertura delle applicazioni, Serrafero ha notato che alcune applicazioni su OnePlus 3T non tornavano alla normale frequenza operativa.
Insieme a Geekbench, XDA ha svolto alcuni approfondimenti scoprendo che in effetti OnePlus ha in qualche modo truccato i benchmark. In presenza di determinate applicazioni, come AnTuTu o Geekbench, OnePlus 3T passava ad un governor della CPU molto più aggressivo garantendosi così dei punteggi migliori.
Nel grafico sottostante vediamo i benchmark truccati da OnePlus messi a confronto con quelli ottenuti con una versione modificata dell’applicazione che nasconde la propria vera identità. I risultati mostrati sono relativi ai test multi core, ma anche quelli in single core mostrano le medesime anomalie.
Peccato che OnePlus e Meizu avrebbero potuto pensarci prima e non ricorrere a incrementi artificiali delle loro performance per attirare qualche nuovo utente che pensa di potersi fidare ciecamente dei risultati di un benchmark. Si tratta indubbiamente di parametri importanti per determinare la bontà di uno smartphone ma non possono essere presi come metro unico di giudizio, soprattutto alla luce delle nuove macchinazioni ordite dai produttori.
Se non lo avete ancora fatto vi invitiamo a guardare la recensione di OnePlus 3T, che rimane comunque un ottimo smartphone al di là dei trucchi sui benchmark.