Gli operatori di telefonia fissa devono rimborsare automaticamente i giorni erosi ai clienti nel periodo di fatturazione ogni 28 giorni. L’AGCOM ha ribadito quanto sentenziato dal Consiglio di Stato e, visto che non è stato fatto alcun adeguamento da parte di TIM, Vodafone, Fastweb e Wind Tre, ha deciso di avviare la procedura sanzionatoria. Nel frattempo sono previsti aumenti in bolletta.

Il campo di applicazione è esclusivamente quello della telefonia fissa, in quanto la Delibera 252/16/CONS dell’AGCOM stabiliva la base mensile solamente per quest’ultima: questo significa che i clienti mobili non hanno diritto ad alcun rimborso per la fatturazione a 28 giorni.

TIM, Vodafone, Fastweb e Wind Tre dovrebbero restituire ai consumatori una cifra compresa tra i 240.000 e i 5 milioni di euro totali, in automatico: non sono d’accordo gli operatori, secondo i quali i clienti che non rivendicano il loro diritto di rimborso, pur essendone a conoscenza, indicherebbero una sorta di tacita rinuncia. L’AGCOM ha dunque comunicato agli operatori coinvolti l’avvio della procedura sanzionatoria, con decisione finale in arrivo entro il mese di febbraio 2020. Le multe potrebbero raggiungere i 5 milioni di euro.

Per tutta “risposta”, una nuova ondata di rincari viene denunciata dal Codacons, secondo cui la tariffe delle schede ricaricabili dei principali operatori sono aumentate anche del 54,1% lo scorso anno. “A settembre“, sottolinea il Codacons, “scatteranno nuovi adeguamenti“, con “l’unico scopo di recuperare i minori introiti legati alle bollette a 28 giorni e compensare i rimborsi che devono versare ai propri clienti per effetto delle decisioni dell’AGCOM“.

Vai a: migliori offerte telefoniche