Dopo aver rafforzato la sua presenza nel mercato dei tablet con modelli di varie dimensioni e fasce di prezzo, Xiaomi si appresta a sbarcare nel settore dei tablet compatti.
Secondo le ultime indiscrezioni, l’azienda cinese è pronta a lanciare a livello globale il Xiaomi Pad Mini, una versione rebrandizzata del Redmi K Pad, già presentato in Cina all’inizio dell’anno, in concomitanza con la presentazione della serie Xiaomi 15T.
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Xiaomi Pad Mini vuole fare la voce grossa nel segmento dei compatti
Partiamo dal design che si preannuncia premium, con un corpo interamente in metallo, linee pulite e cornici sottili.
Uno degli elementi chiave del nuovo Pad Mini sarà il display LCD da 8,8 pollici, con risoluzione 2,5 K e una frequenza di aggiornamento di 165 Hz.
Sebbene non si tratti di un display OLED, la scelta di puntare su un LCD ad alta frequenza permette di mantenere ottime prestazioni visive contenendo i costi di produzione.
Il formato compatto lo rende ideale per l’uso in mobilità, per prendere appunti a mano con uno stilo (la cui presenza non è ancora stata confermata) o per sessioni di gioco e intrattenimento.
Sotto la scocca in metallo, il Xiaomi Pad Mini nasconde il potente MediaTek Dimensity 9400+, un chipset di fascia alta che garantisce prestazioni notevoli sia in ambito produttivo che ludico.
Questa scelta posiziona il tablet nettamente al di sopra della media del segmento entry-level, rendendolo competitivo anche rispetto a modelli più blasonati come l’iPad Mini con chip A15.
A completare la scheda tecnica troviamo una batteria da 7500 mAh, capace di garantire un’ottima autonomia nonostante le dimensioni ridotte.
In questo caso il vero punto forte è il supporto alla ricarica rapida a 67 W, una rarità in questa fascia e un elemento che, in fase di acquisto, potrebbe far prendere l’ago di bilancia dalla parte di Xiaomi.
Dal punto di vista fotografico, il Pad Mini non vuole stupire, ma nemmeno deludere. Xiaomi dovrebbe integrare una fotocamera posteriore da 13 MP e una frontale da 8 MP, entrambe sufficienti per videochiamate, scansione documenti o contenuti social.
Sul fronte software, Xiaomi Pad Mini dovrebbe debuttare direttamente con HyperOS 2, basata su Android 15.
HyperOS ha già dimostrato di poter ottimizzare l’uso delle risorse su tablet, introducendo funzionalità pensate per la produttività e il multitasking, come il supporto a finestre fluttuanti, split screen avanzato e una gestione efficiente della RAM.
Il principale concorrente del Pad Mini sarà inevitabilmente l’Apple iPad Mini, leader indiscusso nella categoria dei tablet compatti. Tuttavia, Xiaomi potrebbe giocarsi bene le sue carte, offrendo specifiche simili o superiori a un prezzo significativamente più basso.
Un altro concorrente da non sottovalutare sarà il RedMagic Astra Tablet, orientato al gaming, ma ancora poco diffuso nei mercati occidentali. Inoltre, il marchio Xiaomi gode di una reputazione ormai consolidata anche in Europa, sinonimo di qualità e cura nei dettagli.
Presunti prezzi e disponibilità
Secondo i leak più accreditati, Xiaomi potrebbe svelare ufficialmente il Pad Mini il 24 settembre, durante l’evento globale in cui è atteso anche il lancio della nuova gamma Xiaomi 15T.
Non sono ancora trapelate informazioni ufficiali sui prezzi, ma le caratteristiche suggeriscono una fascia compresa tra i 299 e i 399 euro, a seconda delle configurazioni di memoria e connettività.
In copertina c’è Xiaomi Pad 7 Pro
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