Con la Beta 3.1 rilasciata qualche giorno fa, sembra essere definitivamente giunto al termine il ciclo di sviluppo di Android 16 QPR1, primo aggiornamento trimestrale di Android 16, ma Google sta già per passare oltre e inaugurare il ciclo di sviluppo successivo, quello che ci porterà ad Android 16 QPR2.

Per la prima volta dall’introduzione degli aggiornamenti trimestrali (avvenuta con Android 12 nel 2021), il secondo aggiornamento trimestrale, ovvero quello di metà ciclo, sarà molto importante e porterà con sé qualcosa in più rispetto alle sole funzionalità, con modifiche minori anche all’SDK. Andiamo a scoprire cosa aspettarci da questo aggiornamento.

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Android 16 QPR2: il ciclo di sviluppo è alle porte

Facciamo un piccolo passo indietro, più precisamente alla fine di ottobre 2024, quando Google ha annunciato una svolta storica per Android, anticipando di tre mesi l’uscita di Android 16 rispetto alla finestra canonica che sarebbe ricaduta nel terzo trimestre dell’anno successivo e rivoluzionando il ciclo di aggiornamenti a partire proprio dal 2025.

Le scritte 25Q125Q225Q325Q4 nella precedente immagine, si riferiscono ai trimestri del 2025 e la situazione si va a tradurre nei seguenti “nomi commerciali” degli aggiornamenti distribuiti da Google:

  • 25Q1 corrisponde ad Android 15 QPR2 (rilasciato sui Pixel nel mese di marzo)
    • Secondo e ultimo aggiornamento trimestrale di Android 15
    • Ha portato nuove funzionalità sui dispositivi supportati.
  • 25Q2 corrisponde ad Android 16 (rilasciato sui Pixel nel mese di giugno)
    • Prima release stabile di Android 16
    • Ha portato con sé una versione ampiamente rivista dell’SDK, nuovi comportamenti di sistema e API di nuova generazione.
  • 25Q3 corrisponde ad Android 16 QPR1 (verrà rilasciato sui Pixel a settembre)
    • Primo aggiornamento trimestrale di Android 16
    • Porterà nuove funzionalità (come Material 3 Expressive e Modalità desktop) sui dispositivi supportati.
  • 25Q4 corrisponde ad Android 16 QPR2 (verrà rilasciato sui Pixel a dicembre)
    • Secondo aggiornamento trimestrale di Android 16
    • Si configura come un aggiornamento che andrà a rivedere l’SDK (aggiornamento minore)
    • Non cambieranno i comportamenti di sistema ma assisteremo al rilascio di versioni aggiornate delle API e nuove funzionalità.

Considerando le tempistiche adottate da Google, il ciclo di sviluppo che ci porterà ad Android 16 QPR2 verrà avviato entro la fine del mese di agosto. A volere azzardare una previsione, considerando quanto fatto con la Beta 1 di Android 16 QPR1 che è arrivata al termine del keynote di apertura del Google I/O 2025, il prossimo ciclo di sviluppo potrebbe essere avviato in occasione del prossimo, grande, evento che Big G ha in programma, ovvero il Made by Google ’25 con cui presenterà i Google Pixel 10 il prossimo 20 agosto.

Ecco (alcune de) le funzionalità attese con Android 16 QPR2

Fatte tutte queste doverose premesse, andiamo quindi a vedere quali sono tre delle funzionalità attese con Android 16 QPR2, aggiornamento che (come anticipato) porterà modifiche all’SDK, aggiornamenti delle API e nuove funzionalità.

Chiaramente non è detto che tutto ciò di cui parleremo in seguito possa concretizzarsi durante questo ciclo di sviluppo: alla fine, Google ci ha ormai abituati a preparare il terreno (con aggiornamenti di SDK e API) per poi implementare le nuove funzionalità solo in un secondo momento.

Gli “agenti” IA potranno controllare le nostre app

Nell’era dell’intelligenza artificiale, sempre più diffusa nelle nostre interazioni con app e servizi, anche Android potrebbe compiere passi in avanti in tal senso. Android 16 ha introdotto una nuova API chiamata App Functions che consente agli sviluppatori di “esporre” le funzionalità principale delle loro app all’assistente predefinito del dispositivo.

L’assistente, che può essere Gemini o qualsiasi altro assistente IA in circolazione, può eseguire tali funzioni per conto dell’utente: ad esempio, potremo chiedere all’assistente di effettuare un ordine di cibo senza dovere aprire l’app ma affidandoci a un comando vocale.

Nonostante questa API sia già presente da mesi, Google non ha mai spiegato a fondo il suo funzionamento: è possibile che ciò sia dovuto a un “limite” attuale di questa potenzialità sul fatto che l’assistente, oggi, smetterebbe di usare l’API solo se completamente disabilitato.

La svolta potrebbe arrivare proprio con Android 16 QPR2 (e a partire dalla sua versione 36.1 dell’SDK) e ciò è suggerito dalla build 2507 di Android Canary: nella sezione Privacy delle impostazioni di sistema, si nasconde una nuova pagina chiamata Agent control of other apps (Controllo agenziale di altre app) che, secondo una stringa di codice a essa collegata, permetterà agli utenti di controllare quali assistenti “possono eseguire azioni sul tuo dispositivo e in altre app”.

Controlli parentali aggiornati per una maggiore inclusività

La seconda novità coinvolge i controlli parentali che, sui dispositivi Android, possono essere messi a punto attraverso la suite Google Family Link. Le build di Android Canary hanno separato la sezione Controllo genitori (governata dal serivzio di sistema System Parental Controls) dalla sezione Benessere digitale e ciò dovrebbe concretizzarsi nel ramo stabile con l’avvento di Android 16 QPR2.

Il team di sviluppo sta però lavorando per migliorare la funzionalità, con un occhio alle famiglie separate o miste, adottando una funzionalità di Supervisione locale. Avviando la configurazione del controllo genitori su Android 16 QPR2, verrà chiesto di creare un PIN e fornire un indirizzo e-mail di recupero.

Impostando un PIN viene creato automaticamente un nuovo profilo di supervisione che blocca determinate azioni. Questo PIN è necessario per modificare impostazioni sul dispositivo (limiti giornalieri o limiti specifici per le app) o per disattivare del tutto il controllo parentale.

In sostanza, questo meccanismo con PIN fa sì che non sia più necessario l’inserimento della password dell’account Google di un genitore, un sistema scomodo e limitante, sia perché solo uno dei due genitori aveva l’effettivo controllo, sia perché con una babysitter o un nonno era impossibile gestire il dispositivo del bambino.

Questa funzione arriverà con il secondo aggiornamento di Android 16 e ciò è suggerito da una modifica al codice presente nel Gerrit di Chromium (“aggiunge un meccanismo di controllo separato per i filtri sul dispositivo in Android 16.1+”). Va precisato, inoltre, che questo nuovo strumento di controllo parentale non sostituirà Google Family Link ma lo affiancherà.

Miglioramenti per il supporto all’UWB

L’ultima delle funzionalità attese con Android 16 QPR2 è il miglioramento del supporto alla banda ultralarga (UWB). Le prove di ciò sono emerse nel mese di febbraio, quando Google ha apportato una modifica al codice di Android, aggiungendo i flag per “aggiornamenti grapi e UWB per il 25Q4”.

Come abbiamo visto nelle premesse iniziali, 25Q4 è proprio il riferimento al secondo aggiornamento trimestrale di Android 16; mentre “grapi” si riferisce alla Generic Ranging API introdotta con Android 16.

In soldoni, Big G sta preparando un aggiornamento per lo stack UWB con le funzionalità della specifica FiRa Core 3.0 che punta a migliorare l’efficienza e la versatilità dei sistemi UWB per supportare nuovi casi d’uso e una migliore interoperabilità. Le caratteristiche principali di questa specifica sono:

  • Pianificazione UWB ibrida (diverse applicazioni UWB possono funzionare contemporaneamente e in modo coordinato senza interferire tra loro)
  • Trasferimento dati dedicato (intere finestre temporali vengono allocate in esclusiva per il trasferimento dei dati e non sono più condivise con quelle delle operazioni di misurazione della distanza)
  • Protocollo CCC Digital Key UWB (migliora la sicurezza nell’accesso ai veicoli per prevenire attacchi come il “relay attack”, comuni con i sistemi di accesso senza chiave a bassa frequenza).

Questo è tutto. Alcune di (o tutte) queste funzioni potrebbero arrivare con Android 16 QPR3 (marzo 2026) o addirittura con Android 17 (giugno 2026). Ne sapremo sicuramente di più quando verrà rilasciata la Beta 1 del secondo aggiornamento trimestrale sui Pixel che, come di consueto, ci fornirà la prima panoramica di ciò che verrà effettivamente messo a disposizione dei beta tester.