Nonostante l’enorme lavoro del team di sviluppatori di Google, la frammentazione rimane uno dei principali problemi di Android a cui il colosso di Mountain View non sembra trovare una soluzione efficace.

La versione finale di Android 15 è stata rilasciata oramai da tanti mesi ma, nonostante ciò, all’inizio di aprile era installata su meno del 5% di tutti i dispositivi basati su questo sistema operativo, davvero troppo poco se si fa un paragone con quanto avviene su iOS al rilascio di ogni nuova versione.

Offerte Bomba!

Solo errori di prezzo o sconti incredibili ma verificati!

I dati sulla diffusione di Android 15 ad aprile

A rallentare la diffusione di Android 15 sono stati senza dubbio i problemi incontrati da Samsung, che solo da poche settimane ha avviato il rilascio su larga scala di One UI 7, la nuova versione dell’interfaccia personalizzata del colosso coreano basata su tale release dell’OS di Google.

Ad inizio aprile era ancora Android 14 la versione dell’OS più diffusa (27,4%), seguita da Android 13 (16,8%), Android 11 (15,9%) e Android 12 (12,8%). Una versione rilasciata oltre 5 anni fa, ossia Android 10, può contare un un market share del 10,2% e questo dato fa riflettere su quanto lavoro abbia ancora davanti a sé il team di Google per superare il problema della frammentazione.

Anche Android 9 ha un tasso di diffusione maggiore di Android 15 (ossia il 5,8%) mentre le precedenti versioni dell’OS sono sempre più residuali: Android 8.1 (3%), Android 8 (1%), Android 7.1 (0,6%), Android 7 (0,6%), Android 6 (0,7%), Android 5.1 (0,5%), Android 5 (0,1%) e Android 4.4 (0,1%).

Rispetto al passato, Google ora fornisce i dati sulla distribuzione del suo sistema operativo mobile con meno frequenza (un paio di volte all’anno attraverso Android Studio), prendendo come base il numero di dispositivi che si sono connessi al Google Play Store in un periodo di sette giorni.

Android 15 fra un paio di mesi farà spazio alla nuova versione del sistema operativo, ossia Android 16 e probabilmente a quella data la sua diffusione non supererà il 10%. Un dato su cui il colosso di Mountain View avrà di che riflettere.