Prosegue ormai da anni il lavoro di Google per introdurre nel suo sistema operativo mobile una maggiore quantità di informazioni per monitorare lo stato di salute della batteria. Tutto è iniziato nel 2022 con Android 13 che ha introdotto la sezione Battery Health tramite la quale visualizzare lo stato di salute della batteria con un indicatore su 4 livelli. Ad agosto scorso, poi, i Google Pixel 9 hanno ampliato la pagina Informazioni sulla batteria mostrano molte più informazioni sullo stato della batteria (tra cui la data di fabbricazione, quella del primo utilizzo e il numero dei cicli di ricarica). Ora nella beta 2 di Android 16 è stato possibile scoprire l’ulteriore evoluzione che Google sta preparando per la sezione Batteria.

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Presto sarà possibile ricalibrare la batteria dello smartphone

Nella versione 1.1.0.717462792 di Settings Services è possibile notare le novità cui sta lavorando Google sulla pagina Stato della batteria. In modo particolare accedendo a questa sezione si ottiene l’informazione sulla capacità della batteria, ovvero la “percentuale stimata di carica che la batteria può attualmente contenere rispetto a una batteria nuova standard”. In altre parole, indica quanto la batteria di uno smartphone è in grado di trattenere rispetto alla sua capacità originale, tenendo conto dell’usura che accumula nel tempo.

L’altra novità interessante è che Google consentirà di migliorare le misurazioni della batteria tramite il processo di ricalibrazione. Di questa procedura avevamo avuto qualche anticipazione nella beta 2 di Android 14 QPR2 che (attivando la pagina forzatamente) forniva informazioni sulla percentuale stimata della batteria rispetto alla prima accensione e prima e dopo una ricalibrazione.

La ricalibrazione è un processo che permette di “resettare” il sistema di misurazione della capacità della batteria, aiutando a migliorare la precisione con cui il dispositivo mostra lo stato di salute della batteria stessa. Durante la ricalibrazione, che può richiedere anche alcune settimane, il dispositivo monitora e aggiorna le letture sulla capacità della batteria rispetto ai valori di riferimento, migliorando così l’affidabilità delle stime sulla durata e sull’autonomia.

Quando la capacità della batteria è bassa, significa che ha perso parte della sua efficienza al punto che l’autonomia dello smartphone risulta inferiore tra una ricarica e l’altra.

Queste indicazioni non sono destinate esclusivamente a fornire dettagli sullo stato di salute del dispositivo. La possibilità di conoscere l’efficienza di un componente, infatti, ha due fondamentali ripercussioni. Da una parte, comprendere il valore di quel dispositivo qualora lo si intenda vendere o dare in permuta a un rivenditore (che lo ricondizionerà), ma dall’altra anche capire quando è il momento di sostituire quel componente.

La nuova normativa UE sul diritto alla riparazione (approvata ad aprile 2024), che ha come obiettivo quello di prolungare il ciclo di vita dei dispositivi attraverso la loro riparazione, va proprio in questa direzione. Prima di arrivare ad avere uno smartphone inutilizzabile a causa di una batteria che non è più performante o decidere di sostituirlo per uno con una maggiore autonomia, sarà possibile capire in che condizioni si trova la batteria e valutare anche l’opzione di sostituire il componente continuando a utilizzare il proprio smartphone senza doverlo necessariamente cambiare.