Manca meno di un mese al debutto ufficiale e in forma stabile di Android 15 sugli smartphone Made by Google, ma il colosso di Mountain View, nel frattempo, si è già portato avanti con i lavori per per quello che sarà il primo aggiornamento trimestrale (QPR1) del sistema operativo, già da tempo disponibile sui Pixel compatibili degli utenti che si sono registrati al programma beta.
Dall’analisi del codice sorgente della prossima versione del sistema operativo del robottino verde, continuano ad emergere i dettagli di funzionalità che vedremo al debutto già con la prima versione stabile e di altre funzionalità che invece debutteranno più avanti con gli aggiornamenti trimestrali della piattaforma. Scopriamo tutti i dettagli.
Novità che vedremo già con Android 15
Google dovrebbe rilasciare Android 15 sui Pixel supportati (dai Google Pixel 6 in avanti) il prossimo 15 ottobre: l’aggiornamento in forma stabile sarà basato su tutto ciò che abbiamo visto fino alla beta 4.2 dello scorso 13 agosto, ultima versione in anteprima di un ciclo di sviluppo iniziato lo scorso 16 febbraio con la Developer Preview 1.
Da allora, abbiamo avuto modo di familiarizzare con le tantissime novità che porterà la nuova versione di Android su tutti gli smartphone Made by Google e non solo. Tuttavia, a lavori praticamente ultimati, c’è spazio per altre novità passate in sordina e che saranno disponibili al lancio del nuovo sistema operativo.
Migliora ulteriormente il supporto ai touchpad con una nuova gesture
Una di queste novità va a migliorare il sistema operativo quando viene utilizzato in accoppiata a un touchpad che supporta le gesture (via Android Authority). In generale, si tratta dell’affinamento di una suite di funzionalità introdotta con Android 14 QPR3 lo scorso giugno.
Nello specifico, l’ultima aggiunta è la funzionalità “Tocca e trascina” che consente di “toccare e trascinare il dito sul touchpad per spostare gli oggetti”; in pratica, si possono spostare gli oggetti senza tenere premuto il touchpad. Va sottolineato che, per usufruire della gesture, occorrerà disporre di un touchpad che supporta le gesture.
Novità che vedremo con Android 15 QPR1 e oltre
Un po’ a sorpresa, a pochi giorni dal rilascio dell’ultima beta di Android 15, Google ha avviato il ciclo di sviluppo per Android 15 QPR1, primo aggiornamento trimestrale che, (in teoria) a dicembre 2024, porterà tante novità sui dispositivi Pixel.
Attualmente siamo alla beta 2 (potete trovare qua le novità già emerse) e, anche in questo caso, dall’analisi del codice sorgente continuano ad emergere ulteriori funzionalità che potrebbero debuttare già con Android 15 QPR1 o con le versioni successive (QPR2, QPR3 o, addirittura, con Android 16).
Piccola novità sulla gestione delle sveglie per i dispositivi condivisi
La prima novità di cui vi parliamo è presente nell’ultima versione in anteprima diffusa da Google ma non è ancora abilitata (quindi non è effettivamente disponibile nemmeno per gli utenti registrati al programma beta).
Sembra che il team di sviluppo abbia lavorato per ottimizzare l’esperienza utente con i dispositivi condivisi tra più persone (ad esempio familiari), come i tablet. Android, infatti, integra il supporto a più utenti e quindi più persone possono sfruttare lo stesso dispositivo: un utente potrebbe quindi abilitare una sveglia e poi “passare” il tablet a un altro utente.
Finora, era necessario cambiare utente per disattivare la sveglia ma, grazie a una nuova funzionalità, sarà possibile effettuare questa procedura senza bisogno di cambiare utente: comparirà un semplice pop-up che proporrà di mutare la sveglia o cambiare utente. Il solito Mishaal Rahman (via Android Authority) è riuscito ad abilitare questa nuova funzionalità.
Cerchia e cerca funzionerà presto anche sulle bolle delle conversazioni
In futuro, la funzionalità Cerchia e cerca (che presto smetterà di essere esclusiva di Samsung e Google) potrà essere sfruttata per effettuare ricerche sullo schermo anche quando è aperta la finestra flottante di una bolla di conversazione, cosa attualmente non possibile (nemmeno con la più recente beta).
Questa novità è presente nel codice sorgente sin dalla beta 4 di Android 15 ma non è ancora attiva nemmeno con la più recente beta 2 di Android 15 QPR1 anche se perfettamente funzionante, come testimoniato da Mishaal Rahman che è riuscito ad abilitarla tramite flag sperimentale per sviluppatori (via Android Authority).
Le bolle delle conversazioni potrebbero diventare meno fastidiose
Sempre dal codice sorgente di Android 15 QPR1 beta 2, emerge che Google sarebbe in procinto di apportare un miglioramento all’API Bubbles, quella che gestisce le bolle delle conversazioni (effettuando il tap su una di esse, la conversazione verrà aperta in una finestra flottante sopra l’app attualmente in uso).
Attualmente, quando è presente una bolla, essa è confinata nella parte sinistra dello schermo, totalmente visibile: se dovesse concretizzarsi quanto è presente tra il codice (via Android Authority), le bolle potrebbero risultare meno fastidiose, perché verrebbero semi-nascoste in modo da occupare la metà dello spazio sullo schermo ma continuerebbero ad essere visibili e facilmente raggiungibili.
Finalmente un miglioramento per la funzionalità Bolle, resa disponibile per gli sviluppatori con Android 10 e lanciata ufficialmente con Android 11 ma mai finora effettivamente protagonista di vistosi miglioramenti, probabilmente perché sfruttata da poche app di messaggistica (ad esempio Telegram) oltre a Google Messaggi.