Nella malaugurata ipotesi che gli utenti decidessero di installare tutte le applicazioni, si troverebbero con quattro applicazioni (senza contare quella che potrebbero installare i gestori telefonici), ognuna delle quali è in grado di fare una sola cosa. Abbiamo Google Duo per le video chiamate, Google Messenger per gli SMS, Google Allo per i messaggi multimediali e Google Hangouts per le video conferenze e per l’uso professionale.
È difficile sperare di contrastare lo strapotere di colossi come Facebook Messenger e WhatsApp che fanno le stesse cose in una sola applicazione. La soluzione potrebbe arrivare con la fusione delle funzionalità di Allo, Duo e Messenger in una sola applicazione che, grazie a Google Assistant, avrebbe le carte in regola per poter dire la propria, anche se la sensazione è che Google sia arrivata irrimediabilmente in ritardo in questo caso.
E sembra persevera nel dimenticarsi che sempre più spesso gli utenti utilizzano lo stesso dispositivo per il tempo libero e per il lavoro e necessitano anche delle applicazioni professionali. Perché nei Google Pixel Hangouts è disabilitato? Quando l’utente riceve una notifica di chiamata, dovrà cliccare sul collegamento, aprire il Play Store, sbloccare l’applicazione, aprirla, configurarla, chiuderla e finalmente accettare la chiamata. Una procedura inspiegabile per i profani.
I Google Pixel sembravano un’ottima occasione per presentare la tanto attesa piattaforma unificata di messaggistica ma sembra che dovremo attendere, forse inutilmente. Nel frattempo la concorrenza gongola.