Google procede speditamente nello sviluppo di Android Things, il sistema operativo destinato ai dispositivi IoT, di cui è stata rilasciata un paio di giorni fa la sesta Developer Preview. Moltissime le novità oltre a tanti bugfix e miglioramenti nelle prestazioni del sistema.
Si parte da IoT Launcher che permette di conoscere lo stato di un dispositivo, impostare alcuni parametri e interagire col sistema attraverso uno schermo touch o un dispositivo di input USB. La nuova versione disabilita l’accelerazione OpenGL, utilizzando il framebuffer di default, una funzione comoda per le interfacce bidimensionali di alcuni dispositivi.
La DP6 di Android Things introduce inoltre un nuovo schema di partizioni che obbligherà gli sviluppatori a installare manualmente la nuova release, visto che non è possibile effettuare un aggiornamento via OTA. Grazie al nuovo launcher è ora possibile scoprire l’etichetta di ogni pin di I/O delle board, a partire dalla i.MX7 le cui nomenclature sono cambiate.
Nuove API permettono di controllare la configurazione locale e gestire gli aggiornamenti mentre il tool pio da linea di comando consente di testare le interfacce GPIO, PWM, UART, I2C e SPI e quelle implementate in futuro attraverso una shell adb.
Potete scaricare le nuove immagini di sistema visitando la pagina dedicata mentre a questo indirizzo trovate il changelog completo.