Anche se esternamente lo smartphone è identico al modello venduto in Cina, all’interno troviamo molte differenze, dovute in parte al diverso chipset utilizzato e in parte a causa di alcune scelte commerciali. La versione indiana di Xiaomi Redmi Note 4 monta ad esempio un sensore fotografico posteriore Sony IMX256 con pixel larghi 1.12 micron, a differenza della versione cinese che utilizza un sensore ISOCELL Samsung con pixel delle stesse dimensioni.
La costruzione interna è come sempre curata, non ci sono viti per tenere in sede la cover posteriore, che può essere rimossa con uno strumento in plastica, ed è semplice sostituire gli eventuali componenti guasti, come le fotocamere o la batteria.
Vi lasciamo senza indugi alla galleria del teardown di Xiaomi Redmi Note 4 che potete apprezzare al meglio nel video sottostante.