Qualcuno ha ipotizzato che Xiaomi stia volutamente tenendo basse le scorte di magazzino ma secondo le informazioni provenienti da una fonte interna alla compagnia cinese la situazione è molto diversa. Le capacità produttive di Xiaomi potrebbero tranquillamente far fronte all’elevata richiesta da parte degli utenti e il problema sarebbe legato alla filiera dei fornitori.
Il componente che più contribuisce al rallentamento della produzione di Xiaomi Mi 6 è il corpo dello smartphone realizzato in vetro-ceramica, costoso e difficile da produrre. Per quanto riguarda le versioni normali invece la scarsa reperibilità del SoC Snapdragon 835, in seguito alla grande richiesta da parte di Samsung, porta a una carenza di scorte e al conseguente rallentamento della produzione. Il complesso processo produttivo a 10 nanometri non ha inoltre facilitato le cose, mantenendo la produzione su livelli inferiori rispetto alle richieste iniziali.
Gli analisti hanno comunque calcolato che il costo dei componenti è inferiore al prezzo di vendita di Mi 6 quindi Xiaomi non sta lavorando in perdita anche se, come accade molto spesso, i margini di profitto sono davvero ridotti ai minimi termini.