OnePlus 9 Pro è il primo fiore all’occhiello lanciato nel 2021 dall’azienda cinese, presentato al pubblico insieme al fratello OnePlus 9 il 23 marzo 2021. Il prodotto ha rispettato appieno le aspettative della vigilia, puntando come da tradizione su un hardware molto potente affiancato da un software votato alla velocità ed alla fluidità.

La formula è quella già rodata nelle passate generazioni: ampio schermo dai bordi curvi, un comparto fotografico completo che quest’anno può anche fregiarsi della “pesante” collaborazione con Hasselblad ed un cuore di prim’ordine, con la “triade” composta da SoC, memorie RAM e memorie interne più veloci in commercio.

Questo, però, è solo un assaggio del pacchetto offerto da OnePlus 9 Pro: di seguito la nostra panoramica tra caratteristiche tecniche, design, software, funzioni, immagini, disponibilità e prezzi italiani del primo super-smartphone di OnePlus per il 2021.

Caratteristiche tecniche di OnePlus 9 Pro

Come anticipato in apertura la base tecnica intorno alla quale i tecnici hanno costruito il progetto OnePlus 9 Pro è di prim’ordine: il SoC è lo Snapdragon 888 di Qualcomm realizzato a 5 nanometri con CPU octa core da 2,84 GHz di frequenza massima e GPU Adreno 660; di fianco ci sono memorie RAM da 8 o 12 GB di tipo LPDDR5 e memorie interne da 128 o 256 GB di tipo UFS 3.1: le prestazioni, oggi, sono di assoluto livello, e potremmo scommettere che, con una base simile, lo saranno per parecchio tempo.

Un altro dei punti di forza di OnePlus 9 Pro sta nel display, rinnovato di parecchio rispetto al predecessore da quale mutua la frequenza di aggiornamento massima – 120 Hz – ma diviene adesso modellabile in base alle esigenze da 1 fino, appunto, al picco di 120 Hz: così si risparmia batteria senza rinunciare alla massima fluidità nei frangenti adatti. L’altra novità riguarda la tipologia: si tratta sempre di un AMOLED ma di tipo LTPO, il che, secondo la Casa, consente di conseguire un risparmio energetico che insieme al refresh rate variabile nelle condizioni più favorevoli può raggiungere il 50%.

Dietro a queste novità, racchiuse nella denominazione Fluid Display 2.0, si cela un ampio panello da 6,7 pollici dai bordi curvi, in formato 20,1:9 con risoluzione QHD+ di 1.440 x 3.216 pixel (525 ppi), frequenza di campionamento del touch fino a 360 Hz, supporto ad HDR10+ ed ai profili colore sRGB e Display P3, ed un elevatissimo valore di luminosità massima pari a 1.300 nits. Queste caratteristiche determinano insieme una resa che gli esperti di DisplayMate hanno valutato con il voto di A+.

La qualità dello schermo può tornare utile per ammirare subito foto e video creati dal comparto fotografico di OnePlus 9 Pro, rinnovato dall’azienda nei punti cardine. Le fotocamere al posteriore sono quattro: il sensore principale è un Sony IMX789 da 1/1,43″ e 48 megapixel (f/1.8) stabilizzato otticamente (OIS) con focale equivalente 23 mm; un ultra grandangolare da 1/1,56″ Sony IMX766 da 50 megapixel (f/2.2) con focale equivalente 14 mm, lo stesso che è in grado di catturare macro fino a 4 cm dal soggetto; un teleobiettivo da 8 megapixel (f/2.4) stabilizzato otticamente (OIS) con zoom ottico 3,3x e digitale fino a 30x, focale equivalente 77 mm; infine un sensore monocromatico da 2 megapixel, mentre sul fronte c’è un sensore Sony IMX471 da 16 megapixel (f/2.4) con messa a fuoco fissa e stabilizzazione elettronica (EIS). Debutta la registrazione video in 8K a 30 fps, mentre in 4K si può registrare fino a 120 fps, in 1080p fino a 240 fps e in 720p fino a 480 fps beneficiando della stabilizzazione ibrida dell’immagine (OIS+EIS).

OnePlus 9 Pro è uno smartphone impermeabile secondo la certificazione IP68 e consente lo sblocco sicuro attraverso il lettore di impronte digitali nel display, ma volendo proteggere i propri dati in maniera diversa c’è il Face Unlock, ossia lo sblocco tramite riconoscimento del volto che, mancando un hardware dedicato, è solamente in 2D, quindi poco sicuro. Folta la dotazione di sensori: accelerometro, compasso, barometro, bussola, luminosità, prossimità, temperatura colore, impronte digitali in display, giroscopio, mentre per gestire al meglio gli effetti sonori è stata scelta la sapienza di Dolby Atmos che ha curato il fronte audio del dispositivo, compresi i due altoparlanti di sistema per l’effetto stereo, insieme al codec audio WCD9385 di Qualcomm. Sul fronte della connettività non manca nulla: 5G (NSA/SA), 4G/VoLTE, Wi-Fi 6 AC/AX, Bluetooth 5.2 con aptX & aptX HD, LDAC e AAC, GPS a doppia banda, GLONASS, Galileo, Beidou, NFC, USB Type-C 3.1.

Per incrementare la potenza di ricarica e velocizzare di conseguenza il recupero dell’energia, OnePlus 9 Pro integra due batterie per una capacità totale di 4.500 mAh. La ricarica rapida cablata è la Warp Charge 65T a 65 watt (10 volt e 6,5 ampere, da 1 a 100% in meno di mezzora) mentre la ricarica wireless la Warp Charge 50 Wireless a 50 watt (20 volt e 3,25 ampere, da 1 a 100% in 43 minuti con l’accessorio venduto a parte).

Design di OnePlus 9 Pro

Rispetto al predecessore i cambiamenti estetici introdotti su OnePlus 9 Pro sono concentrati sul retro, e non sono parecchi. Il gruppo fotocamere è passato dal centro al lato sinistro della superficie, ed anche l’arrangiamento è diverso: i designer dell’azienda hanno sposato una soluzione maggiormente in linea con la concorrenza, con una piccola “isola” a contenere i quattro sensori, il piccolo flash LED ed il prezioso logo Hasselblad.

Il resto della superficie è limitato all’essenziale. C’è al centro il discreto logo OnePlus mentre a catalizzare l’attenzione pensano le colorazioni, tre quelle disponibili: Morning Mist che “brilla dall’argento al nero, come la nebbia su uno specchio lucido”, Pine Green che è caratterizzata da una finitura opaca a doppio strato al fine di ridurre l’accumulo di impronte, e infine Stellar Black che “reinterpreta il classico Sandstone di OnePlus One, più liscio che mai e praticamente insensibile alle impronte digitali”.

La superficie frontale è molto pulita grazie all’assenza del notch, evitato con un foro nel display che contiene la fotocamera frontale, e carica di fascino per via dei bordi curvi. L’azienda ha deciso di mantenerli, ma ha riconosciuto le difficoltà incontrate da alcuni utenti a causa di qualche tocco involontario di troppo e quelle riguardo i colori che, in corrispondenza delle curvature, possono mutare diventando meno fedeli. OnePlus ha affermato di essersi impegnata proprio su questi temi, ottimizzando ulteriormente il tutto e riuscendo così a mantenere uno degli elementi capace di differenziare a prima vista OnePlus 9 Pro dalla concorrenza.

Il raggio di curvatura ai bordi sembra comunque essere accentuato come in passato: la dolcezza con cui tanto il vetro Gorilla Glass di Corning frontale che quello posteriore abbracciano il telaio determinano uno spessore dell’alluminio di appena 2,2 millimetri a fronte di uno spessore complessivo di 8,7 mm, per cui diremmo che i due vetri di OnePlus 9 Pro non sono meno curvi che in passato. I vetri sono dei Gorilla Glass di Corning che dovrebbero tenere lontani le abrasioni superficiali.

Infine, le dimensioni. OnePlus 9 Pro, è bene dirlo, non è il prodotto ideale per coloro che desiderano un compagno di avventure che sia il meno ingombrante possibile: misura infatti 163,2 x 73,6 x 8,7 mm e pesa 197 grammi.

Software e funzioni di OnePlus 9 Pro

OnePlus 9 Pro arriva con la OxygenOS 11 su base Android 11, un’interfaccia utente che lo scorso anno ha subito numerose modifiche sostanziali. Le si ritrovano tutte anche sulla versione installata di fabbrica sul nuovo portabandiera, insieme ad una serie di novità al debutto. La principale è evidente nel momento in cui si osserva la superficie posteriore, dove il logo Hasselblad nel gruppo fotocamere anticipa l’importante novità di quest’anno.

OnePlus e la storica azienda svedese che opera nel campo della fotografia, la stessa che ha immortalato i primi passi dell’uomo sulla luna, hanno inaugurato a inizio 2021 una collaborazione pluriennale in grado dare benefici già su OnePlus 9 Pro. Due i macro argomenti oggetto degli sforzi: la fedeltà cromatica, argomento che ha fatto le fortune dell’azienda di Göteborg, e lo scatto manuale, ossia la modalità Pro che diventa così Hasselblad Pro Mode. Oltre alle tradizionali regolazioni ad ISO, tempi di esposizione, bilanciamento del bianco, eccetera, esordisce per la prima volta su uno smartphone la possibilità di scattare in RAW a 12 bit, ottenendo 64 volte il colore rispetto al file in RAW a 10 bit che si ottiene con la concorrenza. Importante la possibilità di registrare video in 4K fino a 120 fps e di sfruttare la modalità Nightscape Video 2.0 per ottenere il massimo dalle riprese anche in ambienti poco illuminati.

L’altra grande novità riguarda il Fluid Display 2.0 di OnePlus 9 Pro. Debutta il refresh rate dinamico, che può variare la frequenza di aggiornamento dello schermo a seconda del contenuto visualizzato: il picco inferiore è 1 Hz, che il software imposta nel caso in cui si visualizzasse del testo o una foto, ci sono poi degli step intermedi come i 24 Hz tipici dei film fino ad arrivare ai 120 Hz di picco quando si gioca ad uno dei titoli supportati o ci si muove rapidamente tra una schermata e l’altra. In questo modo insomma si ottiene sempre il grado di fluidità adatto al contesto, risparmiando batteria rispetto allo scenario in cui il display viene aggiornato centoventi volte al secondo anche quando non sarebbe necessario. Pensate che secondo quanto rilevato dall’azienda, l’autonomia cresce fino al 50% rispetto al passato grazie all’impiego combinato del refresh rate variabile e della tecnologia LTPO (low-temperature polycrystalline oxide) che caratterizza il display AMOLED di OnePlus 9 Pro.

La modalità Pro Gaming assicura il massimo a chi vuole sprigionare la potenza di OnePlus 9 Pro in ambito gaming, dove si distingue per essere l’unico prodotto insieme al fratello OnePlus 9 a supportare Fortnite a 90 fps, il che è un vantaggio non da poco per coloro che amano divertirsi anche in mobilità. Con la modalità Pro Gaming OnePlus 9 Pro dà il massimo in termini di CPU e GPU, bloccando al contempo notifiche, chiamate e altre distrazioni che potrebbero minare la concentrazione.

Tra le novità al debutto sulla OxygenOS 11, per evolvere la quale OnePlus tiene da sempre in considerazione il parere della community ufficiale, c’è l’ottimizzazione alla memoria Turbo Boost 3.0 che a parità di RAM rispetto al passato consente ora di tenere in esecuzione in background il 25% in più di applicazioni. Il risultato è stato ottenuto con l’impiego combinato di due tecnologie: la compressione dei dati in RAM e la Virtual RAM, con l’utilizzo come memoria ad accesso casuale di parte della memoria interna, il che è reso possibile dall’utilizzo di storage di tipo UFS 3.1 e cioè il massimo che oggi l’industria mette a disposizione.

Immagini di OnePlus 9 Pro

Prezzo e uscita di OnePlus 9 Pro

OnePlus 9 Pro è disponibile in Italia nella versione 8+128 GB nelle tre colorazioni disponibili – Morning Mist, Pine Green e Stellar Black – a 919 euro, mentre la configurazione più ricca 12+256 GB – sempre nelle stesse colorazioni – ha un prezzo di listino pari a 999 euro. I preordini iniziano il 23 marzo 2021 alle ore 16:30 mentre la disponibilità sul mercato è fissata per il 31 marzo 2021.