Il team di sviluppo ha iniziato la progettazione osservando il comportamento degli appassionati di fitness, abituati a controllare sul bracciale i progressi compiuti nel corso della giornata. Durante lo sviluppo alcuni degli ingegneri hanno condotto prolungati test sul campo per rendersi conto dei miglioramenti da apportare affinché tutto funzionasse a dovere.
Un grosso miglioramento nella precisione deriva dall’impiego del GPS che permette di ottenere una maggiore accuratezza nel calcolo delle distanze, della velocità e di conseguenza anche delle calorie bruciate. Samsung Gear Fit 2 è uno dei pochi fitness tracker dotati di GPS ed è sicuramente uno dei più compatti ed esteticamente curati.
Molta attenzione è stata posta nella creazione di sistemi volti a motivare gli utenti, senza quindi imporre obiettivi assurdi nella prima fase di utilizzo, ma partendo con piccoli traguardi che crescono insieme all’utente in modo graduale. Inoltre le attività svolte più frequentemente, come la camminata, la corsa e il ciclismo, vengono riconosciute automaticamente dalla fitness band per cui non sarà necessario intervenire per segnalare al Gear Fit 2 che stiamo compiendo un esercizio fisico.
Non poteva mancare la parte musicale, utilizzata da molte persone sia come compagnia durante una corsa sia come motivazione, nel caso vengano utilizzate playlist particolari. Il bracciale è in grado di riconoscere la musica più adatta agli esercizi e salvarla in una playlist apposita da usare per gli allenamenti più intensi.
Per finire Samsung ha parlato di S Health, l’applicazione per smartphone che permette di selezionare diversi esercizi tra 14 differenti attività fisiche, dal ciclismo al Pilates. Ovviamente è stata curata la parte social per condividere con gli amici le proprie statistiche e iniziare con loro delle simpatiche sfide.