Samsung sarebbe riuscita a replicare le esplosioni nel corso dei propri test e le cause non sembrano legate né a problemi software né a difetti di progettazione. In occasione dell’annuncio ufficiale Samsung spiegherà le nuove misure che saranno adottate per impedire il ripetersi di simili situazioni con i prossimi smartphone.
Già in occasione del primo richiamo di Samsung Galaxy Note 7 la colpa era stata attribuita alle batterie. In quel caso però il colosso sud coreano aveva pensato che si trattasse di un problema delle batterie prodotte da Samsung SDI mentre anche le batterie prodotte dalla cinese ATL si sono rivelate inaffidabili.
Non ci resta dunque che attendere la prossima settimana affinché Samsung ci spieghi esattamente quale è stata la causa che ha portato le batterie a esplodere, provocando il ritiro dal mercato Samsung Galaxy Note 7, il miglior phablet prodotto nel 2016.