Il display del Samsung Galaxy Note 4, definito da DisplayMate “il miglior schermo mai visto su di un dispositivo mobile”, rappresenta al momento la migliore espressione della tecnologia AMOLED e della matrice PenTile che sottende a quest’ultima.
Con il termine PenTile si indica una particolare disposizione dei sub-pixel (ovvero dei “puntini” rosso, verde e blu che formano i pixel veri e propri). Con il Galaxy Note 4, come si evince dalle foto allegate a fine articolo, Samsung è tornata alle origini, adottando una disposizione molto simile a quella già vista sul Galaxy S4.
I sub-pixel hanno anzitutto delle dimensioni differenti (blu più grandi e verdi più piccoli) e, soprattutto, la tipica forma “a diamante” – dalla quale deriva l’espressione Diamond Pixel – viene adottata solo per i pixel rossi e blu, mentre i verdi hanno una forma ovale, proprio come su S4.
Ciò segna una differenza rispetto, ad esempio, al display del Samsung Galaxy S5, il quale aveva tutti i sub-pixel a forma di diamante e i sub-pixel rossi e blu della medesima dimensione. La casa coreana è dunque tornata alle origini, senza tuttavia perdere di vista i miglioramenti compiuti con i successori del Galaxy S4, in particolar modo per ciò che concerne la luminosità delle immagini.