Non va a sostituire il suo predecessore, ma lo va ad affiancare nell’attesa che arrivi il nuovo chipset della linea Snapdragon, probabilmente l’830. Ciò ha una sua logica, dato che le differenze fra i due non sono molte.
Le uniche diversità risiedono nelle frequenze della CPU, che sono passate da 2,2 a 2,4 GHz per i due core per le operazioni pesanti e da 1,6 a 2 GHz per i due core per le operazioni leggere, e nella frequenza massima della GPU, che è aumentata da 624 a 650 MHz.
Oltre alle frequenze non ci sono altre differenze e lo Snapdragon 821 include le stesse e identiche caratteristiche dello Snapdragon 820. Ciò nonostante, Qualcomm afferma che consuma meno e migliora le prestazioni delle applicazioni.
I primi dispositivi con lui a bordo arriveranno entro la fine dell’anno e quindi è lecito ipotizzare che lo vedremo nei nuovi Nexus e nel Galaxy Note 7, che dovrebbero essere presentati fra i mesi di agosto e settembre.