Senza entrare in dettagli tecnici, che non tutti potrebbero essere in grado ci comprendere appieno, Qualcomm afferma di non aver ricevuto alcuna segnalazione riguardanti possibili problemi legati alla ricarica rapida e sostanzialmente passa la palla ai due produttori “incriminati”, scaricando abilmente le responsabilità ad LG e HTC.
“La tecnologia Qualcomm Quick Charge è progettata per essere indipendente dal connettore utilizzato. Può essere implementata in un dispositivo che supporta una varietà di connettori, inclusi USB Type-A, USB micro, USB Type-C e altri. Quando un OEM decide di implementare il sistema Quick Charge nei propri dispositivi, può configurare le tensioni in modo che rispettino le specifiche dello standard USB Type-C. Non abbiamo ricevuto segnalazioni relative a malfunzionamenti di dispositivi con o senza un connettore USB Type-C. Qualcomm Technologies è costantemente al lavoro per offrire le soluzioni migliori agli utenti e ai consumatori. Qualcomm Quick Charge è la soluzione di carica rapida leader nel mercato con oltre 70 dispositivi e 200 accessori che supportano le due più recenti tecnologie di ricarica rapida, con molti altri in fase di sviluppo.”
Qualcomm quindi afferma che la propria tecnologia è al momento sicura e priva di controindicazioni e che il rispetto degli standard è delegato ai produttori di smartphone che integrano la sua tecnologia. Ricordiamo che le specifiche dello standard USB type-C vietano espressamente la variazione della tensione al Vbus alle tecnologie di ricarica proprietaria, cosa che fa invece la tecnologia Quick Charge 3.0 utilizzata su LG G5 e HTC 10, variando la tensione da 3,6 a 20V con step di 200mV a seconda della necessità.
Restiamo quindi in attesa di conoscere il punti di vista di LG ed HTC responsabili, secondo Qualcomm, del mancato rispetto dello standard USB Type-C.